Ocrida e il suo lago: la perla nascosta dei Balcani
Al confine tra Macedonia e Albania spicca una gemma nascosta: Ocrida (Ohrid in macedone), un gioiello dal fascino unico. Ricca di testimonianze storico-artistiche e situata sulle sponde di uno splendido lago, Ocrida è in grado di riservare sorprese sia agli amanti della cultura che agli appassionati della natura incontaminata. Per la loro magnetica bellezza, la città vecchia e il lago sono Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1979.
Tra i più antichi centri abitati d'Europa, la città vanta una storia millenaria. In passato era attraversata da una delle principali vie di comunicazione dell'Impero Romano: la Via Egnazia, che collegava Roma a Costantinopoli incentivando così gli scambi commerciali e culturali. I reperti ritrovati testimoniano la presenza di insediamenti umani fin dal Neolitico (6000 a.C.). I primi abitanti la chiamavano Lychnidos, "città delle luci". Inizialmente abitata dagli Illiri, in seguito Ocrida fu soggetta alla colonizzazione greca e romana, diventando poi sede vescovile. Tra i resti dell'antica Lychnidos permangono il teatro, costruito intorno all'anno 200 a.C., e la Basilica risalente alla seconda metà del V secolo d.C. Di recente sono state scoperte terme romane del I secolo a.C. con un bellissimo mosaico dai tasselli bianchi e neri, unico nel suo genere in tutta la Macedonia.
Dominata dalla fortezza medievale di Zar Samuil, Ocrida è arricchita da numerosissime chiese bizantine. Per la quantità di edifici religiosi presenti, la città è denominata la "Gerusalemme slava" e sul suo conto sono fiorite alcune leggende. Il viaggiatore ottomano Evlia Celebia nel XV secolo sosteneva che la città avesse 365 cappelle, una per ogni giorno dell'anno. In effetti qui i luoghi di culto sono un'infinità e colpiscono per i tesori d'arte ospitati al loro interno. Oltre ai resti della basilica paleocristiana di Sant'Erasmo, troviamo il monastero di San Naum, che risale al 905, la Cattedrale di Santa Sofia (XI secolo) e la chiesa di San Nicola Bolnički (XIV secolo).
Il santo più venerato dai locali è San Clemente il quale ebbe il merito di fondare la prima università slava 1100 anni fa. A lui si deve il famoso Monastero di San Pantaleone, immerso in uno scenario incantevole. Secondo molti archeologi fu lo stesso santo a progettare e costruire il monastero, oltre alla cripta dove fu sepolto nel 916.
San Giovanni Kaneo è una chiesa spettacolare: proteso sul lago, il tempio ortodosso si affaccia su un panorama mozzafiato. La data della costruzione rimane ignota, ma alcuni documenti attinenti alla proprietà della chiesa lasciano supporre che l'edificazione sia avvenuta prima del 1447. In realtà risalirebbe al XIV secolo, prima dell'ascesa dell'Impero Ottomano in Macedonia. Alcuni lavori di restauro nel 1964 hanno rivelato la presenza di meravigliosi affreschi sulla cupola.
Macedone per due terzi (il restante terzo appartiene all'Albania), il lago di Ocrida è considerato tra i più antichi della terra. In ogni caso è senz'altro il più antico d'Europa, dato che la sua origine risale a un milione di anni fa. Lo specchio d'acqua si estende per 32 km e arriva a toccare i 290 metri di profondità massima, cosa che lo rende il più profondo lago d'Europa. Ricco di punti panoramici, questo lago da record possiede inoltre il maggior numero di specie endemiche del mondo: ben 212 tra animali e vegetali. Numerosi i pesci e molluschi che ne popolano le acque al punto da attirare numerosi pescatori, mentre i canneti circostanti sono l'habitat privilegiato di una grande varietà di uccelli acquatici. Le acque sono limpide e trasparenti come quelle di un lago alpino e i macedoni lo sanno bene, visto che il luogo è la tipica meta estiva dei locali. Offre l'ambiente ideale per un picnic in famiglia o tra amici, ma con il suo scenario romantico si presta anche a una piacevole fuga in compagnia della propria dolce metà.
Se state progettando un viaggio a Ocrida, non perdete eventi come il Festival estivo di Ohrid, tra giugno e agosto, con manifestazioni teatrali e concerti jazz, o il festival balcanico di musiche e danze folkloristiche, che si svolge all'inizio di giugno.