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San Gemini: cosa vedere nel borgo oltre alle Terme

San Gemini è una suggestiva località in provincia di Terni, diventata celebre sopratutto per le fonti di acqua minerale e le sue terme. Il centro storico conduce i visitatori in un viaggio nel tempo, tra vicoli e chiese ed un paesaggio incantevole. Ecco cosa vedere e cosa fare nella cittadina umbra.
A cura di Stefania Lombardi
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Borgo di San Gemini
Borgo di San Gemini. Foto di valtercirillo

Nella regione definita il "polmone verde d'Italia" si celano tanti borghi dalla bellezza incredibile. Uno di questi è San Gemini, un borgo arroccato, celebre per le fonti dell'acqua minerale e le sue terme. Questo paesino dell'Umbria, infatti, è una delle mete più richieste per cercare un po' di benessere. Tra le strade della cittadina si possono ammirare tante testimonianze del passato, e non a caso San Gemini fa parte della lista dei Borghi più belli d'Italia.

Il borgo di San Gemini

Centro storico di San Gemini
Centro storico di San Gemini. Foto di valtercirillo

L'ingresso al centro storico è segnato da Porta Romana. Attraversando questo passaggio si entra nel cuore di San Gemini, che si apre con una grande piazza, intitolata a San Francesco d'Assisi. Questa piazza è uno snodo importante, poichè collega la parte più moderna al nucleo più antico, arroccato sulla sommità del colle. Sulla piazza si affaccia la chiesa di San Francesco, un magnifico edificio del 1200 in stile gotico, al cui interno sono custoditi affreschi quattrocenteschi di scuola umbra. Nel centro si può ammirare anche la chiesa di San Giovanni, di epoca medievale, e la chiesa di Santo Stefano, dove sono stati rinvenuti due interessanti mosaici pavimentali risalenti al I secolo d.C. Infine la chiesa di San Gemine, del XII secolo, che conserva le reliquie del santo e, l'abbazia di San Nicolò, il cui portale, venduto ad un antiquario negli anni '30, oggi si trova al Metropolitan Museum di New York. In sostituzione c'è una copia perfetta realizzata nel 1967.

Sempre nel centro storico di San Gemini, altro edificio degno di nota è il Palazzo Pretorio e l’annessa Torre Esperia. L'edificio, in stile gotico, è stato a lungo il simbolo del potere civico. Palazzo Canova è stata la residenza estiva dello scultore Antonio Canova nei primi anni dell'800.

Fuori dal centro storico, uno dei luoghi più importanti della zona è Carsulae, dove si trovano i resti di un centro abitato romano, oggi museo archeologico. In questo luogo si può ammirare la zona del foro con i resti di una basilica e di due templi gemelli, un teatro, un anfiteatro e l'arco di San Damiano. Accanto al foro è situata la chiesa di San Damiano, edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane. Di epoca romana è anche la Grotta degli Zingari, chiamata così per la sua forma che ricorda una grotta. In realtà si tratta di una tomba romana.

Da vedere a San Gemini è anche il Museo della Terra – Geolab, voluto da Piero Angela. Uno spazio espositivo pensato soprattutto per i ragazzi e dedicato alle scienze della terra. Tra gli eventi popolari più celebri di San Gemini, ricordiamo l'Infiorata del Corpus Domini e la Giostra dell'Arme, una rievocazione storica medievale, durante la quale la città si veste dei colori delle bandiere dei due Rioni, Rocca e Piazza.

Le terme di San Gemini

Arco di San Damiano a Carsulae
Arco di San Damiano a Carsulae. Foto di Valerio Clementi

La fama di San Gemini è dovuta soprattutto alla presenza delle acque curative i cui benefici erano già conosciuti in epoca romana. L'acqua termale delle Terme di San Gemini  è fredda e proviene dal massiccio del Monte Torre Maggiore. L'acqua sgorga da due fonti, la San Gemini e la Fabia ed è caratterizzata da un’altissima assimilabilità del calcio. Seppur ideali per qualunque tipologia riabilitativa e per chiunque desideri trascorrere un momento all'insegna del benessere, le terme di San Gemini sono indicate soprattutto l'osteoporosi, la menopausa e l'età avanzata per ridurre rischio di fratture. I trattamenti in evedenza sono quelli idropinici, inoltre è possibile bere direttamenre alla fonte le acque Fabia e Sangemini, all'interno del Parco Termale situato a circa due chilomentri di distanza dalla città.

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