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Cosa vedere a Offida, uno dei borghi più belli (e low cost) d’Italia

Borgo medievale ricco di tradizioni e folklore, Offida presenta una particolarità: i nuovi residenti non pagheranno le tasse comunali per dieci anni. Scopriamo tutte le bellezze di questo comune marchigiano.
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A cura di Angela Patrono
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Veduta di Offida con la Chiesa di Santa Maria della Rocca - Foto Wikipedia
Veduta di Offida con la Chiesa di Santa Maria della Rocca – Foto Wikipedia

Nel Subappennino marchigiano, tra le valli del fiume Tesino e Tronto, sorge l'incantevole Offida. Situata in provincia di Ascoli Piceno, nel 2008 è entrato a far parte del circuito I borghi più belli d'Italia. Di recente il paese è salito agli onori della cronaca per una particolarità che lo rende unico: chi decide di trasferirsi in città non sarà soggetto al pagamento delle tasse comunali per dieci anni; in più l'amministrazione sborserà un bonus di 500 euro per ogni nuovo nato. La misura è stata adottata nel Bilancio di previsione per il triennio 2018-2020 al fine di contrastare il fisiologico calo demografico, ulteriormente aggravato dal terremoto del 2016.

Cosa vedere a Offida

Piazza del Popolo - Foto Wikimedia Commons
Piazza del Popolo – Foto Wikimedia Commons

Le mura castellane del XII secolo cingono il centro storico come un anello medievale. Fulcro del paese è Piazza del Popolo dove si trova il bellissimo Palazzo Comunale, capolavoro di raffinatezza architettonica con un elegante loggiato. Nella stessa piazza si trova il Teatro Serpente Aureo (1820), un vero gioiello con la volta affrescata che raffigura Apollo circondato dalle Muse, opera di Alcide Allevi. Il nome del teatro deriva da una curiosa leggenda, raffigurata sul proscenio in un dipinto di Giovanni Battista Magini: si narra infatti che un Serpente d'Oro attraversò la città in senso longitudinale, percorrendo quella che oggi è Corso Serpente Aureo, la strada principale di Offida. In Piazza troviamo anche la Chiesa dell'Addolorata (XV secolo).

Collegiata di Santa Maria Assunta - Foto Wikimedia Commons
Collegiata di Santa Maria Assunta – Foto Wikimedia Commons

Tra gli edifici di culto spicca la Collegiata di Santa Maria Assunta. La chiesa possiede una particolare commistione di stili: dal greco al barocco passando per il romano e il lombardo. Eretta su due livelli, presenta una pianta a croce latina con tre navate. All'interno predomina il bianco degli eleganti stucchi, mentre la volta è decorata da cassettoni in chiaroscuro che accentuano l'effetto di profondità. Sotto l'altare maggiore si conservano i resti di San Leonardo, patrono di Offida, mentre nella cripta si trovano una riproduzione della grotta di Lourdes e un presepe meccanico napoletano.

Santa Maria della Rocca - Foto Wikimedia Commons
Santa Maria della Rocca – Foto Wikimedia Commons

Vero gioiello medievale è la Chiesa di Santa Maria della Rocca, risalente al XIV secolo. In origine era una fortezza longobarda, donata dall’ultimo signore, Longino D’azzone, ai benedettini dell’Abbazia di Farfa nel 1039. La costruzione in laterizio si erge su un'alta rupe e presenta uno stile romanico-gotico. La cripta ospita pregevoli dipinti del Maestro di Offida (sec. XIV-XV), del Maestro Ugolino di Vanne da Milano (sec. XIV-XV) e di Fra Marino Angeli da S. Vittoria (sec. XV). Altri edifici religiosi da vedere sono la Chiesa del Suffragio e della Morte, il Monastero di San Marco e il Santuario del Beato Bernardo. Di grande interesse anche l'ex Convento di Sant'Agostino, dalla facciata barocca (1686), che ospita importanti reliquie relative al Miracolo Eucaristico di Lanciano. Purtroppo l'edificio è chiuso a causa del terremoto.

Santa Maria della Rocca, interno - Foto Wikimedia Commons
Santa Maria della Rocca, interno – Foto Wikimedia Commons

Offida è nota per le sue bellissime fontane dal notevole valore artistico-architettonico: tra queste, la Fontana Grande o della Dea Flora e la Fontana del Mietitore. Stupendo il gruppo scultoreo della fontana delle Merlettaie, che si trova all'ingresso del paese. L'opera d'arte mostra tre generazioni intente all'arte manuale tramandata da generazioni e che tuttora sopravvive nel sostrato culturale di Offida. La tradizione artigianale è estremamente viva a Offida, dove da oltre cinque secoli è praticata l'arte del merletto a tombolo. Oggi, nelle viuzze del centro storico è ancora possibile osservare le donne offidane fuori dalle proprie abitazioni mentre si cimentano nel laborioso e raffinato intreccio di fili che produce piccoli capolavori. A questo punto è d'obbligo una visita al Palazzo De Castellotti-Pagnanelli che ospita il Museo del merletto a tombolo, dove è possibile ammirare diverse opere antiche e moderne, oltre ad apprendere le principali tecniche di lavorazione.

Chiesa di S. Agostino, interno - Foto Wikimedia Commons
Chiesa di S. Agostino, interno – Foto Wikimedia Commons

All'interno dello stesso palazzo si trova il Museo delle Tradizioni Popolari che ricostruisce un'antica cucina e diverse botteghe artigianali, come quelle del fabbro, del sarto e del falegname, con diversi attrezzi agricoli e strumenti necessari alla produzione del formaggio o del vino. Nello stesso palazzo è situato il Museo Archeologico che presenta importanti reperti, frutto dei ritrovamenti effettuati nel XIX secolo dall'archeologo Guglielmo Allevi (1834-1896). Di grande interesse sono le testimonianze della cosiddetta “Officina litica” relativa alle due importanti necropoli picene di Offida e Spinetoli. Tra gli altri musei, da non perdere quello dedicato ad Aldo Sergiacomi, il grande scultore della Fontana delle Merlettaie, che ad Offida visse e operò.

Il Carnevale di Offida è un evento indimenticabile in cui grandi e piccini sfilano per le strade e le piazze del borgo in un tripudio di suoni colori. Particolarmente sentita è la manifestazione  «Lu Bov Fint», che si svolge durante il Venerdì grasso e consiste nell'inseguire la sagoma di un bue per le vie del paese, in una sorta di emulazione delle corride spagnole. La sera del Martedì grasso si tiene invece la manifestazione dei Vlurd, ossia lunghi fasci di canne riempiti di paglia. Partendo da Piazza XX Settembre, centinaia di partecipanti mascherati sfilano lungo il corso portando sulle spalle queste "fiaccole" incandescenti. I Vlurd sono poi gettati nel falò allestito in piazza per suggellare la conclusione del Carnevale e l'inizio della Quaresima. Infine, al Teatro Serpente Aureo si tengono i Veglionissimi, serate danzanti a tema.

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