I costumi e le maschere del Carnevale di Rio, ieri e oggi
Rio de Janeiro è considerata la capitale del Carnevale nel mondo, e chi abbia mai assistito, anche solo di sfuggita in televisione, a una delle sue magnifiche sfilate non potrà mai contraddire una simile affermazione. Le luci scintillanti del Sambodromo illuminano i fantasmagorici carri che sfilano in parata per quattro sere consecutive. Le deliziose ballerine brasiliane si agitano e seducono gli spettatori con i loro movimenti provocanti a ritmo di batucada, che è quel particolare stile di samba tutto basato sulle ritmiche delle percussioni. Le coreografie sono eccezionali, le performance plateali, e tutto concorre a rendere lo spettacolo grandioso. Ma c'è qualcosa che colpisce particolarmente in tutto questo tripudio di colori.
I costumi del Carnevale di Rio sono uno degli elementi che più hanno contribuito alla sua fama nel mondo. Enormi, sfarzosi, scintillanti e multicolori. È tutta un'esplosione di piume, lustrini e ornamenti complessi a rendere questi travestimenti così elaborati. Gli standard qualitativi sono infatti molto elaborati, e la preparazione di questi costumi richiede mesi: sono infatti tutti realizzati a mano dai vari membri delle scuole di samba, e sono differenti ogni anno. Gran parte della competizione che si svolge all'interno del Sambodromo consiste anche in questo: il Carnevale di Rio è infatti e soprattutto un'enorme gara tra queste associazioni che da quasi un secolo impegnano tutte le attività e le proprie risorse per affermarsi come le migliori della città.
Le maschere carnevalesche come le intendiamo nel Carnevale in Italia non sono così presenti, ma non significa che sono del tutto assenti. Anzi, proprio il nostro paese in tempi recenti ha ispirato la produzione carioca. Nella fattispecie di quello che è stato per molti anni il rappresentante principale del nostro governo nel mondo: Silvio Berlusconi. Dopo essere stata protagonista nei carri dei carnevali nostrani, la sua faccia ha conquistato persino la festa d'oltreoceano. Sembra infatti che nel 2011 all'interno del più grande carnevale brasiliano la maschera più venduta avesse proprio le fattezze dell'ex presidente del Consiglio. Disegnata dall’artista spagnolo Sergi Abusa, fu messa in commercio da una piccola ditta di Condal, in Francia. Una azienda che non si aspettava un simile successo e che ha dovuto far fronte alla febbre berlusconiana scoppiata al Carnevale in Brasile, mettendo in produzione velocemente una nuova fornitura. Chissà se Berlusconi lo abbia mai saputo e come l'abbia presa: quel che è certo, è che anche se si tratta di un volto che ha tenuto banco per anni nel panorama italiano e globale, non sostituirà mai quello delle maschere veneziane come simbolo del Carnevale di Italia all'estero.