Tempio di Borobudur, Indonesia: fascino orientale e suggestioni sacre
Vederlo sorgere in lontananza dona una sensazione di pace e completezza. Il tempio di Borobudur è una visione da mozzare il fiato. Il monumento si trova nell'isola di Giava ed è la maggiore destinazione turistica dell'Indonesia, oltre che il più grande luogo di culto buddista. Costruito nel IX secolo all'epoca della dinastia Sailendra, il tempio è meta di pellegrinaggi e sede di cerimonie religiose. Tra queste ultime c'è il Vesak festival, che si tiene nel mese di maggio per celebrare la vita del Buddha.

Basta dare un'occhiata ai numeri per avere un'idea della sua magnificenza: il tempio poggia su 1.600.000 blocchi di pietra, ospita 2.672 bassorilievi e 504 statue di Buddha. In più la costruzione si estende su un'enorme area che misura 123 x 123 metri: per questo è stato più volte messo a paragone con le Piramidi di Giza.
Il tempio è situato su una collinetta ed è composto da dieci terrazze su tre livelli, che rappresentano le suddivisioni della cosmologia buddista: Kamadhatu (il mondo del desiderio), Rupadhatu (il mondo delle forme) e Arupadhatu (il mondo del senza forma). Di conseguenza la salita simboleggia il percorso spirituale verso il raggiungimento del Nirvana. I livelli superiori sono ricchi di Stupa, ossia reliquiari buddisti che simboleggiano la mente illuminata.
Borobudur è stato riscoperto nel 1814 sotto un cumulo di cenere vulcanica. In origine il tempio sorgeva su un lago ormai disseccato dall'eruzione, e si ritiene che all'epoca si presentasse come un gigantesco loto galleggiante sulle acque. Oggi il sito archeologico è Patrimonio UNESCO e regala un meraviglioso spettacolo soprattutto all'alba e al tramonto, quando i colori luminosi del cielo regalano un tocco di magia alla sua maestosa architettura.