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Spinalonga: la meravigliosa isola abbandonata della Grecia

Un’isola fantasma, una città fortezza abbandonata, che oggi rivive grazie alle splendide architetture ed alle meravigliose spiagge.
A cura di Stefania Lombardi
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Spinalonga
Spinalonga. Foto di bebopeloua

Un'isola che ha avuto un passato fiorente: roccaforte del periodo ellenistico e fortezza veneziana, poi però per un lungo periodo è stata abbandonata e trasformata in un rifugio per lebbrosi. Spinalonga è la piccola isola greca fortificata che si trova all’ingresso della laguna di Elounda, nel nord-est di Creta, che è sta per anni al centro dell'interesse internazionale per la sua posizione al centro del Mediterraneo. Spinalonga non è un’isola naturale, infatti i veneziani hanno ricavato l’isola separandola dall'omonima penisola, per realizzarne una fortezza inespugnabile con cui proteggere le coste cretesi. La sua vita continuò tranquilla fino a quando nel 1903, fu deciso di raccogliere proprio nella fortezza ormai deserta tutti i lebbrosi che vivevano negli insediamenti vicini alle principali città di Creta. Fu così, che l’isola di Spinalonga divenne una colonia per i cretesi malati di lebbra e successivamente per tutti gli affetti dal morbo di Hansen in tutta la Grecia.

L'abbandono e la rinascita dell'isola greca

Isola di Spinalonga
Isola di Spinalonga. Foto di Lentina_x

Spinalonga fu trasformata in una specie di baraccopoli, dove non esisteva organizzazione, non esistevano farmaci per i malati, che ormai erano senza speranza. Fortunatamente in seguito le condizioni migliorarono e venne istituito sull’isola un ospedale vero con un personale qualificato. I lebbrosi risiedevano nelle case che erano state della comunità turca e in altri edifici più moderni, costruiti negli anni ’30. Nel 1939 venne anche abbattuta una parte delle mura veneziane, per creare la strada perimetrale che circonda l’isolotto. Nel frattempo, sulla costa antistante l’isola, sorgeva l’attuale villaggio di Plaka, che aveva la funzione di servire il lebbrosario. Durante l’occupazione italo-tedesca, gli occupanti non ebbero il coraggio di liberare i lebbrosi, ma furono obbligati a prendersi cura di loro, dal momento che avevano ordinato l’evacuazione del villaggio di Plaka.

Nel 1957, con la scoperta di antibiotici e la guarigione dei lebbrosi, il lebbrosario venne chiuso e l’isola restò deserta. L’ultimo abitante, un sacerdote, lasciò l’isola nel 1962, dopo aver onorato la tradizione ortodossa di commemorare le ricorrenze dei 40 giorni, 6 mesi, 1, 3 e 5 anni dopo la sepoltura dell’ultimo lebbroso. L’isola di Spinalonga è rimasta deserta e abbandonata, fino a che l'interesse turistico si è spinto fino a lì. Oggi la fortezza e la città fortificata di Spinalonga sono considerate una delle più importanti testimonianze di roccaforti rimaste nel Mediterraneo. L'isola resta disabitata ma è una popolare attrazione turistica a Creta. Oltre al lebbrosario abbandonato e alla fortezza, Spinalonga è nota per le sue piccole spiagge di ghiaia e acque poco profonde.

Inoltre Spinalonga custodisce anche incantevoli calette lungo tutto il suo perimetro. Fate attenzione però, in molti punto le ripide scogliere rendono difficoltoso l’accesso al mare, soprattutto per i meno esperti.

Come arrivare a Spinalonga

Per arrivare a Spinalonga nei mesi estivi sono attivi servizi di traghetti con corse giornaliere, che partono da Agios Nikolaos e da Elounda, nonché da Plaka, che si trova a soli 800 metri di distanza.

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