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Torre Eiffel da brivido: ora il pavimento è trasparente (FOTO)

Il simbolo di Parigi rinnova il suo primo piano per renderlo più attraente agli occhi dei turisti… i quali, guardando giù, potrebbero causare un capogiro.
A cura di Redazione Viaggi
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I turisti preferiscono il secondo ed il terzo piano, mentre i parigini, sulla Tour Eiffel, non ci salgono affatto. Per attrarre chi ci passa e non si ferma e per portare nel monumento di casa i residenti, lo studio di architettura Moatti-Rivères architectes e Batec hanno eseguito sul primo piano della Torre un lavoro durato due anni e costato trenta milioni di euro. Un onere sostenuto dalla Sete, la società, controllata dal Comune di Parigi per il 60% del capitale, che gestisce la struttura. Ad inaugurare le novità del primo piano è stata il sindaco parigino Anne Hidalgo, che ha fatto presente alla stampa che "questo progetto rispetta la storia del monumento e ha la capacità di inventare e rinnovare".

La novità principale è il pavimento di 32 millimetri di spessore e ricoperto da due strati di pellicole resistenti che si trova in alcuni punti del primo piano, il quale rappresenta – per inciso – la superficie calpestabile più estesa della Torre Eiffel. Oltre al pavimento, che permette di guardare Parigi da 57 metri di altezza, i turisti incontreranno sette monitor che illustreranno la storia del monumento. Le griglie di protezione sono state inoltre sostituite da altre lastre di vetro. La barriera era stata installata nel 1981, ma – avendo resistito male al tempo – sono state rimpiazzate da superfici che proseguono stilisticamente l'effetto dato di trasparenza dato dal pavimento. Rinnovato anche l'esterno del bar-ristorante al primo piano.

La Torre Eiffel, opera di Gustave Eiffel forgiata nello spirito secolarizzato della Modernità, fu realizzata per l'Esposizione universale del 1889. Oggi è un gigante che ospita 6,5 milioni di visitatori all'anno, il cui fatturato è di oltre 73 milioni di euro. Questa scheletro di acciaio lanciato verso il cielo si è prestato anche alla sensibilità ecologista del nostro tempo, vestendo quattro pannelli solari di dieci metri quadrati che forniscono il 50% dell'energia necessaria a riscaldare l'acqua dei padiglioni Eiffel e Ferré. Una cisterna, intanto, recupera l'acqua piovana, mentre in fase di esecuzione di due pale eoliche chiamate a creare ed immagazzinare energia elettrica.

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