Viaggio a Orchha: il fascino dell’India più autentica
Siamo nell'India centrale, più precisamente nello Stato del Madya Pradesh. Sulle rive del fiume Betwa sorge la magica Orchha: una città che incanta per la sua affascinante architettura. Il suo nome in India significa "nascosto" e in effetti la città spicca come una gemma nel folto della foresta, offrendo scorci di innegabile fascino. La fondazione della città risale intorno al 1501 ad opera di Rudrap Pratap Singh, capo della dinastia Rajput che divenne il primo re di Orchha. Piccola e accessibile, la città è interamente visitabile a piedi in giornata, oltre ad essere facilmente raggiungibile da Agra, Delhi e Gwalior. Tuttavia a Orchha le emozioni dilatano lo scorrere del tempo e lo sguardo sembra spaziare senza sosta tra bazar autentici, templi maestosi e panorami spettacolari.
Tra le attrazioni principali figura il Raja Mahal Palace. Secondo la leggenda, questo splendido edificio piastrellato con marmo bianco venne fatto edificare dal sovrano Madhukar Shah come palazzo per la sua regina, Rani Ganesh. Sorge in posizione strategica su una collinetta tra i fiumi Betwa e Jamni. Se l'esterno appare molto sobrio, le stanze interne presentano pitture intonacate con scene mitologiche che conferiscono un'idea di sfarzo al complesso. Una parte del palazzo è stata trasformata nel cinquecentesco tempio di Ram Raja. Caratterizzato da una pianta quadrata, è un vero spettacolo nelle ore serali quando si riempie di colori e di luci, mentre note di incenso profumato si diffondono nell'aria. Il tempio è un importante luogo di pellegrinaggio per i devoti del dio Rama, settima incarnazione di Vishnu. La divinità, omaggiata con una statua, è qui venerata anche come sovrano (raja) e investita del turbante regale. Fuori dal tempio è presente un caratteristico mercatino.
Il maestoso Jahangir Mahal possiede una torre circolare che si innalza sulla pianta rettangolare con caratteristiche cupole "a cipolla". Commissionato nel 1605 da Bir Singh Deo, definito "il più grande sovrano di Orchha", presenta un aspetto spettacolare. La facciata e i balconi sono ricchi di decorazioni lignee, geometriche e floreali, mentre il suggestivo portale con elefanti consente l'accesso al cortile principale. Dopo una lunga salita di gradini disposti su tre livelli è possibile ammirare una vista a 360 gradi sulla campagna circostante. Per una full immersion nell'arte hindu non perdete il Lakhsminarayan Temple, noto per le sue splendide pitture murali. Costruito nel 1622, le sue opere d'arte raccontano episodi tratti da poemi epici, leggente mitologiche ma anche scene di battaglia.
Il Chaturbuj Temple rimane un vero enigma per via della sua architettura particolare, caratterizzata da una commistione di stili: è infatti a pianta cruciforme come una chiesa cristiana, ma l'interno è spoglio e privo di immagini come una moschea, pur conservando una cella sacra e una sala per le preghiere come nei templi induisti. Si pensa quindi che la sua costruzione risenta dell'impiego di maestranze musulmane. Un altro imperdibile gioiello è il Rai Praveen Mahal, il palazzo della favorita di Raja Indramani, vassallo dell’imperatore Moghul Aurangzeb. Questa figura di donna fu una celebre cantante, danzatrice, musicista e poetessa, celebrata all'interno dell'edificio con magnifici dipinti. A breve distanza si trovano altri monumenti come Teen Dasiyon Ka Mahal, ovvero il “palazzo delle tre inservienti”, e il piccolo Shiv Temple. L'Orchha Fort, costruito dal mahraja per una sola visita dell'imperatore, passò poi in uno stato di abbandono. Tuttavia merita una visita: ospita meravigliosi affreschi e offre delle viste meravigliose sulla foresta di tek. Lungo la riva destra del fiume si trovano migliaia di cenotafi o chhatri, elementi architettonici costituiti da un padiglione, monumenti commemorativi della dinastia Bundela. Il più importante è quello di Bir Singh Deo. Se cercate un tour tra le numerose specie di fauna e flora dell'area, lo Orchha Wildlife Sanctuary è perfetto per escursioni a piedi o in bicicletta.