Estate all’isola del Giglio: vacanze per tutti, ma non nel faro
L'isola del Giglio è ormai entrata nell'immaginario italiano per la triste vicenda del naufragio della Costa Concordia. A distanza di più di tre mesi l'enorme relitto è ancora là, in attesa di essere rimosso: sembra ormai essere diventato parte integrante del panorama. La tragedia è ancora fresca, e fino a che la carcassa della nave sarà lì, il ricordo rimarrà vivo. E dimenticare non si deve, ma andare oltre sì. Perché l'isola era, ed è tutt'ora, un paradiso delle nostre acque. Forse l'incidente l'ha portata alla ribalta internazionale, ma chi gira in lungo e in largo la nostra penisola già la conosceva bene. Perché l'isola è sempre stata una meta turistica di rilievo, inseguita da chi nelle vacanze estive cerca semplicemente mare, natura incontaminata, e relax. Un trinomio facilmente individuabile in tutto l'Arcipelago Toscano di cui il Giglio fa parte.
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Foto di Michael
La riserva naturale dell'isola del Giglio fa parte dell'intero Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano che comprende anche l'Isola d'Elba, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona: si tratta del più grande parco marino d'Europa. Al Giglio, le zone tutelate sono però tutte a terra. Questo dà il libero accesso alle attività in mare, su tutte le immersioni per esplorare l'enorme varietà di pesci e i meravigliosi fondali. E, al tempo stesso, fa sì che l'isola sia quasi tutta un territorio selvaggio e incontaminato: solo il 10% è occupato da abitati. Il resto è ricoperto di macchia mediterranea, e le escursioni sono l'attività principale dell'isola. Sentieri e mulattiere risalgono ai tempi in cui i contadini battevano le strade più accessibili per spostarsi da un luogo all'altro, e tutt'oggi sono il modo migliore per muoversi in autonomia senza perdersi all'interno della natura dell'isola.
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Foto di Patrik Tschudin
L'isola del Giglio si divide in tre comuni. Giglio Porto è l'unico punto di accesso all'isola, che accoglie i traghetti che provengono da Porto Santo Stefano, sulla costa toscana in provincia di Grosseto. Si tratta del centro commerciale e turistico dell'isola, con negozi, hotel e appartamenti, locali e bar. Un tempo villaggio di pescatori, vi si possono ammirare la Torre Saracena, la Torre del Lazzaretto e la Chiesa della Madonna del Giglio. Il comune più bello è senz'altro Giglio Castello, l'antico borgo medievale edificato dai pisani attorno al 1100: esso conserva ancora l'originale cinta muraria con le torri di avvistamento, come la Rocca Aldobrandesca, che prende il nome dalla famiglia che ampliò le fortificazioni del paese. Giglio Campese è invece la località frequentata da chi viene sull'isola per le vacanze al mare: si tratta della principale stazione balneare, ideale sia per i bagni che per gli sport acquatici. Il tutto sotto l'occhio vigile della Torre Medicea, eretta nel Seicento per affrontare eventuali attacchi di pirati. Tra i vari siti archeologici figurano inoltre i resti di due ville romane risalenti al I-II secolo.
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Foto di Patrik Tschudin
I traghetti per arrivare all'isola del Giglio sono gestiti dalla compagnia Maregiglio (prezzo andata e ritorno per adulto: 24€); e dalla Toremar (circa 17€ a seconda delle giornate). Entrambe partono da Porto Santo Stefano e impiegano approssimativamente un'ora per raggiungere l'isola. La frequenza giornaliera è di almeno quattro corse. Nel periodo di alta stagione conviene prenotare il traghetto, specialmente se si vuole imbarcare la propria auto. Noi vi consigliamo di farne a meno, e di puntare su una più economica, ed ecologica bicicletta. In ogni caso sull'isola c'è un servizio di bus che collega i tre comuni (2€ per corsa, abbonamento settimanale 16€); mentre i taxi vi porteranno dove volete, e i barcaioli vi traghetteranno verso le spiagge meno accessibili.
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Foto di aagotaa
Tra le spiagge del Giglio più belle vi segnaliamo la spiaggia grande del Campese, quella frequentatissima (anche troppo) delle Cannelle, e quelle invece più selvaggie e isolate dell'Arenella e delle Caldane. Per non parlare delle numerose calette, come quella famosa dell'Allume. Un'ultima raccomandazione: sull'isola del Giglio esistono tre fari, di cui il più famoso è il Faro delle Vaccarecce, l'unico non più in funzione. Dal momento che il faro è adesso una proprietà privata al cui interno è stata ricavata un'abitazione, si ritiene che sia stata adibita ad uso turistico. Purtroppo non è possibile soggiornare o dormine nel faro dell'isola del Giglio. Spiacente di distruggere i vostri sogni, ma è così. Ripiegate su un più umile B&B.