Ostia e Sperlonga bocciate per mancanza di spiagge libere
Ostia e Sperlonga sono fuori legge. La denuncia arriva da Legambiente che accusa le due città di non rispettare l'obbligo di mantenere almeno il 50% di litorale libero. Pochi giorni fa, il 15 giugno scorso, infatti, la Regione Lazio ha approvato una legge che impone ad ogni Comune di riservare a spiaggia pubblica o pubblica attrezzata almeno una quota pari o superiore al 50% dell'arenile di propria competenza. Dall'indagine Goletta verde di Legambiente invece risulta che i due comuni laziali sono fuori questa regola. In particolare Roma presenta solo il 45% di litorale libero ed oltre 610 metri di spiaggia da liberare per rispettare il requisito minimo, e Sperlonga ha ha il 49% di costa libera. Questo è un primato negativo dei due litorali più importanti di Roma, mentre tutti gli altri rispettano le direttive. Tutto questo è stato portato alla luce dagli attivisti del Cigno verde che con foto ed indagini hanno portato l'attenzione su questa importante problematica che incide sullo sviluppo turistico della regione.
La legge emanata dalla Regione Lazio vuole favorire l'uso del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, per questo predispone delle regole nuove e certe anche per rispondere all'aggressione della criminalità sul litorale, agevolata dalle concessioni. Per evitare questo Legambiente chiede che si aumentino le spiagge libere. In particolare ad Ostia, attraverso la redazione e attuazione dei piani di utilizzazione regionale e comunali, si devono prevedere interruzioni rispetto alla contiguità degli stabilimenti, come l’obbligo per i concessionari di destinare una porzione di almeno il 20 per cento a spiaggia libera rispetto alla propria concessione. L'iniziativa Goletta verde è ormai giunta alla 30esima edizione, ed ogni anno offre spunti di riflessione sui problemi che affliggono le nostre coste.