Vitorchiano, l’incanto di un piccolo borgo sulla roccia
Vitorchiano è un piccolo borgo dal retrogusto medievale che sembra rilucere di un fascino incantato. Questo paesino in provincia di Viterbo regala emozioni fin dal primo impatto: sorge infatti su uno sperone di peperino, roccia magmatica dal tipico colore grigio macchiettato presente in molte zone dell'Italia Centrale. Siamo alle pendici del Monte Cimino, nel verde incontaminato di un paesaggio collinare. In questo scenario pittoresco si affacciano le case costruite a strapiombo sul Rio Acqua Fredda, affluente del Vezza.
Vitorchiano è cinto da imponenti mura edificate intorno al XIII secolo, che si estendono per circa 250 metri e sono interrotte da torri. Al centro della cinta muraria sorge Porta Romana, ingresso medievale alla città. Tra i vicoletti, gli archi e gli scorci panoramici, spiccano elementi architettonici come i profferli: si tratta di scale esterne che, generalmente, portano ad una sorta di balcone da cui si accede all’abitazione.
Fulcro cittadino è Piazzale Umberto I che si apre subito dopo Porta Romana ed è costellato di monumenti quali il campanile della Chiesa della Trinità o di Sant’Amanzio, l’ex chiesa di San Giovanni Battista (XVI secolo) che ospita diversi eventi culturali, e la fontana Pubblica, realizzata tra il XVII e il XVIII secolo. Altri interessanti monumenti di Vitorchiano sono la Chiesa di Sant’Amanzio e il Santuario di San Michele Arcangelo. Di grande importanza storico-artistica la chiesa di Santa Maria Assunta costruita nel XIII secolo. All'interno troviamo un crocifisso del 1528, mentre il campanile è in stile gotico scandito da tre ordini di finestre: monofore, bifore e trifore. Di grande interesse anche la Casa del Podestà e il Palazzo Comunale la torre dell’orologio alta 16 metri eretta originariamente a difesa del castello alla cui base si trova la Fontana a Fuso. Fuori dall’abitato si trova invece il Monastero di Santa Maria delle Grazie.
Una curiosità: Vitorchiano ospita l'unico Moai al mondo fuori dall'Isola di Pasqua. Il Moai venne scolpito nel 1990 da undici indigeni Maori dell’Isola di Pasqua. La scultura, situata nella periferia della città, è costituita da un enorme blocco di peperino alto 6 metri e dal peso di trenta tonnellate.
Il culto di San Michele Arcangelo, patrono di Vitorchiano, è particolarmente sentito. Ogni 8 maggio si organizza una fiaccolata che parte dal centro storico e si conclude nel santuario dedicato al santo. A giugno attira l'attenzione dei turisti l'Infiorata del Corpus Domini, mentre la prima settimana di agosto si tiene la sagra del cavatello, un tipo di pasta fatta in casa condita con sugo di pomodoro aromatizzato al finocchietto selvatico.