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Alla scoperta di Sepino, un’antica città romana in Molise

Situato nella valle del fiume Tammaro, il borgo di Sepino vanta una storia millenaria. Le sue vestigia romane sono ancora visibili nell’area archeologica di Saepinum. Questo paesino dal centro medievale si trova in provincia di Campobasso ed è anche un rilassante centro termale. Andiamo alla scoperta di questo luogo dal passato ancora intatto.
A cura di Angela Patrono
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L'antica Altilia Saepinium - Foto Wikipedia
L'antica Altilia Saepinium – Foto Wikipedia

Sepino è un borgo magico, dove il passato aleggia ancora tra le sue rovine romane. Antiche civiltà si sono succedute ma il suo fascino è rimasto intatto. Popolato da circa 2.000 abitanti, questo comune in provincia di Campobasso fa parte del Circuito I Borghi più Belli d'Italia. Sorge alle propaggini del massiccio del Matese e si affaccia sulla Valle del Tammaro.

Saepinum: l'affascinante città romana

Basilica romana - Foto Wikipedia
Basilica romana – Foto Wikipedia

Altila Saepinum, l'antica zona archeologica di Sepino, si trova al punto di congiunzione tra due importanti strade: la strada che collega Matese alla costa e il tratturo Pescasseroli-Candela. Il villaggio esisteva già in epoca sannitica con il nome di Altilia. In seguito alle Guerre sannitiche nel IV secolo a.C. divenne dominio romano insieme a tutto il Sannio e venne accorpato nella Regio IV Samnium. Benché la città fosse ben organizzata sin dal II secolo, il centro vide una massiccia fioritura in età augustea, poiché l'antica Altilia venne abbandonata e al suo posto, più a valle, venne fondata una nuova città romana: Saepinum. La città vide crescere la sua importanza grazie a importanti e ricche famiglie, tra cui ricordiamo quella dei Nerazi a cui appartenne anche Nerazio Prisco, giureconsulto che fece restaurare il teatro romano e designato dall'imperatore Tiberio come suo successore. I resti della villa familiare dei Nerazi sono ancora visibili nei pressi della stazione di S.Giuliano – Sepino.

Porta Bojano - Foto Wikipedia
Porta Bojano – Foto Wikipedia

La cinta muraria è intervallata da ben quattro porte monumentali: Porta Bojano, Porta Tammaro, Porta Benevento, Porta Terravecchia. La Porta Bojano è decorata con rilievi di prigionieri germanici e con iscrizioni che ricordano Tiberio e Druso, i figli adottivi di Augusto che finanziarono la cinta muraria voluta dal padre e realizzata tra il 2 e il 4 d.C. Superata Porta Bojano si trovano il macellum (ossia l’antico mercato), il tempio e la basilica. Le altre maestose strutture sono il teatro, il Foro, le terme, la fontana del Grifo. Nell'area si trova anche un interessante Museo Archeologico che custodisce oggetti di vario tipo databili dal Paleolitico al Medioevo: vasellame, ornamenti e monili, perfino giochi. Il teatro romano stupisce per la sua maestosità: l’orchestra e le parti inferiori delle gradinate sono ben conservate, mentre al posto delle gradinate superiori si trova un complesso di edifici rurali costruiti in buona parte con materiali del teatro stesso. Negli anni Cinquanta i pastori vivevano ancora nel villaggio romano perfettamente conservato e attraversato dalle vie della transumanza.

Cosa vedere nel centro di Sepino

Veduta di Sepino - Foto Wikipedia
Veduta di Sepino – Foto Wikipedia

Tra i luoghi di interesse a Sepino figura la Chiesa di Santa Cristina, dedicata alla patrona cittadina che viene celebrata l'8, 9 e 10 gennaio di ogni anno. La chiesa risale al XII secolo e inizialmente era intitolata a San Salvatore; tuttavia subì diversi restauri, soprattutto nel XVII secolo. L'interno è a tre navate, diviso da pilastri con capitelli ornati da putti e festoni. All'interno della chiesa si trovano la "grotta di Santa Cristina" con i Misteri, la Sala del Tesoro che custodisce le reliquie della santa, un coro ligneo ottocentesco e l'archivio storico parrocchiale, che conserva anche pergamene del XII secolo. La cripta votiva fu edificata nel 1570 e consacrata nel 1739, vi si accede tramite una scalinata di marmo. Nella cripta sono raffigurati episodi relativi alla vita e al martirio di Santa Cristina. La chiesa presenta la cappella del Tesoro, fatta costruire nel 1609 dai Carafa, feudatari di Sepino, dove si conservano le reliquie di Santa Cristina ed otto busti in bronzo di scuola napoletana del Seicento collocati nelle nicchie. Nella navata sinistra si conserva la tomba del vescovo Attilio (1536) ed un dipinto rinascimentale che raffigura la Madonna del Gatto. Altri luoghi interessanti sono la Chiesa di San Lorenzo, le chiese di Santa Maria Assunta e del Purgatorio, nonché l'ex Chiesa di Santo Stefano, oggi adibita a teatro e a sala conferenze. Il Convento della Santissima Trinità offre un bellissimo chiostro in pietra bianca con una statua di San Francesco d'Assisi.

Per chi vuole trascorrere dei momenti nella natura più lussureggiante, la zona di Campitello di Sepino è il luogo che fa per voi. Per fare il pieno di relax, il complesso termale delle Tre Fontane offre acque oligominerali dalle spiccate proprietà terapeutiche.

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