Marettimo, il paradiso selvaggio delle Egadi
Nell'antichità era definita in greco Hierà Nésos,“isola sacra”: a pensarci bene, Marettimo conserva un'aura di magia e mistero. Bella e misteriosa, la più piccola delle isole Egadi spicca come un tempietto incastonato nel mare. Il suo territorio montuoso e ricco di vegetazione la rende l'isola più selvaggia dell'intero arcipelago, composto anche da Favignana e Levanzo. Una terra remota e incontaminata che ben si presta a leggende e racconti sfumati nel mito: secondo i sostenitori della "teoria trapanese" dell'Odissea, caldeggiata da Samuel Butler, Marettimo sarebbe proprio la famosa Itaca, scenario delle epiche vicende di Ulisse.
Al di là delle leggende mitologiche, Marettimo vanta una storia molto antica: si pensa risalga al II-III secolo a.C., al tempo delle guerre puniche. In epoca romana infatti Marettimo era un avamposto strategico per controllare le rotte commerciali e militari che univano la Sicilia alla Tunisia. Il 20 marzo 241 a.C., con la battaglia che pose fine alla prima guerra punica, venne firmato il celebre armistizio tra Romani e Cartaginesi.
A livello amministrativo Marettimo è una frazione di Favignana, da cui dista un'ora di aliscafo e un'ora e mezza di nave. Vari traghetti e aliscafi collegano inoltre l'isola con Levanzo e Trapani. L'isola si può tranquillamente visitare in un giorno rigorosamente a piedi: su Marettimo infatti le auto non possono circolare. Tuttavia è presente un comodissimo taxi via mare che vi trasporterà in un batter d'occhio da un capo all'altro dell'isola.
Un luogo da visitare a Marettimo è il Castello di Punta Troia. Costruito nel IX secolo, si trova a strapiombo sul mare: dal promontorio si gode di una vista straordinaria. La sua storia è affascinante e piuttosto travagliata: in origine torre saracena, divenne poi rifugio di corsari e in seguito venne adibito a carcere. Nel centro del paese si trova l'interessante Museo del Mare, con lo scopo di tutelare l'identità dell'isola. In esposizione si trovano numerosi strumenti per la pesca e testimonianze che documentano la storia degli abitanti di Marettimo, spesso costretti a emigrare.
Fiore all'occhiello di Marettimo sono le spiagge, vere opere d'arte di Madre Natura. Sull'isola si trovano numerose calette sabbiose o di tipo misto ghiaioso che accontenteranno ogni esigenza: del resto, si tratta solo di abbandonarsi alla bellezza più sublime. La sabbia bianchissima ha un effetto rilassante sugli occhi e sul cuore, così come il mare dal fondale trasparente. La spiaggia più bella in assoluto è la Cala Bianca: un vero paradiso terrestre dal mare cristallino e la sabbia finissima. Molto suggestiva anche la Cala Nera, oltre all'ansa dello Scalo Maestro, con una battigia ricoperta di ciottoli.
Sull'isola si contano circa 400 grotte tra emerse e sommerse, quasi tutte raggiungibili solo via mare. Tra le grotte marine più affascinanti si segnalano: la Grotta del Cammello, con uno scoglio la cui forma ricorda proprio le gobbe di un cammello; la Grotta del Tuono, per il particolare rimbombo che produce la risacca; la Grotta del Presepe, le cui formazioni calcaree richiamano le statuine del presepe; la Perciata ossia “bucata”, perché solcata da numerose fenditure; la Grotta della Bombarda, così chiamata per lo sbuffo di aria e acqua generato dalle onde che produce un suono simile al boato di una bomba.
A differenza delle più brulle Favignana e Levanzo, l'isola di Marettimo presenta una vegetazione rigogliosa, con oltre 500 specie endemiche di flora come il Cavolo delle Egadi, la finocchiella di Boccone, il timo selvatico. Sulla parte montuosa dell'isola troviamo numerosi esemplari di uccelli come martin pescatore, corvi, aironi e tanti rapaci come il nibbio e il falco pellegrino. Proprio per la sua ricca biodiversità, Marettimo è una località privilegiata dagli amanti del trekking, che possono fare lunghe escursioni nella natura più incontaminata, nel silenzio della macchia mediterranea. L'isola è attraversata da numerosi sentieri che si dipanano attorno al Monte Falcone, che tocca quota 686 metri. La vista dall'alto è di quelle che non si scordano: lo sguardo spazia sul mare e le isole vicine, in un abbraccio indissolubile tra cielo, terra e mare. Lungo il percorso è possibile visitare il sito archeologico di "Case Romane", un presidio militare romano a carattere difensivo. A breve distanza si trova una chiesetta bizantina risalente al 1000-1100.