Santuario di San Romedio, un luogo sospeso tra cielo e terra
Il Santuario di San Romedio è uno dei luoghi più suggestivi da visitare nei dintorni di Trento. Sospeso su un'impervia rupe, questo luogo nascosto nella Val di Non regala momenti di pura spiritualità, per ritrovare il contatto con se stessi nell'atmosfera del sacro.
Il Santuario consiste in cinque chiesette sovrapposte su uno sperone di roccia alto circa 90 metri. Una scalinata di 131 gradini unisce le chiese e le relative cappelle in un percorso di ascesa che ricorda quello di un sacro monte. La cappella più antica risale all'XI secolo; successivamente vennero erette tre piccole chiese, due cappelle e sette edicole della Passione. La prima fu la chiesetta di San Giorgio, nei primi anni Ottanta del Quattrocento; nel 1514 fu la volta della Chiesa di San Michele o del Santissimo Sacramento; seguì la Chiesa Maggiore nel 1536, alla stessa data risale il piccolo campanile. Nel corso del XVIII secolo l'intero complesso subì ingenti lavori di ristrutturazione: al pianterreno venne costruita la foresteria per accogliere i pellegrini, tuttora in funzione, mentre al primo piano si fecero spazio il ballatoio, la sacrestia e la biblioteca. L'ultimo edificio a comparire in ordine cronologico fu nel XX secolo la Chiesa dell'Addolorata, sorta in segno di ringraziamento al termine della prima guerra mondiale. Nella parte più elevata troviamo la cappella dove il santo si ritirava in preghiera e la sua tomba scavata nella roccia.
Oggi il monastero è gestito dall'Ordine dei Francescani. Il santuario è aperto tutto l'anno e l'ingresso è gratuito. All'interno del Santuario si trova la mostra permanente "San Romedio. Mille anni di storia, arte e devozione", dedicata agli ex-voto dei pellegrini. Ma l'esposizione presenta anche materiale archivistico e iconografico, oltre a reperti archeologici rinvenuti ai piedi della rupe.
L'area faunistica adiacente l'ingresso ospita in semilibertà uno splendido esemplare di orso bruno, idolo incontrastato dei bambini locali. Questa singolare presenza nasce per rendere omaggio al racconto popolare che vede protagonisti proprio San Romedio e un orso. Secondo la leggenda, si stava recando a Trento per rendere omaggio al vescovo di Trento, Vigilio. Lungo il percorso però venne attaccato da un feroce orso che sbranò il suo cavallo. Ma il santo non si perse d'animo, riuscì ad ammansire l'orso e lo cavalcò fino a Trento. Poi, quando decise di ritirarsi in eremitaggio, l'animale lo seguì e divenne il suo fedele compagno fino alla morte.
Come arrivare al Santuario di San Romedio
Per raggiungere l'eremo di San Romedio, il modo più suggestivo è seguire un itinerario scavato nella roccia che parte dal Museo Retico di Sanzeno. Il percorso di 2,5 km è adatto a tutta la famiglia. La passeggiata si sviluppa in parte sulla roccia e in parte attraverso passerelle di legno con l'emozionante visione dello strapiombo. Nel periodo estivo un bus navetta parte da un'area appena fuori dal centro abitato di Sanzeno per raggiungere il parcheggio dal quale si sale a piedi verso il santuario.