La natura e la tradizione di Minorca
Tra le isole Baleari, Minorca è senza dubbio quella che esercita un fascino maggiore. Questo perché, se non siamo interessati alla caotica movida notturna di Ibiza, o ai grossi villaggi turistici di Maiorca, possiamo trovare in quest’isola quello che cerchiamo in una vacanza di totale relax mista a intrattenimento.
Quello che salta all’occhio è come il turismo si sia riuscito a sviluppare senza danneggiare il territorio. Minorca infatti può fregiarsi del titolo di Riserva Mondiale della Biosfera conferitogli dall’Unesco, grazie alla sua varietà di piante. Di questo i minorchini sono molto orgogliosi e protettivi, come della loro cultura e tradizioni.
Minorca offre particolari divertimenti in estate, primo tra tutti le feste patronali, dove la gente si riversa in piazza e balla per tutta la notte. La più grande di tutte è quella di Sant Joan, che si festeggia il 24 giugno a Ciutadella, l’ex capitale e seconda città dell’isola: tra le tante attività viene celebrata con parate e giostre di cavalli, stalloni neri di pura razza minorchina, che vengono riprese anche in altre festività analoga nelle altre municipalità.
Se siete dei buongustai, Minorca offre numerose specialità tipiche del posto: la sobrasada, un gustoso salame piccante, e il queso de Mahón, il formaggio originario dell’attuale capitale. Tra l’altro qui si dice sia stata inventata la maionese, ed è in ogni caso davvero buona. Ma la regina della tavola è la caldereta de langosta, la zuppa di aragosta preparata il giorno prima di cui è amante anche il re Juan Carlos, il quale spesso si reca in vacanza nel piccolo porto di pescatori di Fornells dove si cucina la migliore zuppa, tanto buona quanto costosa.
L’isola è anche sede di numerosi siti di intesse culturale e archeologico. Emblematici sono i monumenti megalitici, risalenti alla cosiddetta epoca talayotica del secondo millennio a.C., sparsi un po’ dappertutto. Sul Monte Toro, la vetta più alta dell’isola, potrete abbracciare con lo sguardo l’intero panorama minorchino e fare una visita al Santuario della Vergine. La capitale Mahón è sede della Mola, la fortezza di Isabella II costruita per contrastare gli inglesi. Inoltre Mahón ha il secondo porto naturale più grande del mondo, dopo quello di Pearl Harbour. Ciutadella invece si distingue per il suo vivacissimo centro storico e per la Cattedrale del XIV secolo.
Ma Minorca è anche luogo di divertimenti: nelle due principali città le zone portuali sono un continuo viavai di gente e i ristoranti e i negozi sono aperti tutto il giorno fino a notte fonda. I locali e le discoteche animano la vivace notte minorchina. Al di fuori dei centri abitati un luogo da visitare assolutamente è la Cova d’en Xoroi, una grotta su un dirupo scosceso allestita a terrazza il giorno e discoteca la sera, da cui si gode un panorama bellissimo sul mare.
Non dimentichiamo poi le meravigliose spiagge: sia che si tratti di centri urbani o di calette vergini, l’isola gode di un mare stupendo. Al nord, dove soffia il vento di tramontana, troviamo le spiagge dalla caratteristica sabbia rossa, come Cavalleria. Tra quelle urbanizzate da segnalare Arenal d’En Castell e Sons Aura di Es Mercadal (da non confondersi con la Son Saura vergine di Ciutadella), mentre tra quelle vergini spiccano Cala En Turqueta, e le gemelle Macarella e Macarelleta, paradiso dei nudisti. Ma queste sono solo alcune tra le oltre cento spiagge che offre l’isola e che vi consigliamo assolutamente di visitare.