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Una città tutta blu in Marocco: Chefchaouen

Vicoli, scale, porte e finestre, in questa città del Marocco tutto è blu. Chefchaouen è un luogo così affascinante che incanta al primo sguardo. Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, la cittadina è riuscita a mantenersi lontana dal turismo di massa lasciando intatta la sua magia.
A cura di Stefania Lombardi
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Vicoli di Chefchaouen
Vicoli di Chefchaouen. Foto di Mohammed5420

Le città affascinano per i monumenti, altre per i panorami, altre ancora per la storia suggestiva da cui sono state attraversate, ma ci sono alcune città che colpiscono per il colore. Una di queste è Chefchaouen, una città del nord del Marocco, completamente blu. Questa colorazione, che riprende tutte le sfumature del blu, non è un caso, infatti, il blu è una tinta che rilassa e infonde tranquillità. Probabilmente poichè rimanda all'azzurro del cielo limpido, oppure al blu delle acque del mare cristallino e calmo. Gli abitanti della cittadina di Chefchaouen possono beneficiare di queste sensazioni piacevoli praticamente sempre, poichè hanno dipinto le mura delle loro case, le scale e i vicoli completamente di blu.

Il fascino di Chefchaouen

Chefchaouen, Morocco
Chefchaouen, Morocco. Foto di YoTuT

Il fascino della città di Chefchaouen, o Chaouen come è più semplicemente chiamata dai suoi abitanti, è sicuramente principalmente racchiuso nel suo colore. Le sfumature di blu coprono tutte le abitazioni dando quasi l'impressione di trovarsi in un paesaggio surreale. Il fascino della cittadina è ampliato anche dal caratteristico centro, formato da stradine aggrovigliate con sali e scendi che si alternano tra vicoli stretti e piazzette dove si tengono mercati, che caratterizzano il gustoso mix tra una tipica architettura marocchina e quella che potrebbe essere una cittadina europea.

Il colore blu delle case è tutto merito degli ebrei spagnoli che si trasferirono in Marocco dopo la cacciata dalla Spagna. Con questo colore si pensa che volessero richiamare il blu del paradiso. La particolarità della città marocchina sta nel fatto che, mentre i colori sembrano rimandare alla Grecia, le architetture riportano allo stile spagnolo, in particolare a quello andaluso. Secondo un'alra corrente di pensiero, invece, il colore è dovuto ad un motivo pratico, è semplicemente un repellente contro le zanzare.

Fino agli anni 50 l'accesso alla città era vietato agli stranieri poichè considerato un luogo sacro. Ad oggi, invece, la città è ormai diventata una richiesta meta turistica e molti viaggiatori la raggiungono per ammirare lo spettacolo blu. Per sua fortuna, la città non è facilmete raggiungibile, aspetto che ha preservato la sua bellezza, non diventando una meta di turismo di massa. Chefchaouen può essere raggiunta da Rabat o da Fez in 4 o 5 ore di automobile. Inoltre è raggiungibile anche da Tangeri con solo due ore di strada.

Chefchaouen, la città blu del Morocco
Chefchaouen, la città blu del Morocco. Foto di Steffan Jensen

Tra le cose da vedere nella città di Chefchaouen, oltre al fascino del colore blu, c'è il caratteristico centro storico lastricato con la piazza Outa-el-Hammam, dove si trova la moschea Tarik-Ben-Ziad che nasconde un minareto ispirato a quello della Torre de Oro di Siviglia. Inoltre la città marocchina è perfetta per chi ama il trekking, infatti, qui partono numerose escursioni alla scoperta di montagne, sorgenti e vallate delle vicinanze.

Anche l'attività artigianale è molto sviluppata, infatti, sono tantissimi i souvenir che i turisti amano portare a casa, come coperte intrecciate, tappeti e indumenti di lana che non si trovano in altre parti del paese. Ma il prodotto più popolare è sicuramente l'hashish. A Chefchaouen vi sono estensive coltivazioni di cannabis, che viene poi esportata in tutto il paese. E questo la rende una delle destinazioni preferite dai giovani.

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