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San Gregorio da Sassola, dove storia e tradizione si fondono

A breve distanza da Roma sorge il borgo di San Gregorio da Sassola. Questo suggestivo comune ai piedi del Monte Carella si compone di due nuclei distinti, uno medievale e l’altro seicentesco, detto Borgo Pio. Un centro ricco di storia e tradizioni, un gioiello del Lazio tutto da visitare e scoprire.
A cura di Angela Patrono
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San Gregorio da Sassola - Foto Wikimedia Commons
San Gregorio da Sassola – Foto Wikimedia Commons

Incastonato tra i Monti Prenestini, San Gregorio da Sassola è un piccolo borgo di appena 1.500 abitanti. A breve distanza da Roma, il paesino sorge in un meraviglioso scenario naturale alle pendici del Monte Carella. La particolarità? Il centro storico medievale è sviluppato su una roccia di origine vulcanica, mentre la zona più moderna, risalente al Seicento e denominato Borgo Pio, sorge su una serie di rilievi calcarei.

La storia di San Gregorio da Sassola affonda le sue radici nell'antichità. In origine il territorio era parte del fondo Ancesano. Nell'anno 587 fu Gregorio Magno in persona a donarlo al monastero di Sant’Andrea al Celio. Il vero e proprio centro abitato si venne a creare intorno al X secolo dopo la costruzione del castello. Fiore all'occhiello di San Gregorio è infatti lo splendido Castello Brancaccio, che svetta su uno sperone tufaceo in tutta la sua imponenza. Costruito nel X secolo, il castello venne rimaneggiato nel XVII secolo; nel 1889 fu acquistato dai principi Brancaccio e dal 1991 è di proprietà comunale. All'interno attirano lo sguardo gli affreschi del XVI secolo attribuiti al pittore manierista Federico Zuccari.

Tra i luoghi di interesse a San Gregorio da Sassola figura la Chiesa parrocchiale di San Gregorio Magno, risalente al 1537, al cui interno spicca una tavola trecentesca con l'immagine del Salvatore. Da vedere anche la Chiesa della Madonna della Cavata, databile al XVI secolo, con affreschi e l'immagine della Madonna ritenuta miracolosa per il suo ritrovamento sottoterra da parte di alcuni contadini che lavoravano i campi.

A San Gregorio da Sassola le tradizioni sono ancora vive nella memoria collettiva. Il calendario è scandito da numerosi eventi che celebrano ricorrenze all'insegna del folklore locale, tra sagre gastronomiche e feste patronali. Il 5 gennaio si festeggia la cosiddetta Pasquella: figuranti in costume tradizionale percorrono le vie del paese raccogliendo doni con prodotti tipici. All'alba del 17 gennaio si degustano le Pagnottelle di Sant'Antonio, pane tradizionale impastato con farina, olio, anice e ricotta. Il 12 marzo è la volta della Festa patronale di san Gregorio Magno, mentre non può mancare la Festa della "Madonna della Cavata", in onore dell'immagine della Vergine ritenuta miracolosa.

Se volete immergervi nella bellezza senza tempo, nei pressi di San Gregorio si trova la splendida Tivoli, che ospita meraviglie come  Villa d’Este e Villa Adriana (Patrimonio dell’Umanità Unesco).

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