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10 dollari in più per entrare negli States

L’Astoi non ci sta e critica la scelta del governo americano: inappropriato finanziare il turismo tassando i turisti.
A cura di Danilo Massa
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Andare negli Stati Uniti costerà 10 dollari in più, questa la singolare decisione del governo americano volto a promuovere il turismo nel paese. La tassa, infatti, servirà a costituire un fondo utile alla creazione di una partnership tra pubblico e privato per avviare un programma che incentivi i viaggi nel Nuovo Continente. La percezione dell'incremento della spesa sarà praticamente ridotto al minimo grazie all'accorpamento della tassa all'iscrizione (obbligatoria) all'Esta (Electronic system for Travel Authorization).

I turisti provenienti dai paesi sottoscrittori del programma "Viaggio senza visto", infatti, possono arrivare negli States sprovvisti del visto, a patto che si muniscano del passaporto elettronico tramite richiesta, appunto, all'Esta. La decisione del governo americano ha sollevato le polemiche dell'Associazione dei Tour operator italiani (Astoi), che in un comunicato che fanno sapere che "pur accogliendo con favore l’iniziativa del varo di un piano per la promozione turistica della destinazione Stati Uniti, [l'Astoi] ritiene assolutamente inappropriata l’adozione di una modalità di finanziamento a carico dei turisti in ingresso nel Paese. In un momento di estrema fragilità del mercato, l’adozione di meccanismi penalizzanti sia per i turisti che per gli operatori non contribuirà certamente in positivo al rilancio del settore".

Danilo Massa

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