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Cosa vedere a Montelupone, un borgo dove l’arte è di casa

Situato tra dolci colline, Montelupone è un borgo delle Marche ricco di attrattive culturali. Il suo bellissimo centro medievale si caratterizza per un’atmosfera a misura d’uomo, dove spicca il Palazzo del Podestà risalente al XIV secolo. Un’esperienza da non perdere per una full immersion nell’arte.
A cura di Angela Patrono
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Montelupone, Palazzo dei Priori - Foto Wikimedia Commons
Montelupone, Palazzo dei Priori – Foto Wikimedia Commons

Montelupone è un tranquillo e suggestivo borgo dell'entroterra maceratese. Incastonato tra dolci colline, il paese si trova a metà strada tra Macerata e Loreto. Ricco di opere d'arte, si fregia della prestigiosa Bandiera Arancione assegnata dal Touring Club Italiano ed è inoltre inserito nel circuito dei Borghi più Belli d'Italia.

I numerosi punti panoramici sparsi nel paese permettono di ammirare un paesaggio da favola, dove la vista spazia dal mare della Riviera Adriatica al verde dei Monti Sibillini. Il borgo antico ospita eleganti palazzi del Settecento che convivono armoniosamente con architetture rinascimentali quali il Rivellino di Porta Ulpiana e la Torre a puntone. La piazza centrale è dominata dal Palazzetto del Podestà, detto anche Palazzo dei Priori, che si caratterizza per il suo loggiato a cinque archi sovrastato da bifore ogivali; nel salone, decorato da affreschi cinquecenteschi, si trova la Pinacoteca civica, che accoglie dipinti di pittori del Novecento come il monteluponese Corrado Pellini, a cui il museo è intitolato, ma anche dei maestri Cesare Peruzzi e Biagio Biagetti. All'interno troviamo anche opere di artisti tra il XVII e il XIX secolo, tra cui spicca l'Ultima cena di Pietro Paolo Jacometti (1580-1655). Accanto al Palazzo dei Priori si erge la trecentesca Torre Civica, che presenta una merlatura ghibellina e reca lo stemma più antico della città. Sempre sulla stessa piazza si affaccia il palazzo comunale che ospita all'interno il Teatro “Nicola degli Angeli”, con il bellissimo soffitto affrescato nel 1887 da Domenico Ferri e, nei sotterranei, il Museo d’Arti e Mestieri antichi, con gli strumenti tradizionali adoperati da artigiani e contadini. All'interno del settecentesco Palazzo Bordoni è presente invece il Museo Storico Fotografico, con due collezioni dedicate alla storia della fotografia, partendo dall'Ottocento per arrivare all'epoca digitale. Il museo offre una vasta collezione di macchine fotografiche, cineprese, stampe e fotografie appartenenti al reporter romano Adriano Andreani e al docente Vincenzo Marzocchini, esperto di storia della fotografia.

In paese si trovano edifici come la quattrocentesca Chiesa della Pietà, che oggi accoglie mostre ed eventi culturali, o la Chiesa di San Francesco, fondata nel XIII secolo, al cui interno troviamo la “Madonna del latte” del maestro Antonio da Faenza del 1525. Da vedere nei dintorni la frazione di san Firmano con l'abbazia benedettina fondata nel 986 e ricostruita nel 1256: la struttura basilicale a tre navate ospita le reliquie di San Firmano, patrono della città.

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