Il Veneto dice no alle maxi multe contro i viaggiatori sprovvisti di biglietto

Stop a "sanzioni di entità francamente abnorme": lo dice l'assessore alla mobilità della Regione Veneto Renato Chisso: "siamo stati ingannati in buona fede: la Regione con il federalismo ferroviario del 1998 non aveva legiferato in materia rimandando alla legge nazionale sui servizi ferroviari. Ma adesso poniamo rimedio".
La Giunta ha varato una proposta di legge che ora passa all'esame del Consiglio, che alleggerisce le multe per i viaggiatori sprovvisti di biglietto o abbonamento, o con mancata convalida. Chisso se la prenda soprattutto con molti controllori che come diavoli si accaniscono sui poveri viaggiatori, anche stranieri, solo perché magari questi hanno mancato di convalidare il titolo di viaggio perché non hanno trovato l'obliteratrice in funzione: "vere e proprie malversazioni".
E allora con la nuova proposta di legge ci si può regolarizzare entro la prima o seconda stazione, avvertendo i controllori. Niente multa se la biglietteria della stazione è chiusa, o peggio la stazione ne è priva e non ci sono punti di vendita alternativi. Chi ha dimenticato l'abbonamento a casa può esibirlo nei tre giorni successivi evitando la sanzione.
Per chi viene invece trovato sprovvisto di biglietto e senza scusanti, non si impongono le maggiorazioni del 40-45% previste da Trenitalia: si pagherà il corrispettivo del biglietto per la classe di viaggio occupata dal trasgressore e da "quaranta a centocinquanta volte la tariffa ordinaria regionale relativa alla prima fascia chilometrica di corsa semplice di seconda classe»". Pagando all'atto della contestazione o nei tre giorni successivi la maggiorazione sarà minima. Chi invece è senza biglietto può comprarlo a bordo avvertendo subito il controllore e pagando, oltre alla tariffa ordinaria, "una maggiorazione pari a quattro volte la tariffa ordinaria regionale relativa alla prima fascia chilometrica di corsa semplice di seconda classe". Nessuna maggiorazione per i passeggeri con capacità motoria ridotta, anche temporanea, per cause fisiche o psichiche e in possesso del relativo certificato medico.
Il governatore Zaia si esprime in merito: "siamo davvero preoccupati. Noi siamo naturalmente dalla parte dei pendolari, i cui racconti sono a volte di vera e propria apocalisse per quanto riguarda servizi che non sono all'altezza in materia di puntualità e ospitalità".