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I Quartieri Spagnoli, un tour tra i vicoli più popolari di Napoli

L’aroma di caffè o del ragù che sale dai bassi e la musica che arriva dai palazzi avvolge i vicoli di un’aria popolare ed autentica. I Quartieri Spagnoli sono uno dei luoghi più affascinanti della città di Napoli, da scoprire poco a poco perdendosi nel suo fitto labirinto di vicoli e strade.
A cura di Stefania Lombardi
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La storia dei Quartieri | Un tour tra i Quartieri Spagnoli
La vera pizza di Napoli |Mappa dei Quartieri

"… e t' porte pe' e quartiere addò o sole nun se vede". Così recita una delle più note canzoni della tradizione napoletana, "A' città e Pulicenella", che fa riferimento a quei vicoli dove il sole stenta ad arrivare, talmente sono stretti. Napoli è un luogo dalle mille contraddizioni e che dietro ai grandi monumenti ed alle piazze nasconde il volto più vero ed autentico di una città che si inerpica tra vicoletti colorati, pieni di panni stesi e di signore che dai balconi sollevano cesti di vimini con la corda per portare su la spesa o qualunque altra cosa. Siamo nel Quartieri Spagnoli, rioni che sorgono nella parte storica della città di Napoli, costituiti, a loro volta, dai quartieri San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario. I cosiddetti Quartieri appaiono come un microcosmo a sé stante dove nonostante esistano i citofoni la gente usa chiamarsi dai balconi e la musica, spesso neomelodica, ascoltata da una casalinga invade tutta la borgata, come un sottofondo che accompagna le giornate di tutto il rione. Troppo spesso dipinti come una zona pericolosa e sconsigliata, in realtà negli ultimi anni è stata rivalutata e valorizzata.

Vicolo dei Quartieri Spagnoli. Foto da Flickr
Vicolo dei Quartieri Spagnoli. Foto da Flickr

Per visitarla è fondamentale lasciare a casa qualche pregiudizio, infatti, ovunque si giri con un rolex in bella vista si rischia di essere rapinati, non solo ai Quartieri Spagnoli. Troppe persone non si godono il sapore popolare di Napoli per timore che possa accadere chissà che cosa, ma questa paura spesso è suggerita da gente che i Quartieri non li conosce affatto. Un tour in questa zona popolare può riservare grandi sorprese, come le tipiche botteghe artigiane, dove si producono ancora a mano borse, cinture e scarpe. Nelle semplici trattorie si potranno gustare i piatti più autentici e di lunga tradizione della città partenopea. In ogni quartiere ci sono chiese da visitare, mercati rionali dai profumi e colori che solo in una città come Napoli si possono incontrare.

La storia dei Quartieri

Vista dai Quartieri Spagnoli. Foto di Luca Rossi
Vista dai Quartieri Spagnoli. Foto di Luca Rossi

La nascita dei Quartieri è legata al periodo in cui dominarono gli spagnoli a Napoli, non a caso da questo ne deriva anche il nome. La zona della città fu destinata a dare sistemazione ai tanti militari che vivevano qui. Fin dal loro nascere i Quartieri Spagnoli a Napoli furono subito un luogo malfamato e di perdizione, dove i soldati venivano a cercare i divertimenti e dove venivano compiuti molti delitti e soprusi. Schiacciati tra due zone "bene" della città, Corso Vittorio Emanuele e Via Toledo, i quartieri si estesero su una superficie di 765.016 metri quadrati. Fu proprio Don Pedro da Toledo a volere la costruzione del quartiere nel 1536, che però si trasformò in un luogo di incontro tra i militari e le prostitute. Queste vicende indussero Don Pedro ad emanare nuove leggi, tra cui l'editto che stabiliva pene severe per le prostitute e i loro clienti colti in flagranza.

Queste leggi, però, non vennero rispettate, anzi fu subito trovato il modo di violarle. Infatti, tra le stradine dei quartieri vennero sistemate varie baracche di legno che servivano per gli incontri tra i soldati e la loro ricerca del piacere. Un altro grave problema che caratterizzò i quartieri spagnoli fu la criminalità. Piccole bande criminali, infatti, giravano tra i vicoli commettendo furti e ogni genere di soprusi ai danni della popolazione. Ad oggi, conservano ancora un carattere pittoresco ed intriso di napoletanità. Esempi più lampanti sono rappresentati dall'abitudine delle donne di lasciar asciugare il bucato su fili che attraversano i vicoletti oppure dalla presenza di piccole botteghe artigiane che continuano tradizioni antiche ed ancora i cosiddetti “bassi napoletani”, con alte scalinate ed abitazioni ricavate direttamente sul livello stradale.

Un tour tra i Quartieri spagnoli

Per visitare i quartieri spagnoli ci si può avventurare da soli o affidarsi ad una delle organizzazioni attive sul territorio, come la Cooperativa San Nicola da Tolentino, che nasce come spin off della cooperativa La Paranza. Un gruppo di giovani che ha creato un modello di successo per valorizzare la zona popolare. Oltre a battersi per l'apertura di siti storici e la creazione di spazi di condivisione per i più giovani, il risultato della cooperativa è stato l'apertura di un B&b "Casa del Tolentino", sorto dalla riqualificazione del monastero seicentesco di San Nicola da Tolentino, ai piedi della collina di San Martino. Un b&b in questa zona non deve apparire come qualcosa di strana, anzi alloggiare nei quartieri è conveniente economicamente e conviene geograficamente, perché in pochi metri ci si ritrova su via Roma. I quartieri ricchi di folklore e dove vivono le tradizioni sono sempre vivi spesso con eventi e manifestazioni particolari. Proprio pochi giorni fa c'è stata una grande festa in onore del rinnovato murales gigante su Maradona. La festa, organizzata a spese del quartiere, è stata promossa dai ragazzi della zona per onorare l'artista scomparso Mario Filardi, che nel 1990 realizzò l'imponente disegno sulla parete del palazzo di sei piani in via Emanuele De Deo e chi ha contribuito con Salvatore Iodice alla ristrutturazione.

Qualunque sia il modo con cui decidiate di entrare nei Quartieri Spagnoli, il fascino dei vicoletti vi rapirà fin da subito. Entrate da uno qualsiasi dei vicoli che affluiscono su via Roma o via Toledo e iniziate a salire. Oltre ai panni stesi tra i palazzi, troverete i bassi con le finestre spalancate come se quasi fosse invitati ad entrare. La segnaletica stradale, spesso è scritta a mano, con frasi che spesso scatenano l'ilarità. Si va dai numeri civici fino ai passi carrabili, alcuni dei quali addirittura minacciano la rimozione. Tra le borgate, c'è Montecalvario, dove molto celebre è la chiesa omonima, che risale al 1560. Qui ancora oggi è molto vivo il culto della Vergine, infatti, in suo onore, il giorno di Sabato Santo, la statua dell'Immacolata viene portata in processione su di un carro. Altra zona popolare dei Quartieri Spagnoli è la Pignasecca, sede del più noto mercato alimentare della città. Essa deve il nome ad una pineta a cui è legata un'antica leggenda. Si narra che un vescovo napoletano fece affiggere sul tronco di un pino una bolla di scomunica e appena il foglio fu appoggiato all'albero, questo si seccò di colpo. In questa zona si trova l'antico ospedale dei Pellegrini con le sue due chiese, la stazione della ferrovia Vesuviana e quella della Funicolare di Montesanto, che collega il quartiere alla collina del Vomero. Procedendo su Via Trinità delle Monache che va da via S. Lucia al Monte fino al Corso Vittorio Emanuele, si incontra il grande edificio che fino a qualche anno fa ha ospitato l'Ospedale Militare, che risale al 1536.

Vicolo dei quartieri Spagnoli. Foto di Antonio Fucito
Vicolo dei quartieri Spagnoli. Foto di Antonio Fucito

Una delle vie più famose dei quartieri è San Liborio, che prende il nome da una chiesa situata a Piazza Carità, costruita nel 1694 e destinata ad un conservatorio di suore. In realtà la fama di questa strada è dovuta alla commedia "Filumena Maturano" di Eduardo De Filippo nella quale è rievocata la storia di una ragazza diventata prostituta per necessità. Continuando la visita ci si trova sulle scale della Pedamentina, che si inerpicano lungo la collina del Vomero regalando uno scenario di suggestiva bellezza. Da questa collina, dominata da San Martino e Castel S.Elmo, si articolano stradine e vicoli, scale e salite, tra le quali proprio la Pedamentina, che porta al Corso Vittorio Emanuele e rappresenta quindi quasi un proseguimento del decumano minore, ovvero di Spaccanapoli. Ancora oggi, nonostante il sito soffra di un forte degrado, le scale della Pedamentina di San Martino sono un percorso di grande suggestione, da percorrere a piedi, un po' a fatica, ma gratificati per le meravigliose viste che svela. Ai Quartieri Spagnoli, inoltre si possono visitare le chiese di: Sant'Anna di Palazzo, Concordia, Trinità degli Spagnoli, Santa Teresella. Ma in un luogo così particolare non manca la contemporaneità. Qualche ano fa il graffitista Cyop&Kaf ha realizzato un murales su uno dei palazzi dei Quartieri rimasti disabitati dopo il terremoto. Un passante, invece di lamentarsi, l’ha invitato a dipingere anche la facciata di casa sua. Dopo questo primo incontro Cyop&Kaf ha realizzato più di duecento opere sulle mura dei quartieri.

La vera pizza di Napoli

Nei Quartieri Spagnoli si mangia una delle migliori pizze di Napoli. Foto di Dej611
Nei Quartieri Spagnoli si mangia una delle migliori pizze di Napoli. Foto di Dej611

Andare a Napoli e nei dintorni e mangiare la pizza è una cosa scontata. Ma vivere un esperienza unica e speciale è andare da Nennella ai Quartieri Spagnoli. Non puoi passare tra i Quartieri e non fermarti in questa celebre pizzeria di Napoli. Mangiare la pizza qui è un'esperienza, tutto è caratteristico, dal cibo al personale, fino alla location. Oltre alla cucina casareccia quello che colpisce è la straordinaria atmosfera di verace e ironica napoletanità che si respira a casa di Nennella. Si mangia tra urla, schiamazzi e sfottò dei camerieri, che chiedono ai chiedevano ai clienti di stare zitti per recitare a gran voce le loro barzellette, in gran parte sporche, seguite da fragorose risate, applausi e tanto altro. Ma in questa zona potrete assaporare anche molto altro. Su via Toledo, infatti, in una pasticceria si legge la scritta "qui nacque la prima sfogliatella". Auto-riconoscimento di Pintauro, famoso e squisito laboratorio dolciario posto sulla centralissima strada dello shopping, via Toledo. Questa pasticceria continua a sfornare tra i dolci più buoni di Napoli. Probabilmente si contende il primato con i fratelli Attanasio alla ferrovia. E per completare il tutto con un ottimo caffè a pochi passi c'è Il Gambrinus ed il Caffe del Professore, due luoghi storici dove sorseggiare la bevanda in tazzina è un vero rito.

Mappa dei Quartieri Spagnoli

I Quartieri Spagnoli sono facilmente raggiungibili sia con la Funicolare di Montesanto, sia addentrandosi da uno dei qualsiasi vicoli che si diramano da Via Roma o Via Toledo.

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