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Una scala che porta verso cielo: il Penon de Guatape in Colombia

Si chiama Penon de Guatape, si trova in Colombia ed è una delle meraviglie del pianeta. Una scalinata infinita, che si erge tra terra e cielo verso uno straordinario balcone che porta ad ammirare una natura incontaminata.
A cura di Stefania Lombardi
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Una cosa semplice come una scala può diventare qualcosa di eccezionale. Siamo in Colombia e parliamo di una straordinaria formazione: il Penon de Guatape. Un monolite di 10 milioni di tonnellate di roccia, alto 2.135 metri, che si erge nei boschi colombiani, situato a circa due ore di autobus da Medellin, la seconda città più grande della Colombia. Questa formazione fu scoperta da un gruppo di amici che scalò la roccia nel 1950 utilizzando solo una tavola di legno. Solo nel 2006 sul gigante di roccia venne costruita una scala con ben 600 gradini che si adagia sulla naturale crepa che si trova nella roccia. La scalinata non è come tutte le altre, ma a guardarla e soprattutto a farla, appare infinita. La salita però è ripagata molti bene, infatti, alla sommità si arriva ad un balcone mozzafiato che si affaccia sulla natura incontaminata.

El Peñón de Guatapé. Foto di Tim Regan
El Peñón de Guatapé. Foto di Tim Regan

Da lassù l'incanto è indescrivibile: i laghi serpeggianti di Guatape e le isole lussureggianti sono epiche immagini che possono solo rimanere impresse nella memoria di chi ha intrapreso una salita così difficile ma appagante. Per salire la scala bisogna pagare una piccola cifra (circa 6 euro con parcheggio compreso) e si può iniziare il percorso a zig zag che corre lungo la parete rocciosa. Giunti alla cima, ad attendervi ci sarà una torre a tre piani dalla quale poter ammirare il panorama mozzafiato. Sul punto più alto si trovano anche bancarelle di souvenir, reliquie religiose e luoghi in cui ristorarsi e rilassarsi. Nel 1940 il monolite è diventato monumento nazionale ed è un attrazione turistica molto visitata in Colombia e nonostante per ammirarla bisogna percorrere una ripida scalinata da brividi, lo sforzo viene ripagato da una vista incontrastata sul paesaggio naturale circostante.

Il luogo ha vissuto una storia molto contrastata per la definizione della proprietà della Piedra. Infatti, gli abitanti decisero di rivendicarne l'appartenenza dipingendo sul versante settentrionale della roccia le lettere a caratteri cubitali della propria città. Quando gli abitanti di El Peñol si sono accorti dell'impresa si sono recati ai piedi del monolite per bloccare il tutto. Così oggi sul fianco della roccia è possibile vedere nitida soltanto una grande G e parte di una U mai finita.

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