Viaggi a Zanzibar: consigli con e senza bambini per la vostra vacanza tropicale
Tra le mete selezionate da chi ama il clima caldo e le spiagge color bianco corallo, l'arcipelago di Zanzibar si colloca tra le preferenze degli italiani. Affacciato sulla costa della Tanzania, di cui fa parte, si tratta di un gruppo di isole, di cui tra tante piccole isole minori, se ne collocano due di principale importanza: Unguja e Pemba. La prima è conosciuta anche col nome dell'arcipelago, così come la sua capitale: una città multicolore dove si riflettono gli stili architettonici e decorativi di tutte le culture che hanno attraversato quest'isola nel corso dei secoli. In particolar modo nel quartiere di Stone Town, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco perché testimonianza del passaggio di persiani, arabi, indiani e europei che hanno lasciato il segno nell'architettura della città, un miscuglio di elementi totalmente differenti ma perfettamente integrati tra di loro che hanno reso quest'area della città unica al mondo.
Non dimentichiamo poi che l'isola è anche uno dei posti più rappresentativi della cultura swahili, il cui idioma all'epoca dei traffici commerciali era usata per gli affari come lingua franca. Un incontro di culture che ha aggiunto sapore a un posto che di per sé era già speziato: l'"isola delle spezie" è infatti il nomignolo dato a Zanzibar per il fiorente commercio fulcro della sua economia, insieme al turismo. E di turismo invece l'isola vive grazie agli europei che, presi dal mal d'Africa, decidono di visitare questa terra che racchiude in sé la natura selvaggia dal continente assieme a questo mix di sapori, colori, odori provenienti da tutto l'Oceano Indiano.
Come parte dei nostri consigli di viaggio vi diciamo che un viaggio a Zanzibar è adatto sia alle coppie che alle famiglie con bambini: l'isola garantisce la tranquillità richiesta da chi cerca pace e relax, ma anche le attrattive necessarie perché non si sprofondi nella noia. Numerosi resort forniscono l'intrattenimento interno, con un programma di animazione che include attività sportive e diurne e spettacoli la sera. Tra questi spesso i gruppi folkloristici locali, che si esibiscono in danze locali e balli tribali. All'esterno ci sono invece vari siti archeologici dove poter ammirare le rovine e i resti di antichi palazzi persiani e arabi, come Maruhubi o i bagni di Kidichi. L'isola è inoltre molto piccola, e ci si muove nel giro di poche ore, per cui non sarà un'esperienza faticosa neanche per i bambini: certo, non sarà come una vacanza a Disneyland, ma potranno godere lo stesso dello spettacolo di questi reperti come allo stesso tempo di spiagge rigogliose e incontaminate. Qui l'attrattiva principale è ovviamente la fauna marina, e lo snorkeling è consigliato per tutti, soprattutto se ci si sposta nelle isole meno frequentate come Changu e Mafia.
Da tenere in considerazione, sia se si è con i bambini che senza, che per mangiare è meglio rimanere nelle città principali, ricche di ristoranti, poiché fuori non ci sono molte possibilità. A meno che non si finisca in qualche villaggetto di pescatori dove i locali saranno ben felici di fare assaggiare qualche specialità. Infine un ultimo consiglio, per chi ha timore delle malattie tropicali: la profilassi antimalarica può essere una precauzione, ma dati i pesanti effetti collaterali che molti accusano non è caldamente consigliata, specialmente se si tratta di bambini. Le zanzare non sono così temibili come si pensa e in ogni caso il rischio di contrarre la malattia è molto basso.