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I geoglifi, viaggio alla scoperta delle misteriose figure incise sulla terra

Enormi rappresentazioni di uomini e animali scavate nel terreno, alcune databili a migliaia di anni fa. Di queste “opere artistiche” si sa poco e niente, e il loro fascino è un ottimo spunto per un viaggio alla scoperta dell’ignoto.
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geoglifi incisioni nel suolo

Sembrano provenire da un altro mondo, eppure sono là, sotto gli occhi di tutti, alcuni anche da migliaia di anni: sono i geoglifi, le enormi figure scavate nel suolo che, se viste dal cielo, rappresentano delle figure, spesso umane. E i misteri che le avvolgono sono insondabili. Mentre al giorno d'oggi è pratica comune, da parte di artisti della cosiddetta land art o per meri scopi pubblicitari, disegnare delle figure su delle vaste porzioni di territorio che rappresentino un effige, ci si chiede come e perché siano nati i geoglifi originari, soprattutto quelli risalenti all'antichità. Seguiteci allora in questo piccolo viaggio in uno dei misteri più profondi del nostro pianeta, ottimo spunto per organizzare dei viaggi all'estero o delle vacanze alternative.

LINEE DI NAZCA

geoglifi nazca

Foto di Colegota

Indubbiamente i geoglifi più famosi al mondo, conosciuti anche da chi geoglifo non sa nemmeno cosa voglia dire. Si trovano nel deserto di Nazca, in Perù: si tratta di più di 800 disegni, di cui la maggior parte rappresentano animali, molti figure geometriche e solo alcuni esseri umani. Nonostante si sappia della loro esistenza dal 1547, epoca dei conquistadores, solo nel 1927, con l'avvento dei voli di linea, sono state osservate bene per la prima volta dall'alto. Coprono un'area di 800 kmq, e sono impressionanti dal punto di vista strutturale: si tratta di solchi ben precisi che proseguono diritti a dispetto di qualsiasi deformazione del terreno, misurando anche più di 200 metri di lunghezza. La loro precisione e le figure rappresentate hanno dato il via alle ipotesi più fantasiose sulle loro origini, mettendo in ballo anche l'opera di alieni particolarmente dediti all'arte. Oggi sappiamo che i disegni sono stati realizzati dalla popolazione Nazca tra il 300 a.C. e il 500 d.C. Numerose ipotesi sono state azzardate dagli studiosi sul loro utilizzo e significato, ma una cosa è certa: le linee sono state progettate e realizzate dai massimi tecnici dell'epoca. Il sito delle linee di Nazca è preservato come Patrimonio dell'Umanità Unesco.

LINEE DI SAJAMA

Meno famose delle linee di Nazca, ma molto più antiche ed estese. Risalgono a più di 3000 anni fa e coprono un'area di 22.525 kmq nell'ovest della Bolivia, per una lunghezza di 16.000 km. Anche in questo caso, però, non si conosce il loro reale significato: si suppone che facessero parte di sentieri religiosi, dal momento che lungo il loro percorso le popolazioni indigene eressero santuari, cimiteri e piccoli villaggi.

GIGANTE DI CERNE ABBAS

geoglifi cerne abbas

Foto di Tim Bunce

Si trova in Inghilterra, nei pressi del villaggio omonimo, nella contea del Dorset. Una figura umana alta 55 metri e larga 51, reggente una clava, probabilmente un cacciatore. La sua caratteristica più evidente è l'enorme fallo eretto. Gli studi hanno dimostrato che non può risalire a prima del XVII secolo, e in effetti se ne fa riferimento per la prima volta nel 1694. L'uomo è stato associato a varie figure storiche che potrebbe raffigurare; sicuramente l'episodio più singolare legato al geoglifo è stato l'incisione temporanea alla sua sinistra di un enorme Homer Simpson, utilizzato come parte della campagna pubblicitaria all'epoca dell'uscita de "I Simpson – Il film".

UOMO LUNGO DI WILMINGTON

geoglifi wilmington

Foto di Chris Cook

Sempre in Inghilterra, nella contea del Sussex: la figura umana misura 69.2 metri d'altezza ed è incisa sulla collina di Windower in maniera tale che assuma le giuste proporzioni se osservata dal basso. Molti pensano che sia una figura antica risalente all'epoca dei celti-britanni, ma in realtà gli studi dimostrano che non può essere datata a prima del XVI secolo.

CAVALLO BIANCO DI UFFINGTON

geoglifi uffington white horse

Foto di Dave Price

La tradizione di scavare figure sul lato delle colline è stata particolarmente diffusa in passato in Inghilterra, e oltre ai due giganti sopra citati ci furono varie figure umane ormai scomparse come il gigante di Plymouth Hoe e le divinità delle colline di Gog Magog. Ma ancora più diffuse sono le figure rappresentanti i cavalli bianchi: molte risalgono all'Ottocento, ma il cavallo di Uffington è estremamente antico. Si stima che risalga a ben 3.000 anni fa, all'Età del Bronzo. La figura equina è lunga 114 metri e alta 34, e la sua fama è dovuta anche alla sua bellezza lineare. Da secoli molti ritengono che non si tratti di un cavallo, bensì della raffigurazione del leggendario drago ucciso da San Giorgio.

UOMO DI MARREE

geoglifi marree man

Foto di Diceman

È il geoglifo più grande al mondo, nonché il più misterioso. Si trova nel pianoro di Finnis Springs, nell'Australia Meridionale, 60 km a ovest della cittadina che gli dà il nome. È alto 4.2 km e rappresenta un indigeno australiano probabilmente a caccia, nell'atto di lanciare un giavellotto. Non si sa chi e come lo abbia realizzato, anche perché si stima che per il suo completamento ci siano volute dalle 4 alle 8 settimane. La sua esistenza è stata scoperta per caso nel 1998 da un pilota di voli charter, e sono varie le ipotesi di chi possa esserne l'autore: ma, anche se la polizia all'epoca della scoperta si è affrettata a smentire le teorie aliene dichiarando che è opera di professionisti alla guida di trattori, a tutt'oggi non si sa chi sia stato.

[In apertura: foto di Martin St. Amant]

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