Dubrovnik: le spiagge, i monumenti da vedere, gli alloggi e i ristoranti
E' una delle città più antiche della costa dalmata (leggi qui la GUIDA DELLA CROAZIA) e, di certo, una di quelle più rappresentative del paese. Dubrovnik ("Ragusa" in italiano) è, per molti versi, il simbolo di una indipendenza ed intraprendenza che il popolo croato rivolge, dialetticamente, contro i conquistatori del passato. Anche quando la città entrò a far parte della Repubblica di Venezia e degli imperi mitteleuropei, l'indipendenza accordata ai suoi commercianti e produttori era tale che, di fatto, Dubrovnik era considerata un centro politico quasi indipendente.
Avamposto romano a 15 chilometri dall'attuale Dubrovnik (col nome di Epidaurum), la città fu rasa al suolo dai barbari, costringendo la popolazione locale a dirigersi verso la penisola vicina. Qui si aggregarono ai locali e con essi ribattezzarono il nome in Laus, diventato poi Rausa e, infine, Ragusa. La città entrò sotto la protezione dell'Impero bizantino, mentre a pochi chilometri di distanza un altro centro inizierà a crescere, inglobando anche Ragusa: Dubrovnik.
L'espansione e la ricchezza di questo centro diverranno tali da portare Venezia, nel 1205, a sottomettere la città. Godendo sempre di forte indipendenza, Dubrovnik resterà nella sfera della repubblica marinara fino al 1358, quando, contro il pagamento di un tributo, ebbe la protezione dei re croato-ungheresi. Per altri secoli ancora la città continuerà a crescere fino all'arrivo di Napoleone nel 1806, con il quale si arresta la fase di espansione. Con la Restaurazione l'ex repubblica entra a far parte dell'impero austriaco (poi austro-ungarico). La storia recente è nota: dopo la Seconda Guerra rientra nella federazione degli slavi, la Jugoslavia, mentre nel 1991 entra a far parte della Croazia dopo numerosi e sofferti bombardamenti.
Sommario
Trasporti da/per/in Dubrovnik
Cosa vedere
Le spiagge di Dubrovnik
Hotel, B&B, camping e appartamenti
Mangiare e bere
Mappa di Dubrovnik
Arrivare e muoversi a Dubrovnik
Che Dubrovnik sia una delle principali mete turistiche per chi trascorre le proprie vacanze in Croazia lo si può notare anche dai diversi mezzi di trasporto che raggiungono questa città. Dall'Italia, infatti, possiamo arrivarvi sia con voli low cost, sia con il traghetto. D'altro canto bisogna dire che Ragusa soffre di una carenza che penalizza non poco la città: qui, infatti, non vi giungono né l'autostrada, né la rete ferroviaria. Nonostante l'impegno del governo, ci vorrà ancora del tempo perché questa terra possa essere facilmente raggiunta anche dai trasporti terrestri.
Per quanto riguarda i traghetti verso la Croazia, arrivano a Dubrovnik le navi della Jadrolinija. Il prezzo dei biglietti si aggira intorno ai 50 euro per il passaggio ponte, fino a 172 euro (a persona) per una cabina di lusso con due letti.
Dal porto, inoltre, è possibile imbarcarsi per le isole di Hvar, Mljet (a Sobra), Sipanska, Sugjuraj e le isole Elafiti (Kolocep, Lopud e Sipan), oltre ai collegamenti per Spalato, Zara e Fiume. Per ulteriori informazioni, oltre al sito della Jadrolinija, vi suggeriamo di fare riferimento agli uffici della Jadroagent.
I voli low cost per la Croazia, come abbiamo già notato altrove, sono ancora pochi. Tuttavia, tra le basi a cui giungono i vettori economici c'è proprio Dubrovnik con i voli della Easyjet da Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Il prezzo dei biglietti, come ben sanno gli utenti di queste compagnie, variano sensibilmente in base al tempo che intercorre tra la prenotazione e la data del volo.
Agli autobus viene affidato l'arduo compito di sopperire all'assenza di una stazione ferroviaria. Proprio per questo motivo i pullman che partono da Dubrovnik sono particolarmente numerosi. Da qui, infatti, vi sono bus per diverse località, tra cui Zara, Fiume, Sarajevo, Spalato e Zagabaria. L'autostazione principale si trova all'ingresso della città vecchia. Sono frequenti anche i pullman predisposti al trasporto interno: la tariffa costa 10 kune se si acquista il biglietto dal conducente e 8 (poco più di un euro) se lo si compra dai rivenditori.
Se arrivate in Croazia in auto, sappiate che i mezzi privati non possono entrare nel centro cittadino e, soprattutto, che i parcheggi, per buona parte della città sono tutti a pagamento.
Cosa vedere
Di recente il centro storico di Dubrovnik (Stari Grad) è entrato a far parte dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco. Si tratta di un riconoscimento che rispecchia in pieno la bellezza di questa cittadina rinchiusa nelle pittoriche mura medievali, nonostante le distruzioni che hanno danneggiato l'area, dal terremoto del 1667 che ha devastato gli edifici rinascimentali alle circa 2000 bombe cadute tra il 1991 e il 1992. Ma, grazie al diligente e fedele lavoro di ricostruzione, la bellezza di Dubrovnik resiste.
FUORI DALLE MURA. Prima di arrivare al centro storico attraverso la Porta Pile (del 1537), possiamo apprezzare alla nostra destra il Forte Lovrjenac. Se invece ci ritroviamo ad entrare dall'altra lato del centro storico, da Porta Ploce, passeremo sotto lo sguardo minaccioso del Forte Revelin. Bisogna dire che con queste due roccaforti si disegnano dei profili particolarmente gradevoli, con il mare che delicatamente viene abbracciato da un lato dalle mura della città e dall'altro, appunto, dai forti.
TRA LE MURA. All'interno della Stari Grad (Centro storico) non circolano auto, il che rende particolarmente piacevole visitare la città. Superati l'ex pote levatoio e la Porta Pile, vi troverete nella via principale: la Placa, nota ai più come "Stradun". Questi collega Porta Pile a Porta Ploce (anche se questa seconda non dà accesso direttamente alla Placa). Detto altrimenti, si tratta dell'asse che muove dalla piazzetta in cui troviamo la Fontana di Onofrio alla Colonna di Orlando, 300/400 metri dopo. La fontana, dopo la funzione essenziale ricoperta in passato per i residenti, sembra assumere oggi un ruolo fondamentale per il turista. In passato, infatti, la Fontana di Onofrio (risalente al 1460) era l'origine del sistema idrico urbano; mentre oggi è per il turista non solo un'opera da poter apprezzare nonostante la parziale distruzione avvenuta a causa del terremoto del 1667, ma è anche un luogo in cui rinfrancarsi con l'acqua fresca e poter osservare gli artisti di strada.
Nella stessa piazza della fontana troverete la Chiesa di San Salvatore, del 1528, e il Monastero e Museo francescano. Dopo aver visitato la piazza dovrete decidere cos'altro fare: potete continuare lungo lo Stradun o accedere alle mura, a destra di Porta Pile (lasciando la fontana alle spalle). Se volete visitare le mura di Dubrovnik, potete scegliere questo ingresso o gli altri che troverete negli angoli della città. L'ingresso, per gli adulti, sarà di circa 40 kune e vi darà davvero la possibilità di apprezzare un paesaggio meraviglioso. Durante il tragitto avrete modo di trovare qualche chiosco, ma vi consigliamo di munirvi di acqua e cappello… da un riparo a l'altro comunque corrono centinaia di metri.
Se continuate attraverso lo Stradun, sappiate che verrete distratti in continuazione da ristoranti, gelaterie, bar, negozi di vestiti e tanto altro ancora. Muovendoci sullo Stradun lasciando alle nostre spalle la piazza della fontana troveremo a sinistra una serie di piccole vie che salgono: qui troverete ristoranti e bar particolarmente gradevoli e un po' più isolati. Tra abitazioni ed esercizi commerciali, troverete anche la sinagoga quattrocentesca (via Zudioska 5, ingresso libero). A destra, invece, le strade sono un po' più turistiche, con gadget che spuntano da ogni angolo, pizzerie, ristoranti e birrerie. Su questo lato troverete cinema, la posta e la Chiesa serbo ortodossa del 1887 (ingresso di circa 15 kune).
Proseguendo invece sulla Place – Stradun arriveremo alla Colonna di Orlando (1417), sormontata da un maestoso cavaliere medievale. Nella stessa piazza troverete la Torre dell'Orologio (1444), il Palazzo Sponza, edifico rinascimentale e gotico che in passato ha rivestito diverse funzioni fino a diventare oggi l'Archivio di Stato e, all'occasione, luogo di esposizioni di carattere storico. Nella stessa piazza troverete anche la Chiesa di San Biagio. Lasciando a destra la chiesa vi troverete sulla sinistra, dopo 70 metri circa, il Palazzo del Rettore e di fronte a questo la barocca Cattedrale dell'Assunzione della Vergine (risale al 1713, dopo la distruzione nel 1667 della precedente basilica del VII secolo). A due passi, infine, abbiamo il mercato mattutino, un nuovo luogo di riposo il mattino e la sera un luogo di incontro più riparato.
Per arrivare all'altro ingresso della Stari Grad, Porta Ploce, dovrete nuovamente raggiungere la Torre dell'Orologio e dirigervi verso la Svetog Dominika. All'uscita troverete le spiagge più vicine al centro storico.
Un simpatica esperienza per osservare la città in tutto riposo è salire sulla funivia di Dubrovnik che, presso Porta Ploce, appena fuori dalle mura, vi porta in giro, sospesi nel cielo, sopra i tetti della città. I prezzi si aggirano intorno ai 13 euro a persona.
Le spiagge di Dubrovnik
I milioni di turisti che giungono in questa città possono rendere le spiagge principali insolitamente affollate per un paese che è una spiaggia naturale sull'Adriatico. Quella più vicina al centro cittadino, la spiaggia di Ploce, è ovviamente tra le più pittoriche, ma anche la più caotica. Anche la penisola di Lapad offre numerose spiagge, molte delle quali, però, gestite dagli stessi alberghi.
Va da sé che se l'intenzione è trascorrere una bella vacanza al mare diventa necessario trovare le alternative. Ne abbiamo almeno due. O vi muovete con l'auto verso la costa soprattutto a sud di Dubrovnik, verso Ragusavecchia, Cavtat (che dista 19 chilometri), oppure vi dirigete verso qualche isola con i traghetti da Dubrovnik alle Isole Elafiti organizzati dalle stesse agenzie turistiche del posto.
Dove dormire
Dubrovnik è una delle città più care della Croazia, sia per quanto riguarda la spesa di tutti i giorni, sia per quel che concerne gli affitti degli alloggi. Se cercate qualcosa di veramente economico dovete necessariamente stare alla larga dal centro storico, a meno che non riuscite a trovare appartamenti affittati direttamente dai proprietari. In questo caso potreste anche trovare qualche buona occasione a 70 euro a notte in alta stagione per appartamenti per due persone. Per gli alberghi, invece, dovete iniziare a ragionare a partire dai 130 euro a notte (stanza doppia in alta stagione). I bed & breakfast, infine, si aggirano intorno ai 100 euro a notte.
Per risparmiare in maniera sensibile, dunque, dovrete necessariamente spostarvi: la penisola di Lapad è quasi interamente incentrata sul turismo e dista 3-4 chilometri dal centro di Dubrovnik. Qui potete trovare l'Ostello della gioventù, che mette a disposizione stanze e servizio b&b con prezzi che variano, in base ai servizi, dai 18 ai 30 euro a persona in alta stagione. Oltre all'ostello e agli alberghi (qui li trovate di tutte le categorie, ma sempre a partire da almeno 100 euro a notte in alta stagione), potrete osservare che abbondano i campeggi che, per fortuna, possono abbattere drasticamente i preventivi per l'alloggio.
Ma se volete spendere poco, se non vi piacciono né ostelli, né campeggi e se presso i privati non avete trovato nessun appartamento che vi soddisfi, l'unica possibilità (che noi si sappia) è guardare un po' più lontano, a circa 19 chilometri da Dubrovnik: a Cavtat. Qui potete trovare stanze matrimoniali in alta stagione anche a 50 euro a notte. Magari non sarà il migliore albergo di questo mondo, ma vi permetterà di contenere i costi e lo stress.
Dove mangiare
Stranamente il prezzo dei ristoranti riesce a mantenersi molto contenuto (anche se leggermente superiore ad altre aree del paese), contro una qualità che non di rado risulta essere alta. A Dubrovnik potrete mangiare soprattutto dell'ottimo pesce. Nella città vecchia vedrete pullulare ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie. Ovviamente è proprio tra le mura che spenderete un po' di più, rischiando di avere in cambio – ma si tratta comunque di eccezioni – poca qualità. Come abbiamo già detto nel paragrafo "Cosa vedere a Dubrovnik", sullo Stradun, lasciando la Fontana di Onofrio alle spalle, abbiamo alla destra una serie di vie molto più turistiche di quelle che troviamo alla nostra sinistra. Proprio nell'area più commerciale abbiamo incontrato piccole "delusioni" culinarie, sebbene non manchino ristoranti di qualità. All'interno delle mura non vi dovete perdere il piacere di un drink – uno qualsiasi – tra i bar presso Porta Ploce, alternativi e giovanili di sera, incredibilmente paesaggistici di giorno.
Immediatamente fuori dal centro storico, su via Brsalje (la stessa su cui trovate il principale stazionamento dei pullman), trovate numerosi ristoranti. Per quella che è stata la nostra esperienze in un paio di questi, i prezzi risultano essere ancora una volta bassi e la qualità molto elevata. Sulla penisola di Lapad i prezzi si mantengono bassi, mentre aumenta il rischio di incappare in ristoranti di bassa qualità.
Così come per gli alloggi, anche per i ristoranti Ragusavecchia (Cavtat) può costituire una preziosa alternativa. I prezzi qui, se possibile, si abbassano ulteriormente, mantenendosi intatta, invece, la qualità. Il paesaggio, poi, è sempre spettacolare, sebbene sia più difficile trovare quell'armonioso e suggestiva fusione di natura e architettura medievale che troviamo invece a Ragusa.
Mappa
[La foto in apertura di articolo è di Bruce Tuten]