Guida della Catalogna: informazioni turistiche sulla regione di Barcellona
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Siete pronti per un bel viaggio in Spagna? I biglietti sono prenotati, le valigie fatte, e siamo pronti a volare verso Barcellona, una delle metropoli più belle del mondo. Un momento, obietta qualcuno, ma Barcellona non è in Spagna. Ah, no? gli rispondiamo noi. E dove si trova allora? Si trova in Catalogna, ci ribattono. Ma la Catalogna è Spagna. No, la Catalogna è Catalogna. Un dialogo del genere potrebbe tranquillamente avvenire se il nostro interlocutore fosse un catalano. Gli abitanti di questa regione della Spagna hanno nel cuore uno spirito indipendentista che li porta a considerare la loro regione come uno stato a sé. E chissà che un giorno non accada davvero. Da tempo infatti la Catalogna dichiara pubblicamente di volersi separare dal resto del Paese. Pensavate che le spinte secessioniste animassero solamente il Nord Italia? La differenza fondamentale, però, è che mentre da noi l'idea di una separazione è portata avanti da un gruppetto di persone di scarsa intelligenza prive di ideali che non siano quelli razzisti, in Catalogna il sentimento è radicato culturalmente.
Cap de Creus, foto di SBA73
Perché la Catalogna vuole l'indipendenza? La regione ottenne l'autonomia nel 1931, come molte altre regioni spagnole, in virtù di una riconosciuta diversità culturale: più o meno come la nostra Sardegna. Purtroppo la dittatura di Francisco Franco pose fine a tutto questo e andò oltre: venne bandita ogni forma di regionalismo, e addirittura si vietava l'utilizzo della lingua catalana, impedendo la pubblicazione di giornali e libri in tale idioma. Verso l'ultimo decennio della dittatura la Catalogna fu il fulcro di quello che venne chiamato miracolo spagnolo e divenne un fiorente centro industriale. Alla morte di Franco la democrazia venne restaurata: ma l'oppressione subita, associata all'indipendenza economica, aveva fatto sì che si creasse un forte sentimento locale per cui i catalani si sentissero come parte di una nazione indipendente. Ancora oggi uno dei motivi dichiarati per la secessione è quello di non voler pagare le tasse al governo centrale. La Catalogna riceve numerose entrate soprattutto dal turismo, e preferirebbe usarle per finanziare le proprie attività culturali, piuttosto che distribuirle all'intera nazione.
Questa sorta di "sentimento nazionale" della Catalogna ci serve per comprendere meglio il tipo di persone con le quali avrete a che fare se vi trovaste a viaggiare in questa magnifica regione. Non rimaneteci male se parlate perfettamente lo spagnolo e non riuscite a capire una parola di quello che dicono da queste parti: i catalani parlano catalano, e provano a farlo anche con i turisti se ne hanno la possibilità. Naturalmente il castigliano, ovvero lo spagnolo, è l'altra lingua ufficiale parlata da tutti, per cui basterà dire che siete in grado di parlare solo quello e non avrete problemi. Sempre meglio che parlare inglese, comunque, che in Spagna è meno diffuso che da noi. A meno che non vi troviate in zone turistiche, allora avrete a che fare naturalmente con persone che parlano perfettamente inglese e tedesco.
La Catalogna è una regione multiforme e variegata, la cui geografia e il clima possono variare sensibilmente passando dalle spiagge del Mediterraneo alle zone montuose dei Pirenei. Le differenze territoriali però non si rispecchiano nell'animo dei catalani, che sono uniti tutti dalle loro comuni tradizioni, di cui sono particolarmente fieri. Le "festes" catalane sono animate da un autentico fervore, e sono organizzate per la gioia della popolazione, non certo per compiacere il turista. Nonostante ciò le feste di paese sono proprio uno dei tanti motivi per cui la Catalogna attira così tanto i visitatori. Che sono comunque trattati con tutti i riguardi. Parliamo di catalani, ma la verità è che si tratta sempre del popolo spagnolo, conosciuto per la sua allegria e ospitalità. È tra l'altro uno dei popoli più amati dagli italiani, perché incarna ed esalta quelli che sono anche i tratti salienti della nostra cultura e personalità.
Paella Catalana, foto di Preston Rhea
Non dimentichiamo il cibo spagnolo, che ovviamente nella gastronomia catalana prevede le sue varianti culinarie. Ad esempio il fatto che la famosa paella viene cucinata in questa regione con i frutti di mare, a differenza di quella valenzana. Come stuzzichino tipico è il pa amb tomàquet, fetta di pane col pomodoro simile alla nostra bruschetta. Le specialità gastronomiche sono comunque sempre le stesse, e riprendono i piatti tipici della cucina mediterranea: zuppe, insalate, carne, pesce e così via. Come da noi è in uso l'aperitivo, da loro regnano le tapas: esattamente come da noi incontrarsi a un bar per bere qualcosa e gustare degli assaggi di cibo è considerato un momento di aggregazione sociale, e a poco a che vedere con il cibo di per sé. Anche perché a dirla tutta, in località turistiche come Barcellona un piatto di tapas accompagnato da un bicchiere del vinello locale costa poco meno di una cena, e non soddisfa allo stesso modo. A proposito, se andate al ristorante, terminate il pasto con il dessert: la crema catalana è la specialità della regione. Vi siete mai chiesti perché si chiamasse così?
Vogliamo parlare delle spiagge? Parliamone. Tutta la costa della Spagna mediterranea è ricca di località turistiche, alcune conosciute per i loro lidi eccellenti, altre anche per la tipica movida spagnola che alimenta i divertimenti diurni e notturni. La Catalogna ospita due tratti di costa ben conosciuti. La Costa Daurada, dove spicca il bellissimo centro di Tarragona; e la Costa Brava, molto più popolare perché QUI si trovano noti centri come Lloret de Mar e Tossa de Mar. Per non parlare di Barcellona… ma andiamo con ordine. Arrivati a questo punto ci sembra il caso di chiudere le valigie e imbarcarci su quel volo: il viaggio in Catalogna ci attende!
Come arrivare in Catalogna
Provincia di Girona
Provincia di Barcellona
Provincia di Tarragona
Provincia di Lleida
COME ARRIVARE IN CATALOGNA
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Per raggiungere la Catalogna dall'Italia ci sono due principali aeroporti. Quello di Barcellona-El Prat è naturalmente il più grande. È servito dalle compagnie Air One (Venezia-Marco Polo), Alitalia (Roma-Fiumicino, Milano-Linate), easyJet (Milano-Malpensa), Ryanair (Bergamo-Orio al Serio, Roma-Ciampino), Vueling (Bologna, Catania, Milano-Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa, Roma-Fiumicino, Venezia-Marco Polo). L'aeroporto si trova a soli 12 km dal centro cittadino, che si raggiunge comodamente in bus o con il treno che parte dall'aeroporto stesso.
L'altro aeroporto è quello di Girona-Costa Brava. Qui atterra Ryanair (Alghero, Bergamo-Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Lamezia Terme, Pescara, Perugia, Pisa, Torino, Trapani, Treviso). L'aeroporto si trova a 12.5 km dalla città. Da notare che gli abitanti di Alghero non avranno alcuna difficoltà ad ambientarsi in Catalogna: la città al nord della Sardegna fa parte dei cosiddetti paesi catalani, ovvero quelli dove la lingua catalana è parlata correntemente.
Per spostarvi qualora siate senza automobile, conviene utilizzare la RENFE, la rete nazionale di trasporti ferroviari spagnola. In alternativa varie compagnie di autobus collegano le città sprovviste di una stazione dei treni.
PROVINCIA DI GIRONA
Il nostro tour della Catalogna può partire da qui, anche se il capoluogo è poco strategicamente collocato al centro della provincia. Ma poco importa, poiché non saremo mai in grado di seguire un itinerario univoco, dovendoci spostare tra entroterra e mare. E per quanto riguarda quest'ultimo, be', cominciamo bene: siamo infatti sulla Costa Brava, il litorale più turistico della Spagna del nord. Qui passiamo dalla bellezza selvaggia di Cadaqués ai casermoni della caotica Lloret de Mar, una delle mete privilegiate dagli italiani per le vacanze al mare. Le calette isolate si alternano ai lunghi litorali affollati. Se da un lato si rimane desolati per via dello scempio che in molti luoghi è stato realizzato in nome del turismo, dall'altro non si può fare a meno di sentire l'irresistibile richiamo estivo delle numerose discoteche aperte fino all'alba. Dipende dai gusti insomma, e qui l'offerta è vasta. Non mancano i villaggi di pescatori come Calella de Palafrugell o i piccoli centri medievali come Pals. Un'ottima via di mezzo è Tossa de Mar: sviluppata come Lloret, ma conserva un bellissimo centro medievale del XII secolo.
Barri Vell di Girona, foto di Joan Campderrós-i-Canas
Girona è il capoluogo della provincia. È spesso indicata dagli spagnoli come la città dove vorrebbero andare a vivere. Il suo Barri Vell, ovvero il centro storico, è ricco di sorprese. A partire dal ghetto ebraico, che ci ricorda quando nel XIII secolo era fiorente la scuola cabalistica, fino a quando avvenne la cacciata degli ebrei da tutta la Spagna. Le cases penjades sul fiume Onyar vivacizzano il panorama con i loro colori pastello. Uno dei ponti sul fiume fu progettato dall'architetto Gustave Eiffel, lo stesso autore della famosa torre di Parigi e della Statua della Libertà. Girona è una città che va visitata a piedi per godere delle strette viuzze di ciottoli che si arrampicano sulla collina su cui è costruita. Uno dei percorsi più belli è quello attorno alle antiche mura, dalle quali si gode il panorama della città. Non sarà Barcellona, ma la città ha il suo fermento che si concentra sulla Rambla, la via che corre parallela al fiume, ricca di caffè e negozi per i turisti. Una curiosità: a Girona è presente l'unico museo del cinema di tutta la Spagna.
Salvador Dalí è la celebrità massima della provincia. Il pittore surrealista è nato a Figueres, e qui ha realizzato la sua più grande opera, in termini di dimensioni: il Teatro-Museo Dalí. Qui sono custodite molte delle sue opere, la collezione personale del pittore, e i lavori di altri artisti catalani: è per questo il museo più visitato di Spagna dopo El Prado. C'è da dire che proprio il museo di Madrid ha prelevato le opere più famose di Dalí, mentre il celeberrimo "La persistenza della memoria" è conservato al MoMA di New York. La città di Figueres ha dedicato un simpatico omaggio al pittore: una faccia disegnata in maniera deforme sul pavimento della Rambla, che appare corretta se vista attraverso uno specchio convesso posto di fronte. Un omaggio al surrealismo dell'artista. Figueres è comunque un'ottima città dove passare un giorno o due per passeggiare nelle vie del centro storico e godere della vivace vita notturna che si muove tra Plaça del Sol e Plaça de les Patates. Una vista molto bella del posto è quella dell'imponente Castell de Sant Ferran, che può essere visitato per pochi euro.
Cap de Creus si raggiunge facilmente da Figueres. Questa penisola è il punto più a est della penisola iberica, ed è una riserva naturale che copre mare e terra. Oltre al fatto di raggiungere l'"estremo oriente" della Spagna, la gente vi si ferma qui per l'incredibile panorama sul mare e sulla Sierra de Rodes dei Pirenei. Caratteristica ancora più evidente dai 500 metri di altitudine del monastero benedettino di Sant Pere de Rodes, nel comune di El Port de la Selva. Per chi ha voglia di un'esperienza originale, può mangiare nel ristorante presente nel faro sul promontorio. Questi luoghi erano particolarmente amati da Dalí, che li ha ritratti in numerose opere. Il pittore aveva infatti una casa estiva nel piccolo villaggio di Port Lligat, oggi adibita a museo. Altra località non lontana da Figueres che vale la pena visitare è Castellfollit de la Roca: il piccolo comune è caratteristico poiché il suo centro storico si trova su una scogliera a strapiombo che affaccia sulla valle sottostante.
PROVINCIA DI BARCELLONA
Cominciamo naturalmente dal capoluogo della provincia e di tutta la Catalogna: Barcellona. Descrivere la città in poche righe è quasi impossibile, e infatti vi rimandiamo alla nostra approfondita guida di Barcellona. Vale la pena comunque spendere due parole per capire come mai questa città sia così amata nel mondo, anche più della capitale Madrid. Il motivo è semplice: Barcellona esprime al meglio quello che è il concetto della movida spagnola. Si tratta di una città giovane e sempre in fermento, grazie alle sue università. È un luogo ricco di divertimenti, soprattutto in estate, quando turisti e residenti creano un mix incredibile che si riversa tra spiagge e discoteche. Mentre durante tutto l'anno si percepisce ogni sera la vitalità della città semplicemente passeggiando tra le sempre affollate Ramblas e Plaça de Catalunya. Barcellona è l'emblema della vita notturna in Spagna.
Park Güell a Barcellona, foto di Wolfgang Staudt
Ma Barcellona è anche un centro culturale di primaria importanza. Numerosi sono i musei da visitare, e tra tutti non possiamo mancare quello dedicato al grande pittore Pablo Picasso. Ma chi ha dato davvero lustro alla città è stato Antoni Gaudí: l'architetto originario di Reus ha fatto di Barcellona il suo personalissimo parco giochi, ridisegnandone il paesaggio urbano. Le sue costruzioni sono l'espressione più bella del modernismo, sconfinante nel surrealismo, con parchi e palazzi dalle architetture fuori dai canoni geometrici che sembrano veramente fuoriuscire da un altro mondo. La sua opera più famosa, la Sagrada Familia, dopo oltre cento anni è ancora incompleta, ma è diventata il simbolo di tutta la città. Che, grazie a lui, ha visto molti dei suoi edifici entrare a far parte della lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco.
Le spiagge della provincia di Barcellona sono molto frequentate da chi vuole stare alla larga dal caos della Costa Brava. Anche qui vi sono posti notevoli dove passare le vacanze al mare. A nord del capoluogo catalano troviamo Mataró, il centro più grande e importante della piccola Costa de la Maresma. Un tratto costiero non servito da un'ampia rete di hotel, nonostante sia una delle punte del turismo della Catalogna. La città stessa è organizzata per le visite guidate nel suo centro medievale e presso i resti romani. Malgrat de Mar ha 4,5 km di spiagge: Platja del Centre è Bandiera Blu, e Platja de la Conca è un'area protetta di dune. Calella, Santa Susanna e Pineda de Mar sono centri moderni e pensati per le famiglie. Sitges a sud è già sulla Costa Daurada. La città è conosciuta soprattutto per essere una delle località balneari più amate dai gay. Vi sono 11 spiagge in tutto, tra cui la più famosa è Platja de St Sebastian. Il centro con le sue stradine strette è molto interessante, e vi è anche un piccolo museo che conserva opere di Picasso e di el Greco.
Spostandoci verso l'interno, Manresa è una città da non perdere. Qui infatti troviamo numerose testimonianze architettoniche di epoche diverse ed è un po' come seguire l'evoluzione della storia della Spagna. Possiamo seguire un itinerario medievale: la bellissima basilica gotica di Santa María, chiamata anche la Seu; le mura cittadine e la calle del Balç; il ponte vecchio e la Cueva de San Ignacio. L'tinerario barocco comprende il Palazzo di Giustizia, il Municipio e varie cappelle. Infine il percorso modernista vede strutture come il convento de Santa Clar, il Museo de la Técnica e il casinò. A proposito di modernismo, a Santa Coloma de Cervellò, una piccola città non lontana da Barcellona, troviamo un'altra opera di Gaudí: la Cripta, che è tutto quello che è riuscito a portare a termine del progetto più ampio di una chiesa. È inserita all'interno di un bellissimo parco di pini. Altri centri interessanti dell'entroterra sono Cardona, con il suo castello medievale; Sant Boi de Llobegrat che conserva dei bagni romani; e La Llacuna, che è popolata da un gran numero di deliziose fontane, da osservare una a una.
Monastero di Montserrat, foto di mkpena
Il parco naturale di Montserrat si trova ad appena mezz'ora da Manresa. Il parco prende il nome dal massiccio montuoso, considerata la montagna più importante della Catalogna. La sua fama è dovuta per lo più alla presenza del monastero benedettino, e di un santuario. Quest'ultimo assieme ai santuari del Pilar, Torreciudad e Lourdes forma la cosiddetta via mariana. L'intero complesso riceve oltre due milioni di visitatori l'anno: i peregrini vanno per visitare la Vergine di Montserrat, la patrona ufficiale della Catalogna. Fu a Montserrat che Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, maturò la sua conversione. Il monastero è conosciuto anche per il suo ricco museo. Questo contiene quadri di artisti moderni come Picasso, Dalí, Miró; esponenti dell'impressionismo francese come Monet, Renoir e Degas; e autori antichi come el Greco, Caravaggio e Tiepolo. Un'altra sezione è dedicata all'archeologia dell'oriente biblico, come l'Egitto, la Mesopotamia, Cipro e la Terra Santa. Il monastero ospita anche una biblioteca con oltre 300mila volumi, e una scuola di piccoli cantori tra le più antiche d'Europa.
PROVINCIA DI TARRAGONA
Avreste mai pensato di venire in Spagna per trovarvi una città come Roma? Be', questa è Tarragona. Il capoluogo della provincia è praticamente un centro dell'antichità romana perfettamente conservato. Vi sono tre edifici dedicati agli spettacoli e all'intrattenimento del pubblico: il circo, dove si tenevano corse di bighe e quadrighe; l'anfiteatro, dove si tenevano le lotte dei gladiatorie e degli animali; e il teatro romano. Sono ben visibili resti intatti di mura romane e di due fori, ovvero le piazze commerciali e amministrative. Inoltre è stata anche rinvenuta una necropoli paleocristiana. Questo immenso patrimonio è nella lista dell'Unesco, e i vari siti sono tutti a pochi passi dalla stazione centrale. Altri luoghi storici si trovano nei dintorni della città, come la Torre degli Scipioni, le ville romane, un arco di trionfo e l'acquedotto. Da non perdere anche l'imponente cattedrale romanica, la cui facciata ha un enorme rosone che ricorda quello di Notre Dame a Parigi.
Tarragona e la sua cattedrale, foto di Andrea Ciambra
Salou è la vera capitale turistica della Costa Daurada. Il suo clima mediterraneo, le numerose spiagge interrotte da grotte, la sua passeggiata sul mare la rendono un popolare centro di vacanze. Ma la sua attrazione principale è senza dubbio il resort Port Aventura, uno dei parchi di divertimento più belli d'Europa. Copre una superficie di 826 ettari, divisa in cinque aree tematiche. Comprende numerose giostre adrenaliniche, tra cui sette montagne russe e una torre di caduta libera. Un'area è dedicata a un intero parco acquatico in stile caraibico, un altra è invece un campo da golf per professionisti e dilettanti. Salou stessa è comunque ricca di divertimenti, soprattutto per i giovani. Si tratta di uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dai francesi, che si riversano sulle varie spiagge: Platja de Llevant è la più popolata, e offre anche un grosso centro per sport e divertimenti acquatici. Altre sono Platja de Ponent, Platja dels Capellans, Platja Llarga and Cala Crancs. Altri divertimenti giornalieri possono essere trovati nella pista di go-kart e nel Bosc Aventura. La sera la vita notturna si concentra nei numerosi locali, e non mancano nomi internazionali come la discoteca Pacha.
Reus si trova non molto lontano da Salou. Si tratta della città natale di Antoni Gaudí, al quale è dedicato un intero barrio arricchito con sculture moderniste. Qui si trovano comunque numerosi edifici emblematici del movimento architettonico nella sua matrice catalana. Reus è anche sede di uno dei quattro aeroporti della Catalogna, che è il punto di atterraggio principale per chi decida di trascorrere le sue vacanze sulla Costa Daurada. Stranamente questo aeroporto riceve solo voli da varie parti d'Europa, ma neanche uno dagli altri scali spagnoli.
PROVINCIA DI LLEIDA
La città di Lleida è la terza più grande della Catalogna. Si tratta di un enorme centro ricco di edifici gotici: tra questi spicca su tutti, visibilissima su un'altura, la Cattedrale vecchia del XIII secolo, usata poi nel XVIII secolo come quartiere militare per la sua posizione strategica sulla città. Ad essa si contrappone la settecentesca Cattedrale Nuova, in stile barocco. Il passato militare di Lleida è visibile anche nelle altre fortificazioni sulle colline: il Castell del Rei risale all'epoca saracena, mentre il Castell de Gardeny apparteneva ai templari. Il centro antico della città, chiamato El Casc Antic, è attraversato dal percorso che fa parte del cammino di Santiago di Compostela. Lleida è anche un centro moderno e culturale, e una delle più grosse testimonianze in questo senso è La Llotja, un avveniristico teatro di recente costruzione. Sono presenti anche numerosi spazi verdi, come il Parque de la Mitjana, ricco di laghetti e boschi; e il Parc dels Camps Elisis, di origine francese. Anche Lleida ha il suo aeroporto, che opera collegamenti con il Regno Unito e le isole Baleari.
Lleida di notte, foto di Adrià Ariste Santacreu
Il Museo del Giocattolo e degli Automi (Museu de Joguets i Autòmats) è l'attrazione per la quale andrete a visitare la piccola città di Verdú. È una collezione di oltre un migliaio di giocattoli all'interno di un edificio impressionante e spettacolare, che rende l'intero complesso unico nel suo genere. La struttura è una casa di quattro piani di oltre 2.000 mq costruita nel XV secolo: si trova nella centrale Plaça Major, centro delle attività culturali e sociali della città, e già all'epoca della sua costruzione era conosciuto come Cal Jan. Nel 1999 venne ristrutturata e adibita a museo, e venne ospitata la collezione privata di Manel Mayoral. Questa comprende biciclette, biliardini, giochi di latta, macchine a pedali, poster, scooter, automi… Si tratta di una sorta di viaggio nei ricordi e nell'evoluzione dei giocattoli. Il museo è diventata una grossa attrazione turistica anche alle varie mostre temporanee che ospita nelle sue sale.
La Vall de Boí è un insieme di abitati, conosciuti per il loro ricco patrimonio naturale e culturale. A parte il parco nazionale, la valle è anche sede di un gruppo di nove chiese romaniche che sono state inserite nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco: Santa Maria de Taüll, Sant Joan de Boí, Santa Eulàlia d'Erill la Vall, Sant Feliu de Barruera, la Nativitat de Durro, Santa Maria de Cardet, Santa Maria de Cóll e l'eremitaggio di Sant Quirc. Il Parco Nazionale di Aigüestortes e del lago Saint Mauricio è uno dei quattordici parchi nazionali in Spagna, e l'unico presente in Catalogna. Situato nel cuore dei Pirenei, è un'eccellente rappresentazione del tipico ecosistema che si può trovare ad altitudini elevate. Picchi che superano i 3.000 metri di altezza. Fiumi, cascate e paludi e più di 200 laghi di montagna dalle differenti forme e colori. Una ricca biodiversità di piante e animali. Tutto insieme danno vita a un'area naturale che è perfetta per passeggiate panoramiche ad alta quota. E naturalmente i più avventurosi rimarranno soddisfatti per la variegata offerta di sport come il parapendio, il kayak e l'arrampicata. Un altro dei motivi per cui gli amanti delle vacanze in montagna vengono qui è il Boí-Taüll ski resort: con i suoi 40 km di piste situate a 2.700 metri, le più alte di questo versante dei Pirenei, è la meta prediletta per i seguaci dello sci e dello snowboard.
Chiesa di Sant Climent de Coll de Nargó nella Vall de Boí, foto di Maria Rosa Ferre
E concludiamo con la Val d'Aran, un altro incredibile scenario naturale sui Pirenei. La particolarità di questo posto è che oltre alle due canoniche lingue spagnole ufficiali, il castigliano e il catalano, se ne parla una terza, l'aranese: in pratica questo è l'unico luogo in tutta la Spagna in cui vi è una situazione di trilinguismo ufficialmente riconosciuta. La valle è un'altra località frequentata per le vacanze estive e invernali. Il suo capoluogo, Vielha e Mijaran, è un piccolo villaggio a quasi mille metri d'altezza che guarda proprio al Picco d'Aneto, la vetta più alta dei Pirenei. I dintorni della valle sono ricchi di piccoli comuni che per la loro natura pittoresca, e per lo stupendo circondario naturale, attirano molti turisti in cerca di relax: tra questi la località termale di Arties e il villaggio montano di Bossòst.
E per chiudere in bellezza, ecco le immagini più belle dei panorami in Catalogna!