Sopra le nuvole, ma senza volare: posti incredibili che esistono davvero
A volte la mente umana lavora di fantasia in maniera tale che nei propri ricordi un luogo appaia molto più bello di come lo fosse di fronte ai propri occhi. Altre volte la realtà supera l'immaginazione. Altre volte ancora, le due cose si combinano tra di loro e danno vita alle leggende. Come quella di luoghi incantati sopra le nuvole, che solo pochi fortunati mortali hanno potuto vedere. Ma le leggende, si sa, nascondono sempre un fondo di verità. E in questo caso i luoghi che vi mostreremo sono reali. E sono accessibili a tutti, anche se è vero che solo chi è determinato e ha la passione giusta può ammirarli. E questi luoghi incantati al di là delle nuvole si trovano nelle terre che più di tutte sono in grado di dare origini ad affascinanti leggende: quelle del magico Oriente.
Il castello nel cielo
La fiaba di Jack e il fagiolo magico narrava di una pianta di fagioli che, cresciuta all'inverosimile oltre le nuvole, permetteva al protagonista di raggiungere il castello di un gigante al di là di esse. Se trasferissimo la storia nel lontano Giappone, il castello di Takeda sarebbe lo scenario perfetto. Situato nella prefettura di Hyogo nel distretto Wadayamacho della città di Asago, il castello si trova sulla cima di una montagna alta 353 metri. Qui occorre un più prosaico trekking di 40 minuti per raggiungerlo, ma quello a cui si assiste è sicuramente pari allo scenario della favola.
Nelle mattine d'autunno, tra le prime ore dell'alba e le 8, si verifica un particolare fenomeno: a causa del rapido abbassamento di temperatura notturno si crea una spessa coltre di nebbia che avvolge tutta la montagna facendola sparire e lasciando visibile solo il castello. Questo sembra che si trovi proprio a fluttuare nel cielo, e se si scatta una foto con la giusta inquadratura è difficile non pensarla diversamente. Il sito archeologico è conosciuto anche come la Macchu Pichu giapponese, con riferimento alle famose rovine sulla montagna peruviana.
La costruzione del castello risale al 1443, e la fortezza è passata per le mani di diversi proprietari. L'ultimo, nel 1600, è stato un samurai che venne accusato di un delitto e fece seppuku, il suicidio che i guerrieri giapponesi commetevano per lavare l'onta. Da allora il castello è stato abbandonato ed è caduto in rovina. Oggi attira numerosi turisti, e la popolarità è aumentata dopo che il sito è apparso in un film giapponese del 2012.
Le autorità locali hanno deciso di far pagare un biglietto di ingresso di 300 yen per la visita del castello, così da utilizzare il denaro ricavato per il suo mantenimento. Il periodo prescelto dai visitatori è quello tra settembre e novembre, quando si verifica il fenomeno nebbioso. Altri però prediligono il periodo primaverile, quando fioriscono i ciliegi attorno al castello: gli alberi simboleggiano infatti la forte ma breve vita dei guerrieri samurai.
La terrazza sopra le nuvole
Il fenomeno del castello di Takeda non è poco comune, tanto che in giapponese c'è una parola specifica per descriverlo: "unkai", che significa mare di nuvole. La particolarità sta nei posti dove si verifica, proprio per l'effetto scenico che può creare. Un altro luogo molto popolare tra i turisti si trova al di sopra del monte Tomamu, una popolare destinazione sciistica nell'Hokkaido. Qui, a 1239 metri di altezza, si ripete il fenomeno della spessa coltre nuvolosa causata dalla differenza di temperatura tra la notte e l'inizio del giorno. In questo caso però il panorama è ancora più spettacolare, perché il mare di nuvole si stende su tutte le vette circostanti e si perde nell'orizzonte, dando davvero l'impressione di che ci si trovi ben al di là del cielo.
Fino a un po' di tempo fa solo i pochi avventurosi che si arrampicavano sulla cima della montagna potevano godere di questo spettacolo. Oggi pero è stata costruita una cabinovia che permette a tutti di raggiungere la vetta. Naturalmente non economica, in quanto il costo del viaggio è l'equivalente di 15 euro. Una volta in cima si raggiunge l'Unkai Terrace, un grazioso bar che ha la terrazza proprio sul punto più strategico per ammirare il mare di nuvole.
La terrazza con la relativa cabinovia è aperta dai primi mesi estivi fino al tardo settembre, dalle 4 del mattino alle 8.30. Ovvero le ore ideali per osservare il fenomeno. Bisogna infatti essere delle persone molto mattiniere per poter ammirare questo panorama da sogno, alba compresa. E non è detto che si sia sempre fortunati: anche durante il periodo giusto il fenomeno può verificarsi solo il 40 % delle volte. In giornate totalmente nuvolose la nebbia riempie totalmente la zona montagnosa, e non si distingue dalle nuvole. Però anche in quei giorni la cabinovia funziona, e gli addetti del luogo sono tanto gentili da regalare ai turisti una foto di come il panorama sarebbe nei momenti in cui si può osservare il fenomeno chiaramente.
Le porte del paradiso
Ci spostiamo dal Giappone alla Cina, e saliamo sulla catena montuosa del Huangshan, o "montagne gialle" in cinese. Si tratta del sito naturale più visitato di tutta la cina, conosciuto per le sue fonti termali, e per gli spettacolari scenari. Tra cui il mare di nuvole che avvolge numerose vette oltre i 1000 metri, e che qui assume dimensioni epiche. Molte storie della letteratura cinese hanno come sfondo queste montagne: il fenomeno delle nubi qui è conosciuto come Yun Hai, e ad esso si affianca anche il più raro effetto ottico della "luce di Buddha".
Il mare di nuvole del Huangshan è così esteso che viene anche diviso per punti cardinali (Mare del nord, del sud, ecc.). Il "mare di mezzo" è conosciuto anche come "mare del paradiso". Luogo etereo che però è facilmente raggiungibile tramite minibus, o anche viaggiando su alcune delle funivie più spettacolari del mondo. E al termine del viaggio si possono trovare degli hotel dove dormire per risvegliarsi all'alba con il magico spettacolo visibile comodamente dalla finestra della propria camera.