6 cose da sapere su Cipro che probabilmente non sai
Cipro è una delle isole più incantevoli del Mediterraneo, dove storia e leggenda si fondono, e le spiagge da sogno si alternano ai siti archeologici che raccontano miti e storie lontane. Greci, Romani, Cavalieri, mercanti veneziani, si sono alternati a Cipro creando un mix di culture del'isola considerata un ponte tra Oriente ed Occidente. Anche oggi l'isola è divisa in due, da un parte c'è la bandiera della Turchia, dall’altra, invece, la Repubblica di Cipro. Quest'ultima è la parte Sud dell'isola, la più popolata e in pieno sviluppo, ma anche la più turistica. La parte Nord, è sotto il controllo della Turchia dal 1974, ed è una zona più selvaggio e turisticamente meno sviluppata.
Il passaggio di popoli e culture diverse ha reso l'isola di Cipro molto interessante, insieme agli spendidi passaggi ed ad un clima mite, che la rende visitabile quasi tutto l'anno, non a caso si dice che a Cipro splenda sempre il sole.
Ecco 6 curiosità su Cipro che è bene sapere prima di partire.
1. Cipro è il paese di Afrodite
Secondo la leggenda proprio qui è nata Afrodite, la dea della bellezza. A Cipro sono molti i luogi legati alla dea: pochi chilometri a sud di Pafos si trova Petra tou Romiou, la baia in cui, secondo la leggenda, la dea è nata, generata dalla spuma del mare. A nord di Pafos, invece, sulla costa occidentale dell’isola, a Cape Arnaoutis si trovano i Bagni di Afrodite. È possibile visitare questo luogo a bordo delle barche che percorrono la costa partendo dal porto di Latsi, un piccolo villaggio di pescatori, situato nella punta a nord ovest dell’isola. A sud dell’isola si trova invece il sito archeologico dell'antica città, nei pressi della città di Limassol. Qui si trovano i resti del tempio dedicato alla dea, mentre nel Museo Archeologico del Distretto di Limassol è custodita una raccolta di oggetti legati al suo culto.
2. Si può fare il bagno ad Ottobre
Cipro gode di un clima mite da maggio ad Ottobre. Ed è proprio nei mesi di bassa stagione che si può approfittare per un viaggio più rilassato senza lo stress del troppo caldo o dei troppi turisti. Nei mesi di Settembre e ottobre le acque, scaldate dalla calda estate cipriota, sono perfette per fare il bagno e il sole non è aggressivo come a luglio o ad agosto.
3. L’isola ospita numerose postazioni militari
Nei pressi della frontiera c’è una zona cuscinetto presidiata dai militari dell'Onu. A Cipro Nord, inoltre, la presenza di militari turchi è altissima. La presenza è più che altro simbolica, basta soltanto ricordarsi di rispettare i cartelli che vietano di fare foto in quelle zone. La presenza militare è molto evidente anche nella capitale Nicosia, dove si trovano i check point pedonali dell’isola.
4. A Cipro si guida a sinistra
Nell'isola si sentono ancora le influenze britanniche, infatti la guida è a sinistra. Ma non solo, inltre si usano anche le prese elettriche tipiche inglesi. La maggior parte dei turisti provengono proprio dalla Gran Bretagna, ed anche per questo molti locali e pub sono di ispirazione britannica e propongono cucina inglese. Sull’isola sono presenti anche due basi militari inglesi.
5. Le città e i villaggi hanno due nomi: uno greco e uno turco
Non stupitevi se troverete le città con un doppio nome. A volte i due nomi sono abbastanza simili, altre completamente diversi. A complicare le cose, le diciture in inglese presenti in alcuni casi. Ad esempio: Larnacain aeroporto è scritto Larnaka, mentre Pafosa volte viene scritto Paphos. Nicosia è il nome greco, mentre in turco si dice Lefkosia.
6. In inverno si può sciare
Vivere a Cipro non è soltanto sinonimo di sole e mare. Al centro dell’isola si erge la catena montuosa dei Troodos, dove d’inverno si può anche andare a sciare, utilizzando l’unico impianto di risalita esistente. Sui monti, oltre a fuggire dal caldo dell’estate torrida, si possono fare passeggiate e visitare monasteri, tra cui quello di Kykkos, dove troneggia una statua, alta quasi 8 metri, dell’amatissimo Arcivescovo Makarios III, che fu il primo Presidente della Repubblica di Cipro dopo l’indipendenza politica.