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La magia del ghiaccio turchese sul lago Baikal

Ogni primavera sul lago Baikal, in Siberia, avviene un affascinante fenomeno naturale: la formazione di giganteschi lastroni di ghiaccio dal turchese intenso, che regalano uno spettacolo unico al mondo.
A cura di Angela Patrono
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Il lago Baikal è di per sé uno spettacolo mozzafiato. Patrimonio Unesco dal 1996, questa meraviglia naturale vanta molti record. Oltre a figurare tra gli specchi d'acqua più estesi al mondo, è il lago più profondo del pianeta. E anche il più antico: risalirebbe a 20-25 milioni di anni fa. Il lago si trova nella Siberia meridionale, zona impervia e desolata, ma questo alone di mistero non fa che accentuare il suo fascino. Infatti, oltre a contenere il 20% dell'acqua dolce del pianeta, il lago Baikal presenta un'altra particolarità.

Qui la fantasia della natura ha prodotto un fenomeno davvero inusuale: ogni primavera sulla superficie gelata del lago spuntano enormi blocchi di ghiaccio dall'intenso color turchese. Un incantesimo tutto naturale che stupisce per la sua poesia. Un'opera d'arte forgiata dai venti e dalle basse temperature, che regala suggestivi giochi di luce dalle sfumature azzurre. Questi imponenti lastroni rivolti verso il cielo sembrano cocci di cristallo scagliati al suolo e infranti in mille pezzi. I blocchi di ghiaccio giganti possono raggiungere l'altezza di 15 metri e offrono uno spettacolo a dir poco suggestivo.

Il fenomeno dei cristalli di ghiaccio è visibile nel mese di marzo. Durante l'inverno la superficie del lago si congela, ma con l'arrivo della primavera le differenze di pressione e temperature provocano rotture e incrinature del ghiaccio, così iniziano ad affiorare enormi lastroni dal colore turchese intenso.

Le acque del lago Baikal sono così limpide che lasciano intravedere fino a 40 metri di profondità. Per ammirare dal vivo questo capolavoro naturale sono previsti ogni anno dei tour sottozero accompagnati da guide esperte. Avventurarsi nel gelo siberiano non è per tutti e il viaggio va intrapreso con le dovute accortezze, per evitare inconvenienti come lo scioglimento dei ghiacci e le potenti raffiche di vento (chiamate "sarma" dai locali) che soffiano a 150 km orari.

[Foto in apertura di Japicoa]

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