Tuoni, fulmini e saette, la rabbia del cielo si abbatte sulle città
Vi è mai capitato di assistere a una tempesta di fulmini, di quelle che illuminano il cielo notturno a giorno? Già, perché osservare una serie di fulmini durante un temporale è cosa abbastanza comune, ma una vera e propria tempesta è qualcosa che lascia senza fiato. Immaginate un'area poco urbanizzata, magari nelle vicinanze di una costa. Poche luci a rischiarare il buio della notte, se non del tutto assenti. Ed ecco che lo spettacolo comincia.
Fulmini su Città del Capo, Sudafrica. Foto di Bronson Harrington
Una serie di scariche elettriche squarcia il cielo, avvolgendolo con un bagliore potentissimo, il lampo. Anche qualora non riuscissimo a vedere il fulmine la sua presenza sarebbe avvertita proprio da questo flash immenso capace di rischiarare tutto ciò che il nostro campo visivo ci permette di osservare. E le folgori compaiono nel cielo in una sequenza talmente rapida e potente che è come se il sole fosse tornato nel cielo nelle vesti di una lampadina mal funzionante, che invece di fornire un'illuminazione continua, ne dà una tremolante.
Fulmini su Sydney, Australia. Foto di Ben Bishop
Una visione del genere è difficilmente descrivibile, anche perché il tipo di luce che inonda il nostro panorama è totalmente differente da quella del sole. Una luce chiara, abbagliante, e soprattutto di intensità differente a seconda della potenza del fulmine. Ancora più bello quando la gara tra le saette si svolge tra le nuvole: strati di cumulonembi, portatori dell'umidità che è tra i maggiori elementi scatenanti della forza elettrostatica, si rischiarano e proiettano ombre su se stessi, in un balletto di sfumature e contorni senza eguali.
Fulmini su Mandaluyong, nelle Filippine. Foto di Raison Bassig
Ma ammirare il contorno frastagliato del fulmine che si delinea nel cielo per un arco di tempo di pochi millisecondi è qualcosa di meno raro ma molto più notevole. Un fenomeno che la natura è particolarmente prodiga nell'elargire, nel suo impegno di lasciarci di stucco con la dimostrazione della sua potenza. Quelle scariche che dalle nuvole discendono a tutta velocità verso il suolo sono un evento brevissimo se misurato nella scala temporale, ma talmente eccezionale da rimanere impresso nella nostra retina, e quindi nella nostra mente, più a lungo di quanto effettivamente sembri essere durato.
Fulmini su Neuburg an der Donau, Germania. Foto di Victor Bergmann
La portata di questo spettacolo è tale che se osservato all'interno di un panorama urbano diventa ancora più maestoso. Un fenomeno della natura, osservato in un ambiente in cui la presenza dell'uomo è scarsa, è poetico. Ma quando la natura incontra l'opera dell'uomo diventa epico. Questa eterna battaglia tra l'uomo e la natura è il tema della galleria fotografica che vi stiamo presentando. I fulmini si abbattono sugli skyline delle metropoli del globo, illuminando le sagome dei grattacieli che sembrano voler sfidare l'artefice di tanta potenza. Per un breve momento avviene una fusione tra l'espressione migliore della forza umana e quella naturale: lo scatto immortalato potrebbe ben essere incorniciato in una galleria di quadri romantici.
Fulmini su New York, USA. Foto di Christopher Schoenbohm
Ma come avviene il fenomeno? Oggi sappiamo quello che succede nel cielo e quali siano le cause scatenanti, ma ancora molto è avvolto nel mistero. Sappiamo che un incontro tra le particelle positive del suolo e quelle negative della nuvola genera la scarica elettrica, che a sua volta esplode nell'aria sotto forma di rombo di tuono. Sappiamo anche che la condizione principale per cui le particelle si attraggano è l'umidità delle nuvole cariche di pioggia e presente nell'aria circostante; ma vi sono anche tante altre concause tutt'oggi sotto osservazione.
Fulmini su Toronto, Canada. Foto di Dave Han
Grazie a Benjamin Franklin, che fece esperimenti sull'elettricità statica dei fulmini con un aquilone diretto verso le nuvole temporalesche, si è avuta l'invenzione del parafulmine. La lunga asta, spesso di rame, che è posta in cima a campanili e alti edifici, scarica l'energia elettrica al suolo senza conseguenze. È notorio infatti che durante il suo tragitto il fulmine colpisce il punto più alto che trova: mai ripararsi sotto un albero durante una tempesta, il fulmine può colpirlo e farlo esplodere in mille schegge scintillanti. Si è al sicuro in casa o in un automobile con portiere e finestrini chiusi.
Fulmini su Chicago, USA. Foto di Shutter Runner
Si dice che un fulmine non colpisca mai due volte lo stesso posto. E che la probabilità di essere colpiti una volta nella vita è di circa una su tremila. E in quel caso difficilmente ne si uscirebbe vivi senza traumi gravi. È da Guinnes dei Primati il caso di Roy Sullivan, un ranger della Virginia che nella sua vita fu colpito sette volte da un fulmine, riportando lesioni più o meno serie. Nonostante la loro bellezza, le saette scagliate dal cielo sono una delle manifestazioni più potenti di madre natura: mai scherzare con la sua forza.
[In apertura: fulmini su Atlanta, USA. Foto di David Selby]