Il giorno del Ringraziamento: come New York si prepara al grande evento
Il giorno del Ringraziamento è la festa più attesa in America, e quest'anno assume un'importanza ancora più profonda, poichè viene celebrato a pochi giorni dal passaggio dell'uragano Sandy che ha portato paura e distruzione nelle città americane, che purtroppo conoscono molto bene questo fenomeno. La ricorrenza cade ogni anno nel quarto giovedì del mese di Novembre, quindi quest'anno sarà il 22. Per l'occasione le cittadine statunitensi organizzano delle parate molto vivaci per celebrare il buon raccolto, con carri allegorici itineranti, tra musica, palloni dalle forme più svariante, che volteggiano nel cielo, e i personaggi famosi apprezzati da un pubblico di tutte le età. E' la festa americana per eccellenza, in grado di riunire da sempre le famiglie intorno al tavolo, in una giornata contraddistinta da parate, grandi abbuffate e tanto football.
La tradizione del giorno del ringraziamento risale al 1620 nel giorno in cui una nave inglese, la Mayflower, con centodue di profughi religiosi a bordo, attraversò l’Atlantico, dall'Inghilterra all'America, per stabilirsi nel Nuovo Mondo. Si trattava di un gruppo di separatisti che aveva cominciato a mettere in discussione il credo della Chiesa Anglicana e voleva allontanarsi da essa. I pellegrini sbarcarono nei pressi dell’attuale stato del Massachussets. Il primo inverno fu per loro molto duro, poichè il terreno era ghiacciato ed erano arrivati troppo tardi per coltivare molti dei prodotti della terra, e senza del cibo metà della colonia morì di fame e malattie. Nell'anno che seguì si narra che i pellerossa nativi del luogo insegnarono loro come provvedere meglio alla riuscita dei raccolti, aiutando i pellegrini a sopravvivere. L’autunno successivo infatti fu un successo tanto che i coloni avevano molti motivi per cui ringraziare, ed invitarono i loro amici nativi americani ad una grande festa per ringraziare Dio per essere riusciti a sopravvivere. Questo fu infatti il primo Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day), già da allora con i famosi tacchini al centro della tavola imbandita.
La Grande Mela è, anche quest’anno, in pieno fermento organizzativo per la ricorrenza che più anima il cuore degli statunitensi. Mancano pochi giorni al grande evento e a New York è già tutto pronto: parata del ringraziamento, carri allegorici e palloni giganteschi. Ma il giorno del Ringraziamento è anche il momento in cui tutta la famiglia si riunisce, si chiudono le scuole e gli uffici per tutto il fine settimana, ci sono gli addobbi e le decorazioni con zucche di ogni misura e tacchini finti, i ragazzi tornano a casa dal college, e chi non ha la possibilità di rientrare per trascorrere le vacanze in Usa, si incontra comunque per festeggiare insieme agli amici più stretti proprio come una vera famiglia questo giorno di festa con il tradizionale pranzo a base di tacchino che rappresenta il ricordo dei tacchini selvatici serviti ai pellegrini durante la prima festa del Ringraziamento.
La Parata del ringraziamento il 22 Novembre fermerà New York, invadendo le strade di Brodway fino ad arrivare a Central Park. A New York la sfilata è organizzata dai grandi magazzini Macy's, i più grandi del mondo. La parata nella grande mela comincia alle 9 del mattino e segue un percorso fisso che parte dalla 77 esima strada, percorre Central Parc West fino a Columbus Circel, prosegue fino a Broadway con i grandi magazzini Macy’s sulla 34 esima strada e termina sulla Seventh Avenue, dove su di un palco artisti famosi e cantanti si esibiscono. La parata famosa in tutto il mondo per i suoi colori e i suoi palloni aerostatici giganti è un momento di aggregazione che richiama turisti da tutto il mondo, oltre due milioni di spettatori assistono e partecipano alla manifestazione. Ogni edizione è caratterizzata dai suoi personaggi raffigurati nei palloni giganti gonfiati con l'elio, come Pikachu, i Simpson, Snoopy, Charlie Brown, Kermit la rana, Garfield, Teddy Bear e personaggi del mondo Lego. Oramai Macy's Thanksgiving Day Parade è un appuntamento fisso nell'agenda delle feste di New York ed è aspettato da tutti, grandi e piccini. L'ultima attrazione ad arrivare in coda alla parata è il carro di Santa Claus, che giungee su una slitta trainata da cervi, quasi a voler prendere il testimone dei festeggiamenti. Si può infatti considerare a tutti gli effetti il giorno del Ringraziamento come l'inizio del periodo natalizio. E non solo, mentre i piccoli aspettano con ansia queste parate, gli adulti, soprattutto gli uomini, assistono ai numerosi matches di Football che sono solitamente programmati proprio per quel giorno e che tengono incollati davanti alla tv milioni di spettatori. Gli incontri iniziano sempre nel primo pomeriggio e durano fino a mezzanotte.
Ma la festa non si esaurisce in un unico giorno, il giorno dopo si inaugura lo shopping natalizio, qui chiamato Black Friday, che è una vera e propria gara per i negozi, ci sono magazzini che aprono addirittura alle quattro del mattino e vi lasciamo immaginare l'esercito di persone che cercano di accaparrarsi qualsiasi articolo che per l'occasione è super scontato. E questa un'ottima occasione anche per molti turisti che organizzano in questo periodo le vacanze a New York per fare degli ottimi affari. Il Thanksgiving segna quindi ufficialmente anche l'inizio del Natale a New York, e la città prende vita grazie alle tantissime luminarie che danno a New York un'atmosfera fatata, soprattutto ai piedi del grande albero di Natale del Rockefeller Center e con la famosa Skating Ring, la pista di pattinaggio sul ghiaccio ripresa in tantissimi film. Il fascino di New York e della provincia americana, è irresistibile quando si prepara alla stagione natalizia, e molti turisti tra le località dove andare in vacanza a Natale, scelgono proprio la Grande Mela, perchè qui l'atmosfera è unica al mondo.
Come in tutte le feste che si rispettino, anche qui è a tavola che la fa da padrona. Tradizionalmente, durante il Giorno del Ringraziamento non si pranza, ma si prepara un'abbondante cena, la Thanksgiving dinner, che si svolge molto presto verso le 4 o 5 del pomeriggio, andando avanti per ore. Una volta riuniti a tavola, subito prima di dar inizio al pasto, tutti i commensali recitano a turno il proprio particolare ringraziamento. Pur essendo nata in ambito religioso, come ringraziamento a Dio, e pur continuando ad avere questo significato in molte famiglie americane, molti giovani oggi preferiscono rivolgere un più generico ringraziamento al cielo, alla vita, agli amici, liberandolo da elementi che possano far intendere il riferimento ad una particolare religione. Così gli Americani si ritrovano tutti a tavola con al centro sua maestà il tacchino, arrostito e ripieno contornato da verdure miste e tanta gioia. Sul tacchino cotto rigorosamente per sei, sette ore, indispensabile è mettere il gravy: una salsa formata dal residuo di cottura del tacchino, cotta nuovamente in una pentola, con aggiunta di farina. Tra le tantissime leccornie della serata spiccano la apple sauce (salse di mele), cranberry sauce (salsa di mirtilli e barbabietole) e corn (mais). Da oltre sessant'anni a questa parte, alla vigilia del Giorno del ringraziamento il presidente degli Stati Uniti grazia due tacchini, altrimenti destinati a finire a fianco delle patate al forno, è uno dei rituali più divertenti, noto come National Thankgiving Turkey Presentation.
La foto principale è di Ian Campon