Oman, vacanze al mare e nel deserto della penisola araba
Sempre più italiani organizzano viaggi in Oman, il paese nel sud-est della penisola araba. Nel 2011 l'Italia è stato il quarto paese per presenze turistiche dopo Gran Bretagna, Francia e Germania, con un incremento del 77% degli arrivi e 15.000 visitatori totali, su un totale di 2,4 milioni di turisti. Se queste cifre vi sembrano irrisorie, bisogna considerare che fino agli anni '70 l'Oman era un paese chiuso al mondo, e solo negli ultimi tempi ha puntato sul turismo. Non solo, ma è riuscito a uscire da un periodo buio di sovranità che l'aveva reso un paese quasi medievale e feudale. Con l'ascesa al trono del nuovo sultano Qābūs bin Saʿīd Āl Saʿīd che ha deposto con un colpo di stato il suo stesso genitore, l'Oman ha conosciuto un nuovo periodo di sviluppo con la costruzione di infrastrutture, università, servizi turistici e l'intreccio di relazioni internazionali. A questo si aggiunge la proverbiale ospitalità del popolo omanita, che accoglie con favore e anche con un pizzico di curiosità il turista. In pratica ora il mondo sa dell'esistenza di questo paese, e vuole conoscerlo e visitarlo.
Il deserto dell'Oman, foto di naturalbornstupid
E di cose da vedere, in Oman, ce ne sono. A partire dai quattro siti Patrimonio dell'Umanità Unesco. Il Forte Bahia si trova nell'omonima città oasi, ed è solo uno dei 500 forti di cui il paese è ricco: ma le sue 7 miglia di mura sono impressionanti. Le necropoli di Bat, Al-Khutm e Al-Ayn sono antichi insediamenti risalenti al 3.000 a.C. situati dove vi erano i ricchi giacimenti di rame su cui l'Oman basò la sua economia all'inizio della sua storia: i resti archeologici sono perfettamente conservati grazie alla loro posizione isolata. In seguito fu il commercio dell'incenso a rendere ricco il paese: la Terra dell'Incenso è dove si trovano gli alberi di franchincenso e i resti di un'oasi carovaniera risalenti all'epoca medievale. I sistemi di irrigazione Aflay sono cinque impianti che rappresentano gli oltre 5.000 sparsi per il paese, in uso dal VI secolo: un vero e proprio sistema di distribuzione delle acque per usi agricoli e domestici, che oggi tiene in vita i villaggi sviluppatisi attorno alle oasi nel deserto.
Moschea di Taimur, foto di Jhong Dizon
Muscat (o Mascate) è la capitale dell'Oman, e sede dell'unico aeroporto internazionale del paese, a 15 km dalla città. Su di esso opera la compagnia di bandiera Oman Air, che in Italia opera un collegamento diretto con Milano Malpensa. La visita alla città è interessante perché conserva il suo fascino mediorientale antico nonostante lo sviluppo commerciale e residenziale degli ultimi tempi. Potete quindi passeggiare nella vecchia zona del porto e ammirare l'imponente palazzo del sultano, per poi immergervi nei suq del quartiere di Muthra (dove potete ammirare anche uno dei tre forti della città), e godervi una cena a base di spezie indiane in uno dei ristorantini della moderna area di Ruwi. Se alloggerete in uno degli splendidi alberghi della Muthra Corniche avrete in cambio un bellissimo panorama della città. E la sera potete godere della affascinante vita notturna della città, che ha un sapore tutto arabo: locali sul lungomare dove poter fumare narghilè e altri dove potete consumare bevande alcoliche (autorizzate) osservando le luci delle imbarcazioni al porto mentre ascoltate musica locale.
Spiaggia di notte, foto di naturalbornstupid
Le spiagge in Oman sono di tipi differenti, da quelle di color bianco abbagliante a quelle con sfumature tipiche del deserto. Ma tutte offrono delle acque terse e naturalmente sono molte le località dove potrete passare le vostre vacanze al mare: le più famose sono Sur, Matrah, Sohar, ma ce ne sono molte altre, tutte belle e pittoresche. L'entroterra invece offre per due terzi deserto, con una spettacolare catena montuosa a nord: le montagne Hajar, le più alte della penisola, e ricche di wadi, le depressioni scavate dai torrenti dei fiumi: tra grotte e pareti rocciose la zona è l'ideale per praticare canyoning. Gli amanti delle attività acquatiche dovranno sfruttare invece le attrezzature degli alberghi e degli stabilimenti balnerari di Muscat, dove tra l'altro si trova anche l'unico diving center di tutto l'Oman. Un buon snorkeling invece può essere praticato all'isola di Masirah, sulla costa sudorientale, dove potrete incontrare le tartarughe marine che nidificano qui. L'isola è raggiungibile in traghetto, o con un più romantico (e costoso) sambuco. A nord invece raggiungete la penisola del Musandem, separata dai confini degli Emirati Arabi: la costa è spettacolare perché frastagliata di fiordi, osservabili dalle vicine strade di montagna.
Strada sul Wadi Dayqah, foto di Prasad Pillai
Quando andare in Oman? Sicuramente non in estate, quando le temperature possono raggiungere anche i 50°. Da evitare assolutamente anche la stagione del monsone indiano, che soffia da giugno a settembre. Il periodo migliore è quello che va da gennaio ad aprile, quando il clima non è umido e le temperature oscillano tra i 25 e i 30°. Anche se venite nella stagione "fresca" occhio ai vostri viaggi nel deserto. Molti si avventurano in 4×4 per esplorare il paese, ma i rischi sono elevatissimi. Bisogna partire sempre preparati: acqua in abbondanza per evitare la disidratazione; stessa cosa dicasi per la benzina, poiché non si trovano molte stazioni di servizio lungo il percorso; infine bisogna sempre essere riposati, poiché la lunga, dritta e interminabile strada che attraversa il deserto porta ad addormentarsi. Sempre meglio rendere noto qualcuno dei propri spostamenti, se non si può viaggiare in gruppo. In ogni caso, è molto facile noleggiare un auto, poiché sono presenti sia le grosse compagnie di rent-a-car internazionali che quelle locali (tra l'altro più economiche). Attenzione però alla guida spericolata degli omaniti, che a volte di sera dimenticano anche di accendere i fari. E tenete sempre la vostra auto pulita: che ci crediate o no, in Oman è illegale guidare con un'auto sporca.