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Opera aliena o umana? Le linee di Nazca sono ancora un mistero

Dei veri quadri disegnati sul terreno, linee grandi e piccole, compongono gigantesche figure sul terreno, raffiguranti pesci, ragni, scimmie, gorilla, ma così enormi che è possibile vederli soltanto ad alta quota. A chi saranno indirizzati i misteriosi disegni delle famose Linee di Nazca, visibili soltanto dall’alto?
A cura di Stefania Lombardi
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Il mistero delle linee di NazcaL'astronauta e le altre figure
Le azioni per preservarle | Come sorvolare le linee di Nazca

Un luogo misterioso ma allo stesso tempo affascinante, che sembra nascondere segreti inconfessabili. Delle strane forme, disegnate sul terreno che si possono vedere solo sorvolando dall'alto, sono state scoperte anni fa sull'altopiano di Nazca, un arido deserto che si trova nel Perù meridionale. Sono le linee di Nazca, protagoniste anche di Pechino Express, che ha visto i concorrenti contendersi per vincere un bonus che dava la possibilità di volare su un aereo privato per guardare le misteriose linee di Nazca. Ma cosa sono queste opere? Si tratta di opere sovrannaturali, disegni lasciati dagli alieni, o una bizzarra opera dell'uomo? Il risultato è un mistero che dura dal 1927.

Il mistero delle linee di Nazca

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Proprio nel 1927 un pilota dell'aviazione peruviana che stava sorvolando la regione vide delle linee sul terreno. Queste linee proseguivano per chilometri, formando veri e propri disegni sul deserto peruviano, tecnicamente chiamati geoglifi, che potevano essere visti solamente dal cielo. Le Linee di Nazca si sono trasformate in un vero e proprio enigma nel momento stesso in cui furono scoperte. Il primo archeologo ad interessarsene fu il Professor Paul Kosok dell'Università di Long Island che, nel 1939, cominciò a studiare le tracce assieme al suo collaboratore John Harward. Per leggere la prima pubblicazione sull'argomento bisogna aspettare il 1946, anno in cui l'archeologa tedesca Maria Reiche, dell'Università di Amburgo, pubblicò il libro The Mystery of the Desert, nel quale esponeva la sua teoria secondo cui le linee di Nazca venivano usate dai loro costruttori come calendari solari e osservatori per i cicli astronomici.

Sull'altopiano sono visibili più di 13.000 linee, che a loro volta formano 800 e più disegni. Le teorie sulla loro formazione sono diverse, quella più affascinate vede protagonisti gli alieni che avrebbero tracciato questi incredibili segni nella sabbia. Le ricerche successive a discapito degli amanti della teoria degli ufo, hanno rilevato che questi disegni furono realizzati dal popolo Nazca, ma rimangono comunque le opere umane più misteriose di tutti i tempi. Per anni si è sospettato avessero un significato religioso, ma la loro reale destinazione è rimasta finora piuttosto inspiegabile. Le figure incise sulla terra si trovano anche in altre parti del mondo ed i n molti casi il loro significato non è stato svelato. In questo caso servivano forse a indicare il sentiero rituale che conduceva al complesso di templi che si trova nelle vicinanze. Ma il loro scopo dovette mutare dopo il primo periodo: dal 200 d.C. in poi, nella cosiddetta epoca Nazca, le linee divennero i luoghi prescelti per compiere strani rituali, che includevano la rottura di vasellame nei punti di intersezione tra un disegno e l'altro. Interpretazioni alternative parlano di un loro utilizzo come canali per irrigazione, data l’estrema aridità della regione, o come calendari astronomici, dato che alcune delle oltre 800 figure sembrerebbero riferirsi a costellazioni, come il ragno gigante, che ad esempio, rappresenterebbe la costellazione di Orione.

L'astronauta e le altre figure

La scimmia
La scimmia

Disegnate probabilmente circa 2000 anni fa dalla civiltà che popolava la zona dell'attuale deserto di Nazca, le linee tracciate sul terreno rappresentano alcuni animali, come scimmie, colibrì, ragni e balene. I disegni sarebbero stati fatti semplicemente rimuovendo il pietrisco che copre l'intero altopiano, mettendo in luce il terreno sottostante più chiaro. A mantenerli intatti è stato il clima secco e privo di vento della regione. Tra i più celebri c'è una lucertola lunga più di 180 metri, un condor, un colibrì e un enorme ragno lungo 45 metri. La verità è che se si guarda Nazca dall’alto, si ha l’impressione di osservare un vero e proprio aeroporto, con quelle linee larghe che sembrano delle piste di atterraggio. Nessuno ha idea del motivo per cui è stato creato un sito così particolare come quello di Nazca. Fra i disegni segnaliamo anche una figura stilizzata umana detta “Astronauta”, tanto particolare da aver chiaramente aperto un contenzioso sulla natura aliena delle linee o meglio le linee rappresenterebbero un tributo ed un messaggio a dei possibili ospiti extraterrestri.

Le azioni per preservare le Linee di Nazca

Il colibrì
Il colibrì

Per preservare questo patrimonio dell'umanità, sia dai danni provocati dall'uomo che da quelli dovuti dalle piogge e dalle intemperie negli ultimi anni è scesa in campo anche la Nasa. L'organizzazione mondiale ha realizzato due solvoli della zona con un aereo attrezzato con radar a apertura sintetica. Grazie a questa operazione è stato possibile identificare danni e disturbi nel terreno e consegnare i dati alle autorità peruviane che stanno realizzando un catalogo completo dei geoglifi. Per citare un esempio, in una delle foto presentate dalla Nasa è visibile il cosiddetto Colibrì e dal confronto tra l'immagine satellitare ottica e quella dal radar sono visibili alcuni danni provocati dall'erosione.

Come sorvolare le linee di Nazca

Le linee di Nazca viste dall'aereo
Le linee di Nazca viste dall'aereo

Il modo migliore per osservare le linee di Nazca è quello di prendere parte viaggio in aereo organizzato. La città possiede un minuscolo aeroporto dal quale quotidianamente partono piccoli velivoli che sorvolano il deserto solcato dalle linee. Arrivati al terminal, potrete acquistare il biglietto, ma prima di salire sul piccolo velivolo sarete pesati. Questa particolare operazione viene eseguita per garantire una buona distribuzione del peso in volo. Una volta saliti a bordo ogni passeggero ha un posto finestrino, dotato di cuffie in modo da poter sentire le spiegazioni del pilota. Le tantissime linee che solcano il terreno, infatti, possono confondere e non far riconoscere le figure rappresentate, per questo la guida è indispensabile. Il volo dura generalmente 20 – 30 minuti e durante quest'arco di tempo si riescono a visualizzare 12 figure. Esiste anche un volo più lungo che permette di osservarne molte più, alcuni arrivano anche nella zona di Palpa dove sono presenti altre linee altrettanto spettacolari. I prezzi proposti dalle diverse agenzie di viaggi peruviane possono essere molto diversi l'uno dall'altro. In linea di massima il volo standard di mezz'ora costa sui 100 euro.

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