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Pareri alla BIT: la crisi ha colpito i profitti, non l’affluenza. Ma quest’anno si riparte

In occasione della 34a BIT di Milano ci siamo confrontati con operatori e imprenditori turistici per capire quali siano i nuovi trend di mercato e valutare l’impatto della crisi sul turismo italiano in previsione del 2014. Dati alla mano, ecco i risultati.
A cura di Angela Patrono
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Mai come in questo periodo il mercato turistico italiano, da sempre traino dell’economia nazionale, oscilla tra crescita e stagnazione. Alla luce della crisi economica, qual è il futuro del turismo in Italia? Il settore si sta davvero riprendendo dallo stallo, come le ultime statistiche lasciano sperare? O l’impatto della crisi è riuscito ad arginare i flussi dei visitatori? Abbiamo fatto il punto della situazione alla BIT di Milano, una delle principali manifestazioni italiane dedicata al comparto, che ha appena chiuso i battenti registrando 62.170 presenze. Tre giornate (dal 13 al 15 febbraio 2014) che hanno visto espositori da oltre 100 paesi del mondo e rappresentanti di tredici regioni italiane, oltre alla partecipazione di numerosi tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree e navali. Anche nel 2014 la Borsa Internazionale del Turismo, sebbene in forma ridotta rispetto al passato, si è confermata un appuntamento storico per il settore, in cerca di efficaci vie d’uscita da una crisi che non ha risparmiato neppure un comparto fondante dell’economia italiana come il mercato turistico.

Il nostro obiettivo alla BIT? Capire quale sia, a conti fatti, la situazione attuale del turismo in Italia e come la crisi abbia condizionato il settore. Anche perché i dati che ci arrivano dalle analisi di mercato sono sì confortanti, ma non abbastanza da farci tirare un sospiro di sollievo. Il rapporto TRIP-Italia, stilato dal CISET, delinea un quadro dalle tinte contrastanti. In quanto ad arrivi internazionali, l’Italia è battuta su tutta la linea dai suoi maggiori competitor europei, posizionandosi al terzo posto dopo Francia e Spagna. C’è da sottolineare, comunque, la netta ripresa della destinazione Italia come catalizzatore per i flussi turistici extraeuropei. L’analisi comparata del CISET, quindi, prospetta una crescita esponenziale dell’incoming internazionale per l’Italia, prevedendo un 2014 tutto sommato positivo per quello che è il quinto paese più visitato al mondo. Dunque si intravedono timidi segnali di ripresa, ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori? Lo abbiamo chiesto a diverse figure di spicco del turismo nazionale incontrate alla BIT, che ci hanno fornito una panoramica a 360 gradi sulla loro attività e sulle previsioni di mercato per il 2014.

La maggior parte degli intervistati conviene sul clima di ottimismo generale che si inizia a respirare, prendendo in considerazione non solo l'ambito nazionale ma anche quello locale. La stessa Milano risente del positivo influsso di una manifestazione come la BIT, un evento strategico in grado di attirare flussi di visitatori differenziati, come operatori turistici alla ricerca di contatti e potenziali turisti a caccia di destinazioni ideali. Insomma, la macchina del turismo a Milano funziona perfettamente, come spiega Sergio Daneluzzi, dell'Assessorato al Turismo del Comune di Milano:

La situazione del turismo a Milano è positiva. Quest’anno gli arrivi sono aumentati del 4% e le presenze dell'8%. Questo trend in crescita si è conservato anche negli ultimi anni, quando spesso nel resto dell'Italia era in negativo. Siamo soddisfatti e riteniamo ci siano ampi spazi di miglioramento.

Naturalmente la BIT costituisce anche un valido trampolino di lancio per l'evento per eccellenza del prossimo anno, l'Expo 2015, tracciando un'ideale continuità con le iniziative che hanno ormai cambiato il volto di Milano, rendendola appetibile anche al turista più esigente. La città, infatti, si sta rivelando creativa e piena di risorse, capace di stupire e attirare un vasto pubblico internazionale. Daneluzzi non fa mistero di questo cambiamento:

Milano continua a tenere come località di turismo d'affari, tuttavia sta crescendo il turismo leisure, indirizzato alla cultura e allo svago, sempre più compreso e valorizzato rispetto al passato. Adesso si comincia a capire che Milano non è solo nebbia o industria: è una città d'arte a tutti gli effetti. Del resto, offre tantissime attrattive: mostre, musei, grandi eventi culturali… Insomma, per quanto riguarda il turismo, Milano sta reagendo meravigliosamente alla crisi.

E le altre località italiane? Cristian Turcarelli di Menalda Tours, agenzia di viaggi leader delle isole Eolie, si dichiara abbastanza soddisfatto. L'operatore spiega:

Il settore turistico ha risentito della crisi dal punto di vista dei budgets, non dei numeri. Per quanto riguarda le isole Eolie, i  numeri sono stati mantenuti. Purtroppo è calata la capacità di spesa e il mercato si è dovuto adeguare in tal senso.

Dai resoconti affiora, in ogni caso, un dato rilevante: le località balneari registrano maggiori flussi di arrivi internazionali, mentre per quelli locali c'è comunque un margine di crescita. Dall'ultima indagine Eurobarometro, risulta infatti che, se solo l'11% degli europei non lascerà il proprio luogo di residenza nel 2014, quattro cittadini europei su dieci preferiscono trascorrere le vacanze nel proprio luogo d'origine: la maggioranza di queste persone si trovano in Grecia, Bulgaria, Croazia e Italia, dove è il turismo estivo a fare la parte del leone per gli arrivi locali. Secondo il sondaggio Eurobarometro, le previsioni per il 2014 danno l'Italia terza tra le destinazioni prescelte dai cittadini europei, un trend stabile dal 2012 ma con un incremento del 2% rispetto al passato. Del resto, il 46% degli europei ha dichiarato di voler trascorrere le proprie vacanze in località di mare, sicuro punto a favore di destinazioni come l'Italia. Lo conferma un consorzio di imprenditori calabresi che, in sinergia e senza intermediari, ha dato vita a un'interessante iniziativa: la Scilla Card, tessera di promozione turistica che permette di ottenere sconti e vantaggi su tutte le attività consorziali relative al territorio di Scilla. Gli imprenditori del consorzio osservano: 

Siamo in presenza di un trend in crescita. Dopo una situazione di stallo durata anni, il turismo in Calabria inizia finalmente a registrare un incremento delle presenze. Scilla, in particolar modo, rappresenta la capitale turistica della provincia di Reggio Calabria ed  è un sicuro punto di riferimento a livello regionale. Sicuramente c'è ancora molto da lavorare, tuttavia iniziative come la Scilla Card danno maggiore visibilità al nostro territorio. Abbiamo scelto di partecipare a un evento come la Bit proprio per mettere in luce le peculiarità della nostra terra. Ultimamente si stanno aprendo dei canali interessanti con l'estero, in particolare con la Russia. Tra l'altro, la Regione Calabria sta investendo sui collegamenti low cost con Mosca e San Pietroburgo e si è verificato un incremento degli arrivi russi, specie in bassa stagione, quando il clima è più mite.

Un dato, quest'ultimo, che si colloca alla perfezione nel contesto dell'Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia, mirante ad agevolare i collegamenti tra i due paesi e a facilitare le procedure di rilascio dei visti. I dati sono alla mano: secondo l'agenzia Euromonitor, nel solo 2012 il flusso turistico dalla Russia ha registrato un incremento del 4%, e anche un paese dell'Est Europa come la Polonia si sta affacciando al nostro paese con un aumento del 3%. Non bisogna sottovalutare quindi l'apporto dei paesi BRIC, economie emergenti come Brasile, Russia, India o Cina, in prima linea per il turismo commerciale e legato allo shopping. Secondo l'Osservatorio nazionale del turismo, comunque, la Germania è ancora al primo posto per numero di arrivi in Italia, seguita dagli Stati Uniti. 

Ma non bisogna cantare vittoria troppo presto. L'analisi previsionale di Euromonitor per il quinquennio 2013-2017 riscontra, per il turismo italiano, un tasso di crescita del 2,1%, dimezzato rispetto al tasso medio di crescita degli altri paesi, benché nel 2017 si prevedano 50 milioni di arrivi internazionali. L'Istat, dal canto suo, segnala che nel 2013 i viaggi con pernottamento dei residenti italiani hanno percepito una flessione del -19,8% rispetto al 2012: un trend negativo avviato fin dal 2009. Di fronte a una situazione del genere è necessario correre ai ripari, magari puntando sulle nuove tendenze di mercato, sfruttando i canali online e proponendo offerte competitive. Il low cost, si sa, è la nuova frontiera del turismo, e può beneficiare di voli prenotati in anticipo, così come di pacchetti vacanza o di promozioni concordate con gruppi d'acquisto. Un'operazione vantaggiosa sia per il cliente finale che per il partner, perché con i gruppi d'acquisto, come spiega Marco Castani, responsabile della comunicazione per Groupon Viaggi,

Le strutture ricettive hanno l'opportunità di attrarre nuovi clienti con un'offerta speciale ed esclusiva. Gli albergatori, servendosi di questa formula, possono riempire le camere anche in periodi di crisi come quello attuale. E i clienti si tolgono lo sfizio di un weekend a basso costo.

Gli operatori da noi contattati guardano al 2014, ormai avviato, con relativa serenità, sperando in un trend sempre più in crescita. E c'è chi, come Groupon Viaggi, approfitta del periodo favorevole per la messa a punto di due nuovi tool, presentati alla BIT: Booking Calendar e Blink by Groupon. Il primo è uno strumento che permette al cliente di prenotare direttamente dalla piattaforma Groupon, scegliendo le date del viaggio su un apposito calendarietto, verificando inoltre la disponibilità delle camere e i relativi prezzi; la seconda è un'applicazione che, ogni giorno alle 11, aggiorna sulle migliori offerte turistiche last minute nelle principali città italiane.

Da parte di consorzi, aziende e tour operator, si prospetta quindi un 2014 ricco di novità e iniziative volte a valorizzare un turismo in rilancio. Sarà la volta buona? Noi ci auguriamo di sì.

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