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Il Castello di Monte San Giovanni Campano

In un luogo aspro è inacessibile sorge il borgo di Monte San Giovanni Campano, con il suo bellissimo castello. La fortezza è una delle più importanti e maestose della parte meridionale del Lazio, in origine di proprietà dei Conti d’Aquino. Il Castello è famoso anche per essere stato il luogo di prigionia di San Tommaso d’Aquino.
A cura di Stefania Lombardi
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Castello di Monte San Giovanni Campano
Castello di Monte San Giovanni Campano. Foto di Amiens984

Tra le verdi colline della Ciociaria, splende il piccolo borgo di Monte San Giovanni, con il suo bellissimo castello. Il borgo, che anticamente era chiamato Castelforte, è uno dei borghi più belli d'Italia ed è circondato dalle colline della valle del fiume Liri, che insieme al monte Cairo fanno da contorno al paese. La particolarità di San Giovanni Campano è anche nella sua posizione, infatti si trova in un punto equidistante sia da Roma che da Napoli. Monte San Giovanni Campano è un luogo perfetto per un weekend lontani dallo stress, dove mangiare bene e stare a contatto con la natura. Ecco cosa vedere in questa perla della Ciociaria.

Il Castello e il borgo di Monte San Giovanni Campano

Borgo di Monte San Giovanni Campano
Borgo di Monte San Giovanni Campano. Foto di Amiens984

Il centro di Monte San Giovanni Campano è conosciuto da tutti semplicemente come Il Borgo. Costruito su uno sperone roccioso alto 420 mentri, è caratterizzato da un nucleo fortificato, e da case addossate tra loro che digradano verso il basso. Ad oggi sono visibili solo pochi tratti della cinta muraria, che un tempo racchiudeva il borgo da un lato, mentre gli altri lati avevano la protezione naturale dell'aspra roccia. Tutt'intorno al borgo si trovano 36 torrette, che sono state inglobate nelle case o ricoperte dalla vegetazione. Le porte che davano accesso al borgo erano cinque, oggi sono visibili sono tre: la Codarda, la Rendola e quella della Scrima.

Il centro del borgo è costituito dal Castello, feudo dei Conti d'Aquino. La fortezza è ben conservata, e si possono visitare vari ambienti, tra cui la cella, dove nel 1243 San Tommaso d'Aquino fu rinchiuso per due anni dai suoi familiari per impedirgli di intraprendere la carriera ecclesiastica. Questa stanza successivamente è stata trasformata in una cappella. Del palazzo Ducale restano in piedi pochi resti, infatti, a causa di terremoti, sono crollati due piani dei cinque complessivi. Il pianterreno ospita due sale d'armi, al primo piano, invece, ci sono quattro saloni, ricchi di ornamenti. All'ultimo piano sono conservate le stanze dove fu rinchiuso san Tommaso d’Aquino. La struttura del Castello è caratterizzata da due torri, una pentagonale e l'altra quadrangolare. La torre maschia del Castello è il punto più alto del centro storico, dal quale si gode un bellissimo panorama. Dai giardini del Castello si raggiunge il Palazzo d'Avalos, restaurato e riedificato dopo la Seconda Guerra Mondiale, oggi è sede di un ristorante.

Tra gli edifici religiosi meritana una visita la collegiata di Santa Maria della Valle. Distrutta dalle artiglierie di Carlo VIII, fu ricostruita nel XVI secolo a croce latina su disegno della scuola di Bramante. Altre chiese da ammirare sono la chiesa di Santa Margherita col suo campanile romanico in parte murato, e quella di San Pietro fuori le mura, a croce greca del XII secolo. A due chilometri di distanza dal borgo, da una suggestiva collina, si ammira il convento dei Cappuccini, una costruzione del 1260 restaurata per volere della feudataria Vittoria Colonna, moglie di Ferdinando d’Avalos. Nel 1531 il convento fu donato al nuovo ordine dei Frati Minori Cappuccini.

In questa zona della Ciociaria mangiare bene è la regola. Sono tanti i prodotti tipici che si possono gustare mentre si è a spasso nel borgo. Tra questi da provare le sagne e fagioli e i fedelini, delle gustose fettuccine al ragù. Non mancano anche le celebri fettuccine alla ciociara, la bruschetta cappuccina e la garofolata, che sono degli involtini di carne ripieni di spezie.

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