Tasmania, un mondo a parte, ma non fuori dal mondo
"Tasmania, a world apart, not a world away": è questo lo slogan con il quale l'ente del turismo pubblicizza questo paese. E con ragione: la Tasmania sembra veramente una terra fuori dai confini terrestri, che preserva un ambiente incontaminato ma allo stesso tempo a misura d'uomo. L'isola oceanica si trova poco al largo della costa sud dell'Australia, ma merita un viaggio esclusivo per la sua ricchezza geografica, che permette di scoprire differenti varietà di ecosistemi in un'area grande quanto la Scozia. Inoltre la sua storia e le sue tradizioni ci permettono di scoprire un lato nascosto del continente oceanico che vale la pena di esplorare. Seguiteci allora in questo piccolo itinerario fotografico.
TASMANIA WILDERNESS
Le Horseshoe Falls nel Mount Field National Park, foto di Grant Williamson
Cominciamo da subito a conoscere il lato selvaggio dell'isola: la Tasmania è composta per il 37% da riserve e parchi naturali che preservano un'intera area naturalistica emblematica della sua purezza. Queste aree ospitano numerose specie di piante e animali endemiche, cioè presenti solo su questo territorio: la più famosa è il diavolo della Tasmania, un mammifero marsupiale ormai diventato simbolo del paese. Tanto che sulla sua immagine si fonda grossa parte dell'economia del turismo dell'isola, visitata a frotte da naturalisti curiosi di vedere l'animale. Le piante sono testimoni della storia naturale del luogo: qui vi si trovano alberi tra i più alti e vecchi del mondo, alcuni stimati sui 2.500 anni. Tutto questa ricchezza naturalistica, unica nel suo genere, hanno fatto sì che quest'area geografica rientrasse nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco.
PARCHI ED ESCURSIONI
Cape Raoul, foto di ToniFish
Come detto i parchi e le riserve naturali sono numerosi, e attrezzati per gli escursionisti, anche quelli alle prime armi. Ci sono una sessantina di piccoli tracciati percorribili nel giro di poche ore, mentre i trekker provetti potranno invece divertirsi con la Overland track: un percorso di 65 km che si snoda nel Parco Nazionale di Cradle Mountain-Lake St. Clair, il sentiero migliore dell'isola. Gli amanti delle escursioni in barca possono dirigersi a Strahan, sulla costa occidentale, per una gira sul Gordon River: la città funge anche da base d'appoggio per partire alla volta della wilderness. Recatevi a Stanley se volete avvistare i pinguini del Nut, la cupola del cratere vulcanico; da lì dirigetevi poi verso il Rocky Cape National Park alla scoperta della fauna selvatica composta da wallaby e dingo.
SPIAGGE E SPORT
Coles Bay, foto di Duncan Street
In Tasmania non mancano spiagge bianche e acque turchesi, come la Wineglass Bay, nel Parco Nazionale del Freycinet. Ma l'isola non è sicuramente meta di bagnanti in cerca di vacanze al mare: anche nella sua stagione migliore, che va da novembre a marzo (l'estate australe) l'acqua è troppo fredda per dedicarsi ai tuffi, e il clima in genere si mantiene abbastanza temperato. Ecco perché, tenendo conto anche delle bellezze paesaggistiche, in Tasmania ha preso piede il turismo sportivo e quello ecologico. Una gita in kayak vi può portare a scoprire le bellezze delle colonne di dolerite a Cape Raoul; potete dedicarvi alle immersioni a caccia di animali marini, con la fortuna magari di avvistare qualche mammifero proveniente dall'Antartide; o dedicarvi al trekking e al climbing che, come già detto, non richiede particolari competenze considerato che il Mount Ossa, la vetta più elevata, è alto appena 1.617 metri.
LE CITTÀ E LA STORIA
Saint David's Church a Port Arthur, foto di Stephan Roletto
Come in Australia, la Tasmania venne in origine utilizzata dall'Impero Britannico come colonia per esiliare i detenuti: i resti di Port Arthur fanno parte di un gruppo di 11 siti sul territorio australiano, Patrimonio dell'Unesco, che furono un tempo delle enormi prigioni e oggi musei all'aperto. Qui vi si trovano, oltre al penitenziaro, un ospedale e la chiesa di Saint David. A 60 km vi è la capitale della Tasmania, Hobart: città moderna, con uffici e alberghi, ma che conserva il suo fascino di porto di mare dove poter camminare per godersi viali ricchi di locali, ristoranti e artisti di strada. Il tutto con la splendida vista del Mount Wellington sullo sfondo.
SHOPPING E TEMPO LIBERO
La Custom House di Hobart foto di Adrew Braithwaite
Non dimenticate di tornare a casa con i souvenir: anche qui gli artigiani sono fieri della loro produzione locale. Tra i i loro lavori vi sono gli abiti in lana della Tasmania confezionati a mano; altrimenti potete comprare un dipinto di uno dei pittori che espongono nelle tante gallerie. Una scelta sicuramente indovinata per un regalo, anche a voi stessi, è una bottiglia di vino dei vigneti della Tamar Valley: la produzione di Pinot, Riesling, Chardonnay e frizzanti vari occupa tutta la zona che parte da Launceston e segue il Tamar River. Potrete così decidere di fermarvi una sera a cena in una cantina o ristorante di un'azienda vinicola, oppure seguire tutto l'itinerario turistico accompagnati da una guida che vi porterà in un giro di degustazioni per vigneti. Avrete così l'occasione di assaggiare anche il cibo tipico dell'isola, i cui piatti forti sono la cacciagione e i formaggi.
[In apertura: Cradel Mountain e il Dove Lake, foto di Daniel Bairstow]