New York: tutte le trappole per turisti
Leggendo qua e là ci siamo imbattuti in Concierge, un'interessante sito di viaggi americano. Il web magazine segue un filone particolare, ovvero quello di indicare cosa NON fare nelle città più turistiche del mondo. Si sa che gli hot spot che attirano gli stranieri sono anche i luoghi dove meno si respira l'atmosfera reale della città, e soprattutto sono anche i più cari. E questi articoli hanno il pregio di essere scritti utilizzando i preziosi suggerimenti dei residenti delle varie città. E siccome viaggiare significa anche condividere le esperienze degli altri, siamo ben lieti di abbracciare i consigli di Concierge e riportarli a voi. E cominciamo da New York, tra le metropoli più affascinanti del mondo nell'immaginario del turista per il modo in cui viene continuamente rappresentata dai media. Ma le cartoline che si vedono nei film spesso non mantengono le promesse, e molte aspettative possono essere disilluse.
Foto di Thierry
Muoversi a New York non è un'impresa particolarmente difficile. Ma lo diventa se ci si lascia irretire da mezzi costosi e improbabili come i taxi o, ancora peggio, i pedicab. I primi, oltre che costosi, sono spesso un'esperienza allucinante soprattutto quando non sono il massimo della pulizia. D'altro canto le carrozzine-risciò potranno forse essere romantiche ed eco-friendly, ma sicuramente non vale la pena pagare 25$ per farsi portare in giro per pochi isolati. Almeno non in una città che ha un'eccellente rete metropolitana, puntuale ed efficiente, e che ha in più il vantaggio di farci mischiare con i veri newyorchesi e poterne osservare di tutti i tipi e di differente estrazione sociale. Piccolo consiglio: mai fissare nessuno negli occhi.
Le cose da vedere a New York sono tante, ma il problema è che spesso si sgomita per attrazioni che non meritano tanto spreco di energie. Una di queste è l'Empire State Building. Come, direte voi, siamo giunti fin qua oltre oceano e non ci godiamo la vista dal tetto del grattacielo simbolo di Manhattan? Liberissimi di farlo, ma farete prima una fila per entrare nel palazzo, poi una per prendere l'ascensore della lobby, poi un'altra per acquistare il biglietto (20$), poi una per prendere l'ascensore che vi porta sul tetto, poi una per uscire dall'ascensore e arrivare al punto di osservazione. E lì probabilmente sarete troppo stanchi per godervi davvero il panorama. Il suggerimento di Concierge invece è di bypassare l'edificio, limitandovi a osservarlo dal basso, e spendere gli stessi soldi in uno degli altri grattacieli della grande metropoli: e precisamente al 30 di Rockefeller Plaza, dove al 65° piano troviamo il Rainbow Room, un elegante cocktail bar in stile Art Deco dove possiamo gustarci un Manhattan godendo di una vista della città che niente ha da invidiare all'Empire: mentre quelli dell'Empire probabilmente invidieranno noi. E per quanto anche questo bar sia molto turistico, i newyorchesi lo amano.
Foto di Tony Fischer
Mangiare a New York può essere molto pericoloso sia per la nostra salute che per il portafogli. Questo se lo facciamo nei posti sbagliati. Ad esempio, evitate assolutamente di cedere alla tentazione di un hot dog da un carrettino, per quanta fame possiate avere: 2$ e vi ritroverete un wurstellone rimasto in caldo per ore in una scatola di metallo, infilato in una pagnotta fredda e accompagnato se volete da pretzel di cartone. Se avete proprio voglia di un po' di cane caldo rivolgetevi a Kat'z Delicatessen (205 E. Houston Street, Lower East Side), Dogmatic (26 E. 17th Street, presso Union Square) o Crif Dogs (113 St. Marks Place, East Village) dove spenderete un po' di più ma saprete quello che mangiate e avrete maggiore scelta.
Times Square è una vera e propria trappola per turisti: l'ex sindaco Giuliani si è impegnato tanto per renderla un'area sicura per famiglie e turisti, e anche se l'encomiabile sforzo ha ottenuto i suoi risultati, la controparte è stata che sono arrivate le peggiori catene di cibo a installare i loro negozi. E non solo si mangia male, ma si spende anche tanto. Stesso dicasi per qualsiasi cosa possiate acquistare qua, che costa il doppio che negli altri negozi di Manhattan. Pochi isolati a ovest c'è il quartiere di Hell's Kitchen, e la cucina non è così infernale: invece vi si possono trovare numerosi ristoranti etnici. Sempre a proposito di cibo, se avete voglia di mangiare italiano non è Little Italy il posto dove andare: il quartiere non è più quel romantico covo di immigranti che veniva dipinto nei film del Padrino, dove si assapora la vera cucina nostrana. Meglio rivolgersi alla Pasticceria Rocco (243 Bleecker Street) per degli autentici cannoli e un espresso.
Foto di Randy Lemoine
La nightlife di New York è un frenetico guazzabuglio di locali, night e teatri, ed è molto facile prendere un abbaglio. Concierge suggerisce di evitare i teatri di Broadway, ma qui ci permettiamo di dissentire: più che altro vi consigliamo di scartare le produzioni originariamente realizzate a Londra (alle quali potrete tranquillamente assistere nei teatri del West End), e di scegliere quelle americane, magari con un occhio ai teatrini off, dove spesso piccole rappresentazioni indipendenti sono diventati dei cult. Quello che il sito sconsiglia vivamente sono i localini della stand up comedy, dove si esibiscono comici d'avanspettacolo. Motivo? Si tratta spesso di nuove leve, poco divertenti e c'è l'obbligo di numerose consumazioni per occupare un tavolo.
Da non perdere invece l'Upright Citizens Brigade (307 W. 26th St.): una birra costa 2$ e di lì sono passati comici come Robin Williams, Mike Myers, Will Ferrell e tanti altri che sono poi approdati al Saturday Night Live. Evitate la zona dei night di Meatpacking District, ormai troppo commerciale, e dirigetevi verso il Lower East Side se proprio non sapete cosa fare a New York la sera. E a proposito: evitate un giro in carrozza in Central Park al tramonto. L'atmosfera non è così romantica come Woody Allen e Mariel Hemingway ci mostravano nel film Manhattan: i cavalli appaiono stanchi, e il tour segue le vie principali del parco. Meglio una passeggiata di primo mattino per assaporare l'aria fresca, entrando dal lato della Fifth Avenue e dirigendosi verso le sponde del lago.