Squali a Sharm el Sheikh: 5 spiegazioni sulla loro presenza nel Mar Rosso
Dopo l'incubo dello scorso Dicembre dello squalo a Sharm el Sheikh che ha ucciso una turista tedesca e ferito tre russi, le autorità egiziane hanno deciso di disporre delle reti di protezione dagli squali. A dare la notizia è stato il governatore della regione del Sinai, Mohammed Abdel Fadil Shosha, in occasione di una conferenza stampa tenutasi proprio nella località turistica egiziana infestata dagli squali. All'evento ha partecipato anche Ernesto Preatoni, il gestore del Coral Bay, la struttura alberghiera di fronte alla quale saranno montate le prime barriere al fine di rendere sicura per i bagnanti la vacanza a Sharm el Sheik.
Secondo le autorità egiziane sono cinque le spiegazioni attendibili che possono motivare l'anomala presenza degli squali in prossimità delle spiagge di Sharm el Sheik. La prima è che gli squali siano stati attirati dalle carcasse di animali morti gettate in acqua; la seconda è dovuta al fatto che i turisti sia a riva che a mare danno da mangiare ai pesci, la terza è che il mare ha mantenuto una temperatura più alta del solito quest'anno, la quarta è dovuta alla pesca da traino (che è un'attività illegale) e infine la quinta è che dalle barche nei pressi della barriera corallina vengono spesso gettati in mare scarti di vario genere.
Dopo gli incidenti, le autorità egiziane si erano preoccupate di istruire i bagnanti in vacanza in Egitto, con appositi cartelloni riportanti le norme sul giusto comportamento da adottare in acqua, e avevano inoltre fatto installare delle torrette di avvistamento sulle spiagge.