Viaggio a Rio de Janeiro, la samba e la saudade ci aspettano
Terminate le Olimpiadi di Londra 2012 è il momento di volgere lo sguardo al futuro, e precisamente a fra quattro anni, verso la città che ospiterà i Giochi Olimpici del 2016: Rio de Janeiro. La città simbolo del Brasile sarà la casa del più grosso evento sportivo mondiale, e sarà una data importante poiché per la prima volta i giochi si terranno in una città del Sud America. Tanto è vero che, scendendo sotto la linea dell'equatore, per la prima volta i giochi estivi si terranno nel periodo invernale del paese ospitante. Questa piccola contraddizione non rovinerà sicuramente l'atmosfera di festa che si creerà in una città già allegra e colorata di suo, conosciuta soprattutto per essere la protagonista del carnevale più bello del mondo. Ma Rio è molto di più di tutto questo. Ecco una piccola panoramica della "cidade maravilhosa".
Rio, foto di Avinash Achar
Le spiagge di Rio attirano numerosi turisti non solo dall'estero, ma anche dal Brasile. La candida arena che bagna il mare di per sé non sarebbe un panorama unico se non fosse arricchito dalla maestosità dei monti circostanti e la imponente bellezza della foresta amazzonica. I carioca, come vengono chiamati gli abitanti della città, affollano le strade che danno sull'oceano con vivacità, ma due spiagge su tutte sono famose nel mondo tanto da essere state immortalate in due canzoni. Una è Ipanema: un luogo ricco di ristoranti, bar e caffè all'aperto. Da uno di questi Tom Jobin e Vinicius de Moraes vedevano passare ogni giorno una ragazza che lì colpi per il suo fascino, tanto da dedicarle la celeberrima "Garota de Ipanema". La "Copacabana" di Barry Manilow, invece, faceva in realtà riferimento al mitico night club di New York, che però era ispirato nei costumi e nell'arredamento alla omonima spiaggia lunga 4 km, uno dei luoghi più affollati e allegri dove passeggiare nella città.
Spiaggia di Ipanema, foto di Charlie Philips
Da vedere a Rio ci sono sicuramente i quartieri, così diversi tra loro. Il Centro è il nucleo finanziario e commerciale che mette in mostra la Rio moderna con i suoi grattacieli. Ma perdetevi nelle sue strade trafficate e troverete le radici della città. Il Museo di Storia Naturale custodisce tutti i reperti dell'era imperiale, e numerosi edifici testimoniano la ricchezza dell'era coloniale, come il Mosteiro de São Bento , risalente al XVII secolo, e il Teatro Municipale, ispirato all'Opera di Parigi. Da visitare anche il Paço Imperial, che era il seggio del potere durante la dominazione portoghese: oggi l'edificio restaurato ospita diversi ristoranti e gallerie d'arte che rinnovano spesso le loro mostre.
Il clima di agosto, caratterizzato da un'elevata temperatura e un buon tasso di umidità, non vi impedirà di vedere Lagoa, il lago di acqua salata un po' a nord di Ipanema: luogo di incontro preferito degli aironi, ma anche degli sportivi che corrono o vanno in bici sulla fascia costiera lunga 7 km. Per godersi poi la sofisticata vita notturna dei ristorantini all'aperto che guardano al tramonto sul lago. Ma se volete vedere la vera Rio due sono i posti dove andare. Lapa è l'ex quartiere a luci rosse, oggi diventato la capitale della samba in Brasile. Vecchi teatri e taverne ripristinati sotto forma di bar e sale da ballo aperte fino all'alba, e affollate soprattutto nei weekend quando la nightlife è più movimentata che mai. L'altro sono le tristemente famose favelas, i quartieri poveri accalcati sulle colline. Ma attenzione, non tutte sono il regno caotico della malavita e del degrado dipinto nei film: molte sono la casa di comunità accoglienti e bendisposte, permeate da una vibrante atmosfera artistica e invitano all'acquisto delle loro creazioni per il supporto dell'economia locale. Nonostante ciò, meglio non avventurarvisi mai da soli, ma sempre avere il supporto di una guida turistica.
Favelas, foto di Kevin Jones
Il Cristo Redentore è naturalmente sulla nostra lista di cose da vedere: una delle sette meraviglie del mondo moderno, abbraccia la città con lo stesso calore con cui questa accoglie gli stranieri. L'iconica statua non è l'unica attrazione di per sé, quanto l'immenso panorama che si può godere dalla montagna del Corcovado su cui è appoggiata. La montagna stessa è all'interno del Parque Nacional da Tijuca, un'area di 120 kmq che comprende parte della foresta amazzonica fino all'Oceano Atlantico, e che si può visitare in solitaria o con l'ausilio di agenzie turistiche specializzate. Altra incomparabile vista è quella regalata dalla cima del Pão de Açúcar, una collina di 396 metri, la cui attrazione principale è la spettacolare funivia che permette di raggiungerne la cima. Il tutto sotto l'egida dell'Unesco, che ha posto i paesaggi carioca tra terra e mare nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.
Pão de Açúcar, foto di Cyro A. Silva
Il periodo migliore per andare a Rio de Janeiro è sicuramente sua stagione estiva, che va da dicembre a febbraio. Le condizioni meteo ottimali attirano visitatori da tutto il paese e aumentano il clima di allegria e di festa della città: un ambiente gioioso che culmina nel periodo di Carnevale. Gli unici voli diretti dall'Italia atterrano sull'Aeroporto Internazionale Rio de Janeiro/Galeão–Antonio Carlos Jobim e provengono da Roma Fiumicino (Alitalia). Si tratta del maggiore dei tre aeroporti che servono la città e nei prossimi anni avrà un carico di lavoro non indifferente. Non ci sono infatti solo le Olimpiadi del 2016, ma anche i Mondiali di Calcio del 2014 che si terranno a Rio e in altre 11 città brasiliane, tra le quali San Paolo, una delle città più grandi del mondo. La nostra visita parte quindi dalla città meravigliosa per estendersi in tutto il Brasile a ritmo di samba, bossa nova, e tutti gli altri suoni che si mescoleranno alla nostra saudade.