Sette meraviglie segrete della Polonia
È quasi ora, gli Europei di Calcio 2012 stanno per iniziare e voi vi state già preparando per il vostro viaggio in Polonia. Che naturalmente comincerà dalla capitale Varsavia. E continuerà per le città di Danzica, Poznań e Breslavia. Un bel giro, non c'è che dite. Ma vorrete mica limitarvi a visitare gli stadi? Vi trovate in un paese dalle bellezze sconfinate, tanto che un sondaggio internet ha votato le sette meraviglie della Polonia dovendo scegliere tra 400 monumenti. Ma noi andiamo oltre, e vi elenchiamo le sette meraviglie segrete, quelle che non sono state incluse nell'elenco finale (tranne una), forse perché poco conosciute. Be', è arrivato il momento di scoprirle. E quando sarete là non vorrete perdervi quest'occasione, vero?
Foto di Abhijeet Rane
Canale di Elbląg – L'unica delle nostre meraviglie che fa parte anche dell'elenco "ufficiale". Si tratta di un capolavoro di ingegneria risalente al 1860 e tutt'oggi funzionante. Il canale attraversa il Voivodato della Varmia-Masuria, partendo dal lago Drużno e arrivando al lago Jezoriak, collegando le città di Elbląg ed Ostroda. Oggi il canale viene per lo più attraversato da barche che organizzano tour per i turisti. Ma cos'ha di così speciale? A parte l'immenso e splendido scenario paesaggistico che lo circonda, la particolarità sta in un sistema articolato che permette di superare alcuni dislivelli dell'acqua pari anche a 100 metri. In pratica in alcuni tratti il corso d'acqua finisce per riprendere dopo un po': le barche vengono quindi automaticamente trasferite, tramite dei piani inclinati, su delle chiatte con ruote, che proseguiranno su delle rotaie fino a rigettare la barca in acqua. Come detto, il sistema è stato creato due secoli fa, ma è ancora attivo. L'intera crociera dura 11 ore: troppo lunga, noi vi consigliamo solo il tratto delle chiatte, quello che arriva fino a Buczyniec.
La foresta ricurva di Gryfino – Sul confine nord-occidentale con la Germania, nei pressi di questa cittadina vi è una foresta che sembra uscita da una fiaba. Oltre 400 pini sono cresciuti ricurvi alla base per poi proseguire verticalmente col loro tronco. Non si conosce l'origine di questo scherzo della natura, ma è impressionante il fatto che gli alberi siano tutti curvati verso un'unica direzione. Si calcola che gli alberi abbiano almeno ottant'anni, e che per crescere a quel modo debbano essere stati pressati alla base per almeno 7 anni. Ma l'origine è naturale o artificiale? C'è chi sostiene che si tratti di un intervento umano, magari per mano di falegnami che volessero ottenere legno già ricurvo per mobili o barche.
Foto di Klearchos Kapoutsis
I nani di Breslavia – La città di Breslavia è invasa dai nani. Parliamo di piccole sculture di bronzo, visibili in ogni parte della città nei luoghi più impensati: alcuni sono proprio in mezzo alla strada, altri invece si arrampicano sui muri, pescano nel fiume, ecc… Ci sono tour guidati appositi che portano alla scoperta delle oltre 50 statuine, ognuna delle quali rappresenta un diverso aspetto della vita e della cultura polacca. Il primo nano fu installato nel 2001 per commemorare il Movimento Arancione, un gruppo di protesta che operava contro il regime comunista negli anni '80. Da allora, vari nani hanno cominciato ad apparire in diverse parti della città, ad opera di diversi scultori. Vi sono anche dei nani disabili: un non udente, un non vedente e un disabile in sedia a rotelle.
Il cumulo di Kosciuszko – Si trova a Cracovia, ed è una montagnella artificiale costruita in onore di Tadeusz Kosciuszko, un eroe di guerra polacco. La montagna stessa è ispirata al cumulo di Krakus, leggendario principe polacco fondatore della città. Realizzato nel 1823, è stato edificato utilizzando la terra dei campi di battaglia dove combattè Kosciuszko. Un sentiero tortuoso conduce alla cima della montagna, e a meno che non soffriate di vertigini, verrete ricompensati con una vista meravigliosa di Cracovia e dintorni. Negli anni successivi, le autorità austriache hanno eretto una cittadella fortificata attorno al cumulo come punto di osservazione strategico. Per compensare i cittadini della distruzione di una chiesa storica, ne eressero una nuova, la Cappella della Beata Bronisława. Del complesso fa parte anche un museo dedicato a Kosciuszko. Una curiosità: il patriota polacco ed esploratore australiano Paul Strzelecki decise di chiamare la vetta più alta dell'Australia monte Kosciuszko, per la forte somiglianza con il cumulo.
Foto di Wizzard
La casa alla rovescia di Szymbark – In questa città nel nord della Polonia, la compagnia di costruzioni in legno Danmar ha progettato questa casa, che nelle intenzioni del suo creatore doveva essere una dichiarazione di opposizione del paese al regime comunista. La casa si è rivelata una gallina dalle uova d'oro per la compagnia, poiché è diventata una popolare attrazione turistica. Si trova all'interno di un villaggio costruito dalla stessa Dalmar, dove vi sono i modelli in scala 1:1 delle loro fabbricazioni. Migliaia di persone visitano il villaggio, ed entrano nella casa: questa, oltre a essere sottosopra, è anche inclinata. Questo porta molti degli avventori a soffrire il mal di mare o sentirsi disorientati, poiché la strana angolazione rende difficile trovare il proprio equilibrio. Gli stessi operai che la fabbricavano dovevano prendersi regolarmente delle pause perché si trovavano a disagio con la loro stessa costruzione. Naturalmente la casa è alla rovescia anche all'interno, arredo compreso.
Casa ricurva di Sopot – Da una casa bizzarra all'altra. Conosciuta in polacco come Krzywy Domek, si trova in via Montecassino a Sopot, città a nord della Polonia affacciata sul mar Baltico, nella regione storica della Pomerania. Questa costruzione attira turisti da anni. Grazie alla sua facciata contorta è uno degli edifici più fotografati del paese. La delusione però scatta quando si è all'interno: lì troviamo una serie di bar e ristoranti che non riflettono per nulla lo stile surreale degli esterni.
Foto di Jerzy Kociatkiewicz
I "Pedoni Anonimi" di Breslavia – A 1,5 km dalla parte della Città Vecchia troviamo un'opera scultorea che rimarrà impressa nella memoria per sempre. I Pedoni Anonimi sono un gruppo di statue che rappresentano le persone scomparse all'epoca dell'introduzione della legge marziale nel 1981. Da un lato della strada vi sono sette statue, uomini e donne che camminano e che mano mano spariscono come inghiottiti dal marciapiede; dall'altro lato altri pedoni emergono allo stesso modo dal pavimento stradale. L'opera è stata realizzata dallo scultore Jerzy Kalina.
Per vedere tutti i luoghi da noi citati, date un occhio alla nostra galleria di immagini. Rimarrete sorpresi quanto noi la prima volta che li abbiamo visti, e vi verrà voglia di recarvi in questi posti per davvero…