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I progetti dell’Expo di Milano: Moratti e Formigoni raggiungono l’accordo

Roberto Formigoni, Letizia Moratti e Guido Podestà trovano un accordo per Expo 2015, scegliendo come soluzione il comodato d’uso.
A cura di Barbara Vittoriosi
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Formigoni Moratti expo 2015

Roberto Formigoni, Guido Podestà e Letizia Moratti sembrano aver trovato un accordo sulle trattative di Expo Milano 2015. Dopo gli innumerevoli contrasti, in una riunione a casa del sindaco, si è trovata una soluzione per i terreni di Rho-Pero, a meno di due settimane di scadenza dall'ultimato del Bie. Mentre il governatore era intenzionato a sostenere la Newco, la società pubblica aperta ai privati che avrebbe acquistato i terreni, garantendo agli enti locali futuri guadagni, la Moratti e Formigoni hanno continuato a sostenere, come unica soluzione, quella del comodato d'uso; scelta su cui finalmente tutti e tre hanno trovato un punto d'accordo per fornire una risposta a Parigi entro il 19 Ottobre.

Il comodato d'uso prevede condizioni precise: Fondazione Fiera e Gruppo Cabassi devono cedere i terreni in modo incondizionato e partecipare ai costi delle infrastrutture. Inoltre, un'ordinanza firmata dal presidente del Consiglio dei Ministri affida al sindaco di Milano superpoteri sui terreni e sui futuri appalti; scatenando reazioni negative del centrodestra.

il 13 settembre a Palazzo Marino veniva firmato il protocollo d'intesa volto alla realizzazione del progetto da Letizia Moratti, sindaco del capoluogo lombardo, da Mario Resca, direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, in vece del Ministro Sandro Bondi e da Giuseppe Sala l’amministratore delegato di Expo Milano 2015. Il protocollo faceva riferimento al recupero e alla promozione di Milano nell'ambito del marketing e della tecnologia in vista dell’Esposizione Universale che coinvolgerà la città nel 2015. L'accordo lega il Ministero e il Comune in progetti di rivalutazione di numerose opere monumentali e luoghi di importante interesse culturale della città coma la Pinacoteca di Brera di Milano, Castello Sforzesco, le Biblioteche Nazionali, gli Archivi di Stato e i siti archeologici. Quest'attenta opera di promozione si avvalerà anche delle tecnologie multimediali per una migliore fruizione del patrimonio artistico e culturale del capoluogo lombardo.

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