Cosa mangiare a Parigi: tra cultura e tradizione nella capitale del gusto
Una vacanza nella capitale della Francia è sempre un'esperienza che riempie l'anima, data la ricchezza di questa città dal fascino secolare. Non parliamo solo di atmosfera, ma il fatto che non vi porrete mai l'interrogativo di cosa fare a Parigi: tra arte, cultura e spettacolo sono mille le occasioni per spendere le proprie giornate, qualora non bastasse più solamente una passeggiata per le sue bellissime strade. Ma dal momento che tra una cosa e l'altra dovremo pensare anche a riempirci lo stomaco, sarà il caso di dare un occhio a quello che mangiano i Parigini, in modo da adattarci ai loro gusti senza spiacevoli sorprese.
E' notorio che la cucina francese sia molto raffinata e particolare, e che gli chef amino sperimentare nuove combinazioni di gusto. Nonostante ciò le abitudini alimentari dei parigini sono molto simili alle nostre, a partire dagli orari: tra le 7 e le 9 la colazione (petit dejeuner), a base di tè, caffè, croissant, pane, burro e marmellata. Il pranzo (dejeuner) è tra le 12 e le 14, mentre la cena (diner) è tra 19 e le 21. In entrambi i casi i pasti sono composti da due portate: antipasto (hoeurs d'oeuvre) e portata principale (entrée), seguti da un tagliere di affettati, formaggi e dolci.
C'è da dire che a tavola non devono mai mancare i cibi principali della cucina nazionale: la baguette, formaggi e salumi, il vino, e le salse, in particolar modo maionese e besciamella con le quali condiscono antipasti e i piatti a base di pesce e vino. Di pane i francesi ne producono 350 tipi, mentre di formaggi almeno 400. Non parliamo poi delle migliaia di etichette di vini bianco, rosso e rosato. Gli antipasti vanno da quelli tradizionali con le verdure al più raffinato paté, mentre i più costosi sono i molluschi, gli astici o i famosi escargot, ovvero le lumache. Tra i piatti di carne celebre vi sono l'entrecotte o il coq au vin (galletto al vino). Tra i dolci ci sono i profitteroles, la millefoglie, la creme brulée e i bigné ripieni di varie creme.
Anche i luoghi dove mangiare sono alquanto tipici. Le brasserie erano una volta birrerie che col tempo si sono evoluti in ristoranti dall'arredamento elegante e sofisticato. I bistrot invece sono posti molto semplici dove si mangiano piatti tradizionali, il servizio è informale e il conto adeguato. I bar invece sono il punto di incontro preferito dai parigini: non si va solo per prendere un caffé, ma per passarvi il tempo dal momento che tutti offrono una programmazione cultura molto vasta, da gruppi di musica dal vivo, agli incontri letterari fino ai tornei di biliardo. Tutti posti che ovviamente fanno parte anche della movimentata vita notturna a Parigi.