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I diari del monopattino, giorno 14: a Cork dopo il gelo di notte e il sole del mattino

La gamba si è ripresa, ma il corpo – spossato dalla fatica – ha tremato di freddo per troppo tempo. Dopo il Parco, verso Cork solo autostrada.
A cura di Roberto Cassa
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Giorno 14: da qualche fattoria dopo il Parco di Killarney a Cork
Chilometri percorsi: 80 km

Oggi la giornata inizia presto, verso le due di notte mi sveglio congelato. Mai avuto così freddo nelle altre sere in tenda, apro le borse e indosso qualche vestito in più. Ma continuo a patire il freddo, a questo punto capisco di non aver mangiato a sufficienza ieri ed ora il corpo non ha più energie per scaldarsi. Prendo delle barrette ed inizio a mangiare, alla seconda barretta inizio a stare meglio e crisi scongiurata. Evidentemente aver percorso parecchi km nelle condizioni fisiche precarie in cui ero ieri, mi ha portato a consumare molte più calorie del solito. Ritorno a dormire per poi svegliarmi verso le 7 e mezza, preparo il monopattino e dopo aver salutato e ringraziato il gentile Irlandese che mi ha permesso di mettere la tenda nel suo terreno, mi rimetto in marcia e finalmente la gamba destra va, completamente recuperata.

Finalmente Cork...
Finalmente Cork…

Una volta sulla superstrada so che è qui che passerò gran parte della mia giornata, 80 km per arrivare a Cork in compagnia di auto e camion. Mentalmente è difficile andare avanti, il paesaggio non cambia, mi resta solo una carta da giocare, la musica. Come il mio mentore di cicloviaggi, Fulvio Silvestri, mi ha sempre consigliato, è importantissimo portare della musica durante questi viaggi. Così metto le cuffie e la musica mi aiuta ad evadere da questa situazione e a tenere la mia mente positiva. Percorro molto velocemente la superstrada, durante il tragitto non c'è assolutamente niente, la sola cosa che posso fare oggi è raggiungere il più velocemente possibile Cork. Quando finalmente arrivo a Cork dopo 8 infinite ore, ho un altro problema, nella superstrada sono stato tutto il tempo sotto il sole battente, ed ora ne sento il peso.

Per fortuna stasera ho un posto dove dormire, infatti Andrea il ragazzo conosciuto qualche giorno fa a Glenbeigh vive a Cork, e rientrato dal suo giro in bici mi ospiterà per la notte. Completamente cotto e stordito dal sole raggiungo casa di Andrea dove mi rigenero con un bel piatto di pasta. Purtroppo le strade per raggiungere le grandi città sono sempre trafficate, la giornata di oggi è quella di domani saranno molto dure mentalmente, prima di poter raggiungere il parco nazionale di Wicklow, ultima tappa prima di Dublino.

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