La strategia di Ryanair per portare i propri passeggeri negli Usa
Il sogno di Michael O'Leary, CEO di Ryanair, è quello di poter collegare Europa ed Americhe con voli low cost intercontinentali. Un proposito palesato più volte, dal 2013 al 2015, rispetto al quale esistono dei limiti strutturali che la compagnia irlandese potrà affrontare, se lo riterrà realmente fattibile, soltanto arricchendo la propria flotta di velivoli più capienti. Decisamente più fattibile appare l'ipotesi avanzata dal numero uno di Ryanair durante un colloquio con la Reuters, nel quale l'amministratore delegato della low cost propone semplicemente di collegare gli aeroporti secondari a quelli principali, con l'obiettivo poi di far imbarcare i passeggeri sugli aerei delle compagnie che già praticano le tratte intercontinentali.
Secondo quanto riferito da O'Leary, dei colloqui preliminari sarebbero già intercorsi tra la compagnia dell'arpa e British Airways, Tap, Nowegian Air Shuttle e Virgin Atlantic. Una "rete" di vettori che permetterebbe di collegare il Vecchio Continente a Stati Uniti e Brasile e che riuscirebbe ad inserire nel gioco dei voli intercontinentali anche Ryanair, sebbene assumendo il ruolo – limitato e realistico – di tramite tra scali secondari e primari. A titolo d'esempio, un passeggero potrebbe imbarcarsi a Bologna, arrivare a Londra e da qui partire verso gli Stati Uniti cambiando compagnia, ma imbarcando il bagaglio una sola volta in Italia. In questo modo, ha spiegato ancora O'Leary, ci sarebbero vantaggi sia per Ryanair che per la compagnia intercontinentale, la quale però dovrebbe assumersi la responsabilità del check-in, dei bagagli e dell'assistenza. L'acquisto del biglietto, secondo queste intenzioni, avverrebbe sul sito della compagnia che si occuperà del trasporto intercontinentale.
O'Leary ha indicato una possibile data d'inizio della nuova strategia: novembre 2015. Si tratta in realtà di tempi molto stretti, dal momento che, pur essendoci stati degli incontri tra i dirigenti Ryanair e quelli delle altre compagnie, "per ora – secondo l'ammissione di un portavoce del vettore low cost – non c’è stato alcun incontro formale".