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Il primo resort della marijuana. Ecco dove potrebbe aprirsi

Dopo la legalizzazione della marijuana avvenuta lo scorso giugno, i nativi d’america della tribù del South Dakota hanno annunciato l’intenzione di aprire un resort a tema cannabis. La speranza è che non vada in fumo.
A cura di Stefania Lombardi
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Foto da Flickr
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Mentre nel mondo continuano le diatribe tra pareri favorevoli e contrari all'uso ed alla legalizzazione della cannabis, in America la marijuana sta per diventare un grande business che incentiverà il turismo. Una tribù di Nativi americani in Sud Dakota sta, infatti, per aprire un nuovo resort dedicato alla tanto discussa erba. I paesi dove si può fumare la marijuana sono ormai tantissimi, ma la tribù indiana Santee Sioux nel South Dakota sta puntando molto più in alto. Nel 2016 aprirà un resort interamente dedicato alla cannabis, un vero parco giochi per gli amanti dell'erba e l'unico di questo genere al mondo. Infatti, anche in Stati come Colorado e Washington dove la cannabis è pienamente legale, il consumo nei luoghi pubblici è proibito. La tribù ha selezionato 30 diversi ceppi di altissima qualità che verranno coltivati all'interno della struttura. Questo esperimento potrebbe diventare un modello per le altre tribù indiane che sono alla ricerca di nuove opportunità economiche. Il progetto potrebbe portare ad un guadagno mensile di 2 milioni di dollari e i lavori sono già in corso per un apertura evento durante la notte di Capodanno. L'intenzione della tribù è quella di utilizzare i proventi per servizi alla comunità, fornire assistenza economica agli indiani e attivare una serie di programmi a supporto delle famiglie, degli anziani e del doposcuola.

Le diverse tipologie di cannabis potranno essere tranquillamente gustate nel salone, adibito di ogni comfort. Inoltre la struttura disporrà di una discoteca, un ristorante ed un fornito bar. La gestione prevede di inserire nel progetto anche una sala giochi ed una discoteca all'aperto. Se l'operazione andrà in porto le restrizioni saranno diverse, ed una prima regola sarà che la marijuana non potrà lasciare la riserva ed ogni pianta cresciuta nelle strutture indiane dovrà avere un codice a barre. La tribù indiana ha già avuto successo in vari business, infatti, gestisce con successo un casinò, un hotel da 120 camere e un ranch con 240 bufali, ora tutti attendono l'apertura di questo straordinario successo, sperando che non vada in fumo.

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