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Scoprire le isole Pontine, le più selvagge del Tirreno

Le isole Pontine sono una meraviglia del nostro mare, caratterizzate da acque limpide, coste rocciose, faraglioni, insenature, calette e porticcioli.
A cura di Stefania Lombardi
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Ponza
Ponza. Foto di Fabiana

Le Isole Pontine, o Ponziane, si trovano nel Mar Tirreno, al largo del Golfo di Gaeta, nel Lazio, in provincia di Latina. Questo arcipelago è formato da sei isole che si dividono in due gruppi: uno a nord-ovest che appartiene al comune di Ponza e comprende quattro isole, l’altro a sud-est che fa capo al comune di Ventotene. Del primo gruppo fanno parte: l’Isola di Ponza, Palmarola, Zannone e Gavi. Il secondo gruppo comprende le isole di Ventotene e Santo Stefano. La bellezza delle isole ha fatto si che negli anni sono diventare una meta turistica prestigiosa e molto ambita. Le isole Pontine sono una meraviglia del nostro mare, caratterizzate da acque limpide, coste rocciose, faraglioni, insenature, calette e porticcioli.

L'isola di Ponza

Ponza è l'isola più celebre e conosciuta dell'arcipelago, nonchè la più grande. Le sue coste sono rocciose e frastagliate, alternando calette e spiagge sabbiose. L'isola di Ponza è di origine vulcanica e le sue scogliere, i faraglioni, gli archi naturali e le grotte sottomarine attirano subacquei e bagnanti da tutto il mondo. La costa di Ponza, infatti, è un autentico paradiso per le immersioni, il bagno e i giri in barca. La spiaggia più celebre è Chiaia di Luna, una spiaggia di sabbia molto piccola raggiungibile a piedi, circondata da un’alta scogliera a picco sul mare. Tra i punti più belli per fare immersioni ci sono le Formiche, un gruppo di scogli che affiorano dall’acqua. Ma vale la pena immergersi anche allo Scoglio della Botte dove ci sono due grotte. Famosi sono anche la Scogliera e i Faraglioni di Lucia Rosa, che prendono il nome da una tragedia accaduta sull’isola: Lucia Rosa è il nome di un’innamorata che, ostacolata nel suo desiderio di sposare l’amato, si buttò dagli scogli. Oltre al mare da vedere è anche il vecchio borgo dell'isola, con le sue casette colorate di pescatori, la passeggiata lungo porticciolo, i vicoli che si addentrano nel paese e dove scoprire botteghe di artigianato e locali tipici.

L'isola di Gavi

Gavi è un isolotto roccioso dove non ci sono spiagge ed edifici, ma che affascina comunque i visitatori per la sua costa frastagliata e la bellissima natura. L'isola di Gavi è separata dalla punta settentrionale dell’isola di Ponza da un istmo sottomarino largo 120 metri. Sulla parte nord, Punta Rossa crea una piccola caletta rocciosa protetta dai venti. La costa ha un’unica grotta: il Grottone di Gavi. L’isola è di proprietà privata dal 1956, anche se fa parte del comune di Ponza.

Isola di Zannone

A nord est di Gavi sorge l’isola Zannone, meno di un chilometro quadrato di superficie. Anche questo isolotto è roccioso e possiede una sola spiaggia. Sulla sua sommità dell’isola, su Monte Pellegrino, sorge un antico monastero cistercense, oggi un rudere in parte adibito a stazione del Corpo Forestale. Sulla punta settentrionale dell’isola, Capo Negro, sorge un faro, oggi automatizzato, che un tempo era abitato in estate da due guardiani. L’isola di Zannone è abitata a turno dalle guardie forestali è visitabile ma ma non è consentito l’accampamento.

L'isola di Palmarola

Palmarola
Palmarola. Foto di Fulvio Ghiringhello

L’isola deve il nome Palmarola alla palma nana che cresce spontanea sull’isola. Palmarola è la terza isola più grande dell’arcipelago, dopo Ponza e Ventotene. Anche qui troviamo una costa prevalentemente rocciosa e frastagliata, dove però si aprono ampie baie e spiagge, davanti alle quale sorgono scogli e faraglioni. L’isola è riserva naturale per la varietà delle sue coste, la natura incontaminata, che ne fanno una delle isole più belle del mondo. Palmarola è abitata solo in estate, nelle antiche case grotta, abitazioni scavate nella roccia, usate dai ponzesi nei secoli passati come rifugio dai pirati. Sull’isola c’è un solo ristorante che è anche affittacamere, O Francese. Bellissimo da ammirare è il Faraglione di Silverio con la vicina spiaggia di Cala del Porto, sulla costa ovest dell’isola; la Punta delle Grottelle con lo scoglio Pallante e la spettacolare Punta di Mezzogiorno davanti alla quale si stagliano sul mare i Faraglioni di Mezzogiorno. A un miglio di distanza dall’isola si trova La Secca di Mezzogiorno, che emerge dal mare, paradiso per sub e diportisti. A est di Punta Mezzogiorno si apre una grande baia rocciosa con una sottilissima spiaggia di sassi sotto la falesia e basso fondale. Davanti alla baia sorge il lungo Scoglio Suvace.

Isola di Ventotene

Ventotene
Ventotene. Foto di Ilario

Ventotene sorge davanti alle coste campane e geologicamente appartiene alle isole flegree, insieme a Ischia e Procida. L’isola di Ventotene ha origini vulcaniche e le sue spiagge sono scure. A Ventotene l'atmosfera è autentica, grazia al carattere più popolare e meno turistico. Il centro abitato si sviluppa intorno al porto e una sola strada attraversa quest’isola selvaggia. Le spiagge principali di Ventotene sono tre: Cala Nave, vicino al centro abitato, Parata Grande, sul lato ovest, e Cala Rossano. Per i sub c’è Punta Pascone, con il suo straordinario fondale di sabbia lavica in cui si apre un'ampia grotta. Insieme a Santo Stefano, Ventotene forma un’Area marina protetta.

L'isola di Santo Stefano

Santo Stefano sorge a 2 chilometri a est di Ventotene ed è disabitata. L'unico edificio presente è il carcere borbonico di forma circolare posto sulla sommità dell’isola e risalente alla fine del XVIII secolo. Tra i detenuti più celebri ci fu anche Sandro Pertini, rinchiuso qui durante il fascismo. L’isola di Santo Stefano è rocciosa, con ripide scogliere che rendono difficile l’approdo. Solo in pochi punti possono attraccare le imbarcazioni e a seconda dei venti.

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