Vacanze sostenibili in Birmania: una guida ci spiega come
La Birmania si apre sempre di più al turismo. Piano piano, con i dovuti tempi, ma l'apertura sta avvenendo. Un paese che fino a qualche anno fa era davvero poco accessibile e meta dei viaggiatori più scafati, oggi si appresta a diventare una delle destinazioni turistiche più ambite. Il suo fascino esotico e, appunto, il suo isolamento hanno sempre agito come una calamita sui viaggiatori. E il flusso davvero scarso di turisti ha fatto sì che il paese preservasse intatto il suo inestimabile patrimonio archeologico e naturalistico. Ora che entrare in Birmania non è più un'impresa come un tempo, il numero di visitatori potrebbe aumentare. E con esso, tutti gli inevitabili danni causati da un turismo non responsabile.
Il Ministero degli Hotel e del Turismo dell'Unione della Birmania ha redatto un utile vademecum internazionale per i viaggiatori: Dos and Don'ts for Tourists è una brochure illustrata da vari cartoonist birmani che elenca alcuni suggerimenti per visitare il paese responsabilmente. Alcuni sono consigli legati al concetto di turismo responsabile e possono essere applicati in qualsiasi paese. Altri invece sono strettamente connessi con la cultura e le usanze del luogo, e hanno a che vedere con le genti birmane stesse. Anche noi vogliamo ricordarvi le stesse avvertenze riportate nell'opuscolo, invitando a scaricarlo in formato digitale. Così, se state programmando un viaggio in Oriente nella bellissima Myanmar, non avrete un effetto dannoso sul paese e soprattutto non incorrerete in problemi di incomprensione con la popolazione locale.
Foto di Tom Godber
Il popolo birmano è amichevole, disponibile ed educato. Così si apre la guida a cosa fare e cosa non fare, che mette subito in risalto le caratteristiche essenziali degli abitanti del paese. Che però rischiamo di offendere inavvertitamente compiendo gesti per noi innocui. Come fotografare persone in situazioni che possono essere ritenute imbarazzanti: per esempio una donna che si fa una doccia all'aperto. Se qui si tratta di buon senso, in altri casi non è poi così ovvio. Le usanze locali differiscono a seconda delle genti: un caso particolare è quello nei villaggi abitati dagli Akha, dove non si possono fotografare donne incinta. Meglio informarsi prima.
Puntare qualcosa o qualcuno con il piede è una mancanza di rispetto. Così come toccare qualcuno sul capo: la testa è ritenuta la parte più degna del corpo, e toccarla è considerato un gesto aggressivo. Allo stesso modo chiamare qualcuno con il dito alzato è un gesto di sfida, mentre il dito abbassato è un gesto cordiale. In ogni caso i modi per ingraziarsi le genti birmane sono semplici. Basta sorridere sempre, e sforzarsi di comunicare nella loro lingua: anche poche parole vengono apprezzate. Partecipare alle festività e alle cerimonie locali fa sentire i birmani fieri della loro cultura. Per quanto riguarda le donne, non corrono rischi in Birmania, ma è consigliato che indossino un abbigliamento decente. In generale le effusioni delle coppie di innamorati in pubblico non sono viste molto bene.
Foto di Ana Felix Garjan
Se ci si siede per terra non bisogna mai distendere le gambe, e soprattutto le palme dei piedi non dovrebbero mai essere rivolte di fronte a un Buddha. Le indicazioni sui luoghi religiosi sono varie. Quando si entra in una pagoda spalle e ginocchia devono essere sempre coperte, e bisogna togliersi scarpe e calzini. Le persone in preghiera o meditazione non vanno disturbate, per cui bisogna sempre controllare il proprio tono di voce. Soprattutto quando si è al cospetto di monaci, una classe di persone altamente rispettata nella società birmana. Non si dovrebbe mai toccare le loro vesti nemmeno nel caso in cui, citiamo testualmente, un verme vi stia strisciando sopra.
Il turismo sostenibile in Birmania si può esprimere in diversi modi. A partire dai tradizionali trasporti locali, come i classici risciò, che giovano all'economia delle persone e aggiungono un pizzico di avventura alla vacanza. Bisogna rendersi conto che non ci si trova in un paese prettamente modernizzato, e uno dei tanti problemi che si possono verificare è l'improvvisa mancanza di corrente elettrica: i visitatori dovrebbero esserne al corrente (perdonate il gioco di parole) senza arrabbiarsi quando succede. Se si vuole comprare dei souvenir, è sempre meglio farlo acquistandoli in diverse botteghe piuttosto che una sola, dando così un contributo all'economia locale in maniera uniforme. Puntate su prodotti artigiani, piuttosto che su oggetti preziosi non garantiti da un certificato di provenienza. E soprattutto, evitate di acquistare delle antichità: portandovele a casa impoverite il patrimonio archeologico del paese. Lo stesso vale per artefatti ricavati da animali selvaggi, che sono comunque illegali.
Foto di worak
Il denaro va cambiato in valuta locale nei negozi di cambio autorizzati, e non al mercato nero. E se volete utilizzare quel denaro per fare del bene, non elargite elemosine a singoli individui, ma donatelo a comunità, scuole, strutture ospedaliere, ONG o monasteri che si prendono cura dei bambini. E proprio a proposito di questi ultimi, non date loro dolci o caramelle. I bambini sono i più vulnerabili nel risentire della dipendenza dai turisti, un atteggiamento che si riscontra in diversi paesi arretrati. Un detto che bisogna tenere sempre a mente è quello di "non dare a un affamato un pesce, ma insegnargli a pescare in modo che possa provvedere a se stesso per la vita". Allo stesso modo, se invece di sporcare in giro ci si occupa dei propri rifiuti può essere un ottimo esempio anche per i birmani stessi.
Tutti i tipi di droghe sono illegali in Birmania. E così lo è anche la prostituzione. Se si viene colti dalla polizia si finisce dritti in carcere. La sicurezza non consiste solo in queste cose, che non sono diverse dal nostro paese. Se organizzate un tour non andate dove vi è sconsigliato. È vero che la Birmania si sta aprendo al turismo, ma è un procedimento lento, e molte zone continuano ad essere off-limits (soprattutto ai confini). Questi sono solo alcuni suggerimenti, ma in molti casi basta applicare le comuni regole del turismo sostenibile per poter rilassarsi e godersi la vacanza. Al giorno d'oggi un viaggio in Birmania è ancora un'esperienza del tutto nuova: approfittatene prima che rischi di diventare una meta commerciale.
[In apertura: foto di Cristina Bejarano]