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Viaggio negli Anni ’50 e ’60 in compagnia di Elvis Presley e M. L. King (FOTO)

A Graceland, rivivendo la vita di Elvis Presley, tornerete nel passato, ma Memphis riserva anche altre attrazioni. Ecco le 6 cose da fare nella città del Tennessee.
A cura di Ilaria Vangi
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Memphis è una città che inevitabilmente rimane nel cuore. Se il Museo dei Diritti Civili scuote mente e anima a Graceland, casa di Elvis Presley, è possibile scoprire i lati sconosciuti della vita del Re del rock. Seppure in due contesti diametralmente opposti, grazie alle parole di Martin Luther King JR e alla musica di Elvis ho fatto un lungo viaggio nel tempo, nella storia di questo grande e affascinante paese chiamato Stati Uniti d'America.

A Graceland (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).
A Graceland (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).

Museo Nazionale dei Diritti Civili

Nel Lorraine motel venne assassinato Martin Luther King. Questo luogo ora ospita il museo dei diritti civili (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).
Nel Lorraine motel venne assassinato Martin Luther King. Questo luogo ora ospita il museo dei diritti civili (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).

Prima di partire per gli States ho visto un film recente che mi ha fatto riflettere molto: "The Butler" con Forest Whitaker. A margine della storia viene descritto il periodo in cui le lotte razziali infiammavano il sud degli Stati Uniti. Questo museo, sorto sulle fondamenta dell'ex Motel Lorraine, offre al visitatore un racconto completo di quelle lotte e di quel momento storico. Il motel fu anche il luogo dove il 4 aprile 1968 Martin Luther King JR fu ucciso. Durante l'era della segregazione il Lorraine era uno dei pochi posti a Memphis dove bianchi e neri potevano incontrarsi e il Dr. King ne era ospite abituale. La facciata dell'albergo è rimasta uguale al giorno dell'omicidio ma entrando nel museo una mostra fotografica di Ernest C. Withers realizzata con 50 anni d'immagini di persone comuni e non, un video sul periodo della schiavitù, la guerra di secessione e le lotte del movimento accompagnano il visitatore in un percorso dove sono descritti perfettamente gli eventi cruciali della storia degli afroamericani. Finito il video è possibile accedere ad un galleria dove sono esposti documenti, immagini e la carcassa del Greyhound dei Freedom Riders incendiato durante un viaggio di protesta nel 1961. La visita si conclude passando davanti alla camera 306 rimasta così com'era il giorno in cui la vita di King fu spezzata. In un edificio dalla parte opposta del motel è possibile vedere anche la camera da dove James Earl Ray sparò al reverendo.

Graceland

Sala da biliardo di E. Presley (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).
Sala da biliardo di E. Presley (Foto Fanpage.it/Ilaria Vangi).

Graceland merita sicuramente una visita di un giorno. Una piccola Elvis city dov'è possibile mangiare un hamburger in uno dei locali tipici anni 50, acquistare gadget e CD. Esistono vari pacchetti d'ingresso che possono sembrare costosi ma credetemi, i soldi spesi per visitare la casa del Re sono stati i dollari che (per adesso) abbiamo speso più volentieri.

  • Graceland Mansion

Acquistato il biglietto vi sarà dato un iPad con cuffie che, grazie ad una guida interattiva in lingua anche italiana, vi permetterà di visitare la casa godendone aneddoti, interviste, curiosità e foto. Sarete poi accompagnati ad un piccolo autobus che vi porterà fino all'ingresso di Graceland. Entrando troverete subito il salone formale dove Elvis riceveva le persone e la sala da pranzo. Sempre al piano terreno è possibile visitare la camera da letto dei genitori, la cucina e la Jungle Room. Scendendo nel seminterrato troverete i luoghi in cui, solitamente, si intratteneva facendo baldoria: la sala delle tv, ovvero quella che oggi chiameremo media room e la sala da biliardo. Elvis era un uomo di compagnia, amava stare in mezzo alla gente e aveva sempre la casa piena di amici ma non ha mai permesso a nessuno di accedere alle stanze superiori della sua abitazione, per rispetto di questo volere queste aree della casa non sono visibili.

Era uno spendaccione, gli piaceva contornarsi di accessori moderni e all'avanguardia: il forno a microonde per la cucina, tv in ogni dove, jukebox e dischi, tanti tanti dischi ma Elvis era anche un uomo molto generoso. Era disposto a regalare denaro non solo alle associazioni che si occupavano di beneficenza ma anche alle persone che chiedevano il suo aiuto economico. Proseguendo la visita si accede alla sala dei trofei dove sono custoditi tutti i dischi d'oro, vestiti, video, copertine di giornale, insomma il suo mondo e quello che ha lasciato dopo la sua prematura morte. Il giardino retrostante la casa è un grande parco dove ancora oggi pascolano indisturbati i cavalli che il Re del rock amava tanto. Padre e marito affettuoso le foto della figlia e della moglie sono una costante e il visitatore, grazie alla guida interattiva, riesce a scoprire alcuni aspetti privati di Elvis che, uniti all'ascolto dei suoi brani in sottofondo, suscitano non poca emozione. La visita si conclude nella sala in cui suonò le sue ultime due canzoni tra cui unchained melody, (era il 16 agosto 1977).

Tornado al piccolo autobus che vi porterà di nuovo alla biglietteria troverete la tomba dove il Re adesso riposa. Andando via ho immaginato quella casa quando ancora era vivo, i fans al cancello in attesa di vederlo e con le parole di Priscilla nella mente ho capito quanto fosse potente il suo personaggio "Ero al cinema, Elvis era morto da solo due giorni e mi sono chiesta: come può il mondo andare avanti senza di lui?"

  • Gli aerei di Elvis

Lisa Marie è il nome dell'aereo di Elvis ma è soprattutto il nome della sua unica figlia avuta con Priscilla. Il Re acquistò l'aeromobile per consentirgli di viaggiare in tutta comodità durante i suoi tour e non solo..fervente sostenitore e inguaribile entusiasta della tecnologia si divertiva a girovagare anche senza scopi precisi tanto che un giorno alla richiesta della figlia di vedere la neve (che non aveva mai visto) decise di partire per il Colorado con Lisa Marie, di atterrare, far toccare la neve alla bambina e ripartire subito alla volta di Memphis. Sull'aereo sono presenti due bagni, uno di rappresentanza è uno privato ambedue però rifiniti con lavandini e rubinetti d'oro, come d'oro sono le fibbie delle cinture di sicurezza. Tre sono i salotti con tv, poltrone di velluto blu (il suo colore preferito) e un letto dove spesso riposava con la figlia. A fianco del Luisa Marie potrete visitare un piccolo Jet che apparteneva sempre ad Elvis.

  • Le auto di Elvis

Compreso nel ticket abbiamo avuto l'opportunità di visitare il museo delle auto. Entrando, a ribadire l'amore che il cantante aveva per la famiglia, è esposta una Mercedes Benz che il Re del Rock regalò alla moglie. Il tamburo delle canzoni That's all right e Hound Dog rimbombano nell'aria, un maxi schermo proietta le scene dei film in cui recitò, questa la cornice del luogo dove sono esposte le macchine che furono di Elvis: una Cadillac Eldorado viola, due Mercedes, due Roll Royce, una Ferrari Dino e la mitica Cadillac Fleetwood rosa confetto e poi le moto, dumbaghi e molto altro ancora.

Sun Studio

Qui un timido camionista diciassettenne di Tupelo entrò con la sua chitarra dicendo "suono come nessun altro", oggi è possibile visitare questo luogo iconico dove sono nati il rock and roll e il mito di Elvis Presley. Potrete ammirare dove registrò i suoi primi dischi e posare di fronte al suo microfono.

Beale street

Beale street è forse la via più famosa di Memphis. Raggiungibile da Main Street a piedi o con il Trolley servito dall'azienda di trasporti MATA è il centro vitale della città, in passato fulcro dell'economia locale grazie a commercianti, finanzieri e professionisti di colore. Durante il secolo scorso ha vissuto periodi di gloria e splendore alternati a periodi caratterizzati da omicidi, prostituzione e gioco d'azzardo. Oggi è un luogo completamente rinnovato, pieno di locali cool dove ogni sera ottimi artisti suonano musica rock, jazz e soul. Primo tra tutti il B.B. King's club dove, oltre ad ascoltare buona musica, è possibile mangiare costolette di maiale in salsa BBQ mondiali, ricordate che Memphis è famosa per la cucina alla brace.

Le papere del Peabody Hotel

La marcia delle papere del Peabody attrae ogni giorno grandi e piccini. Tradizione iniziata negli anni 30 del secolo scorso alle ore 11 in punto scendono dal 12^ piano dell'hotel per una passeggiata, su tanto di tappeto rosso che le porterà, accompagnate dal Duckmaster Antony Petrina, fino alla fontana centrale della hall dell'albergo. Dopo aver trascorso la giornata, alle 5 precise del pomeriggio, le quattro papere tornano nella loro abitazione per riapparire il mattino seguente… sempre alle 11 in punto!

Mud Island

Attraversando il Wolf Channel si arriva a Mud Island, una piccola isola sul fiume Mississippi, che ospita tra l'altro anche il Mississipi River Museum, museo dov'è conservata una barca a vapore ricostruita a grandezza naturale. Sempre su Mud Island è possibile fare una passeggiata sulla River Walk che conduce fino alla punta estrema dell'isola, qui (in estate) è possibile affittare canoe e sacco a pelo per accamparsi insieme a tanta altra gente.

 
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