Reynisfjara, la misteriosa spiaggia nera in Islanda
Reynisfjara è un luogo magico e tutto da scoprire. In un paesaggio avvolto dalla nebbia emergono formazioni rocciose sul mare e distese di ciottoli scuri che creano un'atmosfera intrigante e misteriosa. La spiaggia è completamente nera, come nel resto dell'Islanda meridionale, a causa della cenere e dei detriti di origine vulcanica prodotti dall'erosione.
La spiaggia si trova a circa 180 km da Reykjavik (corrispondenti a due ore e mezza di macchina) ed è raggiungibile dal villaggio di Vik. La veduta d'insieme offre paesaggi davvero spettacolari. Come i blocchi di colonne di basalto, che si ergono sulla riva come le canne di un organo gigantesco. E, rimanendo in tema, subito dietro si trova una delle grotte di scorrimento lavico chiamata "kirkjan" ossia "chiesa". Lo scenario è reso ancora più suggestivo dai Reynisdrangar, due enormi faraglioni che si tuffano nel mare. Secondo la leggenda sarebbero due troll, sorpresi dalla luce albeggiante del sole mentre erano intenti a trasportare una nave e quindi trasformati in pietra. In lontananza è possibile scorgere Dyrhólaey, uno dei luoghi più scenografici dell'Islanda.
Gli spettacolari pilastri di basalto si formano a seguito del raffreddamento delle colate laviche durante un'erosione vulcanica. Questa eccezionale architettura naturale è riscontrabile anche in altri due siti islandesi come Hljodaklettar e Dimmuborgir. La zona è abitata da colonie di uccelli marini che spesso sorprendono i turisti, come pulcinelle di mare, edredoni, anatre di mare e gabbiani tridattili. Nonostante le sue bellezze naturali, il luogo può essere pericoloso: l'acqua è gelida, le onde sono imprevedibili e c'è una forte risacca, perciò è meglio non avvicinarsi troppo al mare.
Il luogo richiama visitatori di ogni tipo: dalle coppie in cerca di romanticismo ai viaggiatori solitari. Reynisfjara è sì una spiaggia tranquilla, ma non completamente fuori dal mondo: abbastanza frequentata dai turisti, sono presenti un parcheggio gratuito e un ristorante. Una curiosità: le ultime scene del film "Noah" con Russell Crowe sono state girate qui. Nei pressi della spiaggia è presente la grotta di Raufarhólshellir, adoperata come set naturale del film per il personaggio di Anthony Hopkins nel ruolo del padre del protagonista.