Zante, consigli per le vacanze al mare sull’isola di Ugo Foscolo
Si chiama Zante, ma in Grecia e nel resto del mondo la chiamano Zakhyntos. Ma da noi è conosciuta anche di più col nome di Zacinto, grazie al sonetto che il poeta Ugo Foscolo, che qui vi è nato, le ha dedicato. L'isola delle Ionie ha dato i natali a uno dei più grandi letterati italiani: esempio emblematico dello stretto legame che c'è tra questo arcipelago e il nostro paese. Di qui non sono passati i turchi, e la dominazione veneziana ha preso pieno possesso dell'arte e della cultura di un'isola che, di suo, è sempre stata molto vitale sotto questo punto di vista. Tant'è che Foscolo non è l'unico grande poeta che ha visto qui le proprie origini: Dionysios Solomos, il padre dell'inno greco, è nato su quest'isola che oggi è un gustoso mix di cultura greca e italiana.
Tramonto ad Argassi, foto di Heather Cowper
Il clima di Zante riflette bene questo dualismo: caldo e secco d'estate, con piogge intense nel corso dell'anno. Durante la bella stagione le temperature arrivano anche a 40°, ma non si soffre l'afa. Di contro le precipitazioni rendono l'isola una terra fertile, e infatti la fonte di reddito principale oltre al turismo è l'agricoltura. I preziosi uliveti forniscono un olio extra vergine che viene importato anche all'estero. Mentre le condizioni meteo ottimali erano conosciute fin dai tempi di Omero che la soprannominò "fiore di levante". Ancora oggi agli italiani piace chiamarla così. I nostri connazionali sono molto ben visti su un'isola dove da tempo come seconda lingua si studia la nostra, dove la maggior parte degli studenti che fa viaggi all'estero sceglie la nostra penisola come meta preferita, e dove la nostra letteratura e la musica si ascolta assieme alle originali composizioni locali.
Spiaggia del Navagio, foto di Cristian Ghe
Le spiagge di Zante, d'altro canto, sono invece uno dei motivi per cui gli italiani la scelgono come meta per le vacanze estive. Una tra tutte è famosissima nell'intero Mediterraneo, ed è la spiaggia del Naufragio, conosciuta anche come Navagio: qui tempo fa vi si incagliò un mercantile di contrabbandieri che cercava riparo notturno in una piccola caletta e sfuggire alla guardia costiera. Il mattino dopo fu colto da una secca, e in seguito vi si accumulò tanta di quella sabbia da formare questa spiaggia raggiungibile solo via mare: oggi una delle più fotografate, non solo per lo scenario del relitto, ma anche per lo spettacolo intenso dell'azzurro turchese delle acque che si bagnano contro la bianca arena accumulata tra i faraglioni. Le tartarughe sono invece protagoniste di un'altra spiaggia, quella di Kalamaki, nel golfo di Laganas: qui è stato istituito il Parco Nazionale Marino di Zante per proteggere la specie Caretta Caretta che viene a deporvi le uova. Si tratta del primo parco nazionale della Grecia, nato proprio perché il turismo dell'isola mette a rischio questi animali: ne fa parte l'isola di Marathonissi, uno dei luoghi di deposizione.
Il divertimento e la vita notturna offrono locali, taverne, discoteche e club a un enorme numero di giovani che affollano l'isola in agosto attratti dalla Zante by night. La città di Laganas è stata paragonata a Las Vegas per l'enorme numero di locali che si possono incontrare su un'unica strada. Anche Zante città (Chora) è molto frequentata, di giorno e di sera. Le famiglie che cercano più tranquillità si dirigono nella località di Argassi, comunque non priva di gente. Se non siete animali notturni, e preferite girare di giorno ce ne sono di cose da vedere. Per gli amanti della speleologia vale una pena un'escursione alla grotta azzurra sul promontorio Skinari, con le acque dai meravigliosi riflessi; e le innumerevoli grotte di Keri sul Capo Marathia. Chi vuole godere di un meraviglioso panorama deve recarsi sulla collina di Strani, il luogo che ispirò il compositore dell'inno greco. Ci sono persino delle isole circostanti, le Strofadi, dove oltre ad avere una vista spettacolare c'è la possibilità di visitare un monastero del XIII secolo. Se invece volete scoprire qualcosa di più sulla cultura e la storia di Zante potete visitare il Museo Bizantino, il Museo Dionisyos Solomos e la Biblioteca Pubblica, tutte nel capoluogo. Infine trovate numerosi luoghi di culto: ad Agios Dionysios, il santo patrono, sono dedicati un monastero e una chiesa.
Zante città, foto di Andy Davies
Per arrivare a Zante ci sono voli charter stagionali diretti che partono dagli aeroporti di Forlì-Cesena e Brindisi, mentre generalmente il viaggio via aereo prevede un passaggio all'aeroporto di Atene, e poi un volo con la Olympic Air fino all'isola. Altrimenti potete prendere il traghetto da Ancona fino a Patrasso, e da lì fino a destinazione. Il servizio di bus è efficiente, ma la soluzione migliore è sempre quella di optare per il noleggio di uno scooter o di una bicicletta, per chi ha voglia di godere delle bellezze dell'isola in totale libertà. Per chi invece sceglie l'auto è consigliabile una jeep 4×4 per superare le strade più impervie. In generale la rete stradale collega bene i vari villaggi e li mette tutti in comunicazione con Zante città.